Emerge con forza un nuovo corso in casa Roma: la società giallorossa, reduce da una stagione 2024/25 tutto sommato positiva quanto in parte incompiuta, è pronta a rilanciarsi con decisione nella lotta ai primi posti in Serie A. A far da volano sarà l’arrivo in panchina di Gian Piero Gasperini, figura di grande spessore tattico e mentale, affiancato da Claudio Ranieri che assume un ruolo dirigenziale chiave. Questo binomio rappresenta, nelle intenzioni del club, la pietra angolare di un progetto che guarda anzitutto al ritorno in Champions League, competizione dalla quale la Roma è assente addirittura dalla stagione 2018/19.
Capitolo Gasperini: un profilo vincente, tattico e innovativo
Gian Piero Gasperini approda dai colori nerazzurri dell’Atalanta, dove ha costruito un’autentica fucina di talenti, trasformando i bergamaschi in protagonisti europei. Il tecnico firmato a Trigoria con un contratto triennale fino al 2028 si porta dietro la sua idea di calcio basata su aggressività, pressing e crescita individuale dei giocatori. La Roma lo accoglie come il “farò del nuovo ambizioso progetto”, pronto a imprimere una marcata identità di gioco in tempi relativamente brevi.
Le richieste sul mercato sono chiare: Gasperini ha indicato la necessità di “cinque o sei rinforzi di livello”, coprendo ogni reparto con giocatori in grado di aderire al suo modello, dal difensore centrale al centravanti, compreso un esterno destro, un centrocampista dinamico e una seconda punta. Tra i nomi già in circolazione quello di Giacomo Raspadori appare come l’obiettivo più concreto: profilo giovane, tecnico e adatto al suo schema offensivo.
Ranieri: dal campo alla direzione, sempre con la Roma nel cuore
Claudio Ranieri decide di rimanere fedele alla Roma anche dopo aver rinunciato per la seconda volta a un incarico dirigenziale di spessore – la panchina della Nazionale italiana. Questa scelta così significativa consolida il suo passaggio da guida tecnica a senior advisor e manager, restando una figura di riferimento nelle decisioni societarie. La sua presenza rassicura l’ambiente e i tifosi, pronto a fungere da garante dell’equilibrio tra proprietà e squadra.
Anche i giocatori, tra cui Gianluca Mancini, hanno espresso compiacimento per questa continuità: “Sapere che è nella Roma con Gasperini ci fa stare tranquilli”, ha dichiarato il difensore, evidenziando l’importanza di poter contare su una figura esperta come Ranieri. Il connubio tra la freschezza delle idee di Gasp e la saggezza del “Tinkerman” sembra insomma poter mettere in equilibrio un progetto ambizioso.
Obiettivo stagionale: rilancio ad ampio respiro
La Roma, al termine della scorsa stagione, ha chiuso al quinto posto in Serie A con 69 punti, frutto di un girone di ritorno sorprendente – il migliore negli ultimi sette anni – ma senza riuscire a centrare l’accesso diretto in Champions. La rincorsa ora si sposta dritto verso l’Europa che conta, con una condizione economica e societaria stabile, grazie alla solidità finanziaria garantita dal gruppo Friedkin, proprietario statunitense del club dal 2020.
Sul fronte societario la squadra ha completato un riassetto: l’AD Lina Souloukou ha rassegnato le dimissioni, mentre la figura del CEO resta vacante, segnale che la Roma è in una fase di revisione organizzativa che va oltre il campo. Questo scenario fa capire come la proprietà voglia costruire una struttura manageriale più incisiva, capace di supportare le esigenze tecniche e di mercato.
Verso la stagione 2025/2026: tra promesse e aspettative
Con la stagione ormai alle porte, il calendario si prepara a consegnare partite delicate e obiettivi sfidanti. La Roma dovrà dimostrare sul campo di saper coniugare la gestione Gasperini–Ranieri con un mercato mirato e oculato. La speranza è che la squadra, già solida, possa diventare ancor più competitiva: i parametri di misurazione saranno non solo con i rivali diretti (Juventus, Inter, Napoli, Milan), ma anche con le dirette concorrenti per un posto in Champions League, come suggeriscono anche le quote champions, che indicano una crescente fiducia nel progetto giallorosso.
La partenza del ritiro è fissata a luglio, mentre la prima conferenza ufficiale del nuovo tecnico si è tenuta in questi giorni a Trigoria, segno tangibile di un clima progettuale forte e deciso. A breve, e non più solo a parole, si vedrà se la nuova Roma avrà davvero la forza e la capacità di competere ai massimi livelli.