Trieste – 13 giugno 2025. A Trieste è sembrato di rivivere quel tempo in cui, per le vie sia delle grandi città che dei piccoli centri, fra i musi perplessi e la gioia scintillante negli occhi di tanti, soprattutto dei bambini, risuonava la frase: “È arrivato il Circo! È arrivato il Circo!”. Si vedeva sfilare il corteo dei carri, delle roulottes, delle gabbie con gli animali, della banda che suonava, si vedeva un tendone (generalmente rosso a strisce) innalzarsi come d’incanto e poi si sentiva la gracchiante voce di un megafono invitare allo show mentre i clown distribuivano volantini, promettendo spettacoli mirabolanti su più piste.
L’arrivo del Cirque du Soleil con “Alegria – in a new light” è simile e diverso allo stesso tempo. La parata comprende 77 TIR che trasportano 2000 ton. di attrezzature per innalzare un candido tendone circolare, “Le Grand Chapiteau” (8 giorni di lavoro per allestirlo, sorretto da 4 pali di 25m di altezza, con 51m di diametro, disteso su più di 4.500 metri di asfalto) che ha oltretutto il nobile proposito di ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas serra. E poi i confortevoli bus dove ci sono i magici artisti, gli unici protagonisti performanti nello spettacolo.
L’emozione di entrare in quello spazio è la stessa: attesa, aspettativa, volti sereni e curiosi che ricercano quell’aria di un tempo ma sono attratti dall’atmosfera dell’oggi. Si prende posto e si attende che le luci si spengano, mentre alcuni curiosi personaggi si muovono furtivamente tra le file e al centro della pista. Su una Rosa dei Venti in parquet, si muove un contorto ramo con in cima una luce accesa, come se fosse il cobra di un incantatore di serpenti. Arriva il buio. Si avverte il fiato sospeso all’unisono dei presenti.
Chi si appropria di quella strana “cosa” (che altro non è che un contorto scettro), è un re matto, Mr.Fleur personaggio vanitoso, imprevedibile, assetato di potere, che deve sempre mettere becco nelle situazioni e tenere il controllo di tutto. E’ contornato da un’Aristocrazia vecchia e polverosa che agita freneticamente i bastoni del potere facendo mille equilibrismi e si muove in blocco per stare sempre attorno all’utile e potente Sovrano.
Il mondo è diviso in due: i Bronx, pelle scura, look post atomico, pieno di reti e colori mimetici. Il loro elemento è il Fuoco purificatore e rinnovatore che col suo crepitìo e la sua fiamma potente, aiuta i Bronx a cercare di scuotere e illuminare gli animi. Sono opposti agli Angeli, look candido, capelli ricci bianchi, paillettes e lustrini che creano e riflettono la Luce. Il loro scopo è riportare il mondo all’ordine dell’Amore, dell’Amicizia, della Bellezza pura, della Fiducia nell’altro, del Dialogo, del Perdono, Poi ci sono le delicate ed eteree Ninfe, equilibrio di luce e oscurità, incontro di Yin e Yang,
Tutto questo messaggio si esprime e si trasmette con lunghissimi e sconvolgenti numeri di altissima acrobazia (trapezisti, equilibristi, contorsionisti, danzatori col cerchio e nel cerchio, Hula Hoopers) che definire meravigliosi è poco. Musica celestiale, canzoni eseguite da una band e da due cantanti che, vestite come i gruppi di appartenenza (bianco e nero) interpretano brani con grande maestria e voci sublimi. Costumi interessanti, ricchi, policromi, pregiati che aiutano ed evidenziano corpi statuari ed atletici che riempiono l’aria con la loro bellezza e la loro sfida ad ogni legge fisica.
Grazie al millimetrico e sapiente mix di tutto questo, la Terra si spacca (il palcoscenico si apre) e il terreno diventa morbido, elastico per dare spazio all’energia collettiva (compresa quella di Mr.Fleur) che si scatena in un turbinio di salti acrobatici di unisono e di contrappunto.
Tra questi due gruppi vi sono due Clown, riccamente vestiti e molto molto chiacchieroni, oscillanti fra essere nemici fra loro nonché estremamente conservatori, ed essere in combutta fra loro nonché propensi al cambiamento. Saranno costoro che, con varie scenette che strappano gustose risate, possessori di un baule pieno di passato, scateneranno una suggestiva tempesta di neve che ricoprirà tutto con il suo manto candido e puro, sul quale i due gruppi e il Cielo e la Terra, si riuniranno in nome della Fiducia e dell’Amore. Il Regno è quindi ricostituito e ricostruito su nuove basi sulle quali il rinnovato incontro tra Bronx e Angeli creerà un mondo migliore, trionfo della gioia, della smagliante luce sull’oscurità: un grande abbraccio d’Amore in senso assoluto.
“Alegria – in a new light” è uno pluripremiato spettacolo totale. E’ sia una attualizzazione che una nuova alba dell’iconico spettacolo (ideato nel 1994 che ha girato 255 città in 40 paesi del mondo) per donare veramente un momento di speranza e di “Alegria” di cui abbiamo tutti bisogno, attraversando un periodo così duro e buio per tutta l’Umanità. Come disse nel 1994, Franco Dragone, il regista ideatore dello show, “abbiamo tutti bisogno di riscoprire che la vera ambizione dell’Uomo non è raggiungere le stelle, ma allungare il più possibile la mano per asciugare la lacrima dal volto del nostro prossimo”
“Alegria – in a new light” (la cui canzone portante e potente rimarrà nella mente per sempre) è un messaggio unico agli animi e ai cuori di tutti gli spettatori, che illumina le menti e i cuori di tutti tramite un “gramelot” di tante lingue, comprensibile da chiunque sia pronto ad ascoltare e a riconoscere che siamo tutti appartenenti ad una sola razza: la Razza Umana.
Da Trieste per ora è tutto.
Rosa Zammitto Schiller