Martedì 24 giugno, al Teatro Franco Parenti di Milano, è tornato in scena il tanto atteso spettacolo della compagnia dei Gordi Sulla morte senza esagerare, che quest’anno festeggia il suo decimo anniversario.
Ideato e diretto da Riccardo Pippa, lo spettacolo si conferma un gioiello teatrale: intenso, commovente, ironico e, al tempo stesso, profondamente drammatico.
I Gordi non sono semplicemente “giovani talenti”, ma una compagnia consolidata nel panorama teatrale contemporaneo italiano. Fondata nel 2010 da diplomati alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, la compagnia ha vinto premi prestigiosi come il Premio Hystrio‑Iceberg nel 2019 e il Premio Nazionale della Critica Teatrale (ANCT) nel 2020, motivati dalla loro “poetica fondata su una grammatica scenica non verbale, una dirompente fisicità e un uso misurato delle maschere”.
I quattro bravissimi attori Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti e Matteo Vitanza, con i volti celati dalle splendide maschere in cartapesta realizzate dall’artista Ilaria Ariemme, hanno incantato il pubblico per circa un’ora, dando prova di una straordinaria padronanza del corpo e del ritmo. L’intera narrazione si sviluppa infatti senza una sola parola, affidandosi completamente alla forza del gesto, alla mimica e alla composizione scenica.
La precisione millimetrica dei movimenti, la sincronizzazione impeccabile tra gli interpreti e la naturalezza con cui ogni gesto prende vita sono il risultato non solo di una versatilità attoriale fuori dal comune, ma anche e soprattutto di un rigoroso lavoro di preparazione, studio e continuo esercizio. È proprio questa perfetta intesa che rende ancora più incisiva una pièce breve, ma dal forte impatto emotivo: un’opera teatrale densa e raffinata nella costruzione scenica, che lascia il segno.
Le musiche avvolgono la scena con eleganza, contribuendo a creare un’atmosfera sospesa tra il mistero e la quotidianità, in un equilibrio delicato e coinvolgente.
L’opera si ispira alla celebre poesia Sulla morte senza esagerare della premio Nobel Wisława Szymborska: un testo profondo e toccante, capace di far riflettere con ironia e leggerezza, ma anche con forza, sull’unica verità comune a tutti: la morte. Ma, appunto, senza esagerare.
Lo spettacolo continuerà presso la Sala A2A del Teatro Franco Parenti di Milano fino a domenica 29 giugno.
Assolutamente da non perdere.
Stefano Ceniti