Lo spettacolo visionato ieri al Campania teatro festival ha suscitato davvero tantissime emozioni, una storia o forse più storie molto contemporanea della visione meridionale e nonna di persone che venivano abusate sessualmente dal loro stesso genitore, qualche storia di femminicidio ma tutte sotto l’unico volere e pensiero della violenza la violenza di non aver ascoltato i consigli di una madre, la violenza creata fisicamente da parte di chi dovrebbe far sentire protetto ed invece non lo fa abusando del proprio corpo di donna e facendoti sentire sbagliata umiliata sporca o forse come se tutto questo fosse la normalità, la violenza secondo un’altra storia di chi invece sfruttava l’intelletto della dolce sesso solo per i propri scopi è solo per poter arrivare a dove effettivamente si voleva arrivare quindi con il gioco anche parodistico di Cenerentola ma che purtroppo come anche nella parte del monologo e il cosiddetto e vissero felici e contenti non sempre esiste Ed anzi nella realtà spesso si deve convivere con il fatto che ci si può ritrovare dinanzi ad una persona che non ti fa vivere né felice e nel contesto e se è obbligata a tenere tra vicino per tutto il resto della tua vita.
Emmanuele Paudice
