Viaggia a spron battuto la carriera di Emma, giovane ventenne milanese che incarna la versatilità e una profonda consapevolezza di sé. Emma bilancia con naturalezza gli studi in psicologia con l’impegno nel mondo della moda e la sua nuova passione per il DJing. Sempre con un occhio attento all’autenticità e alla crescita personale.
Hai vent’anni e già ti dividi tra lo studio della psicologia, la carriera di modella e la tua nuova passione come DJ. Come riesci a bilanciare questi mondi così diversi tra loro e cosa ti affascina di ciascuno di essi?
È vero, sono mondi molto diversi, ma in realtà si completano a vicenda. La psicologia mi dà una base solida per comprendere le persone e me stessa, è un percorso di crescita interiore. La moda, inizialmente un hobby, mi permette di esprimere la mia creatività e di lavorare con la mia immagine, che è una forma d’arte. E il DJing è pura energia, una libertà incredibile nel creare atmosfera e connettermi con le persone attraverso la musica. Ogni attività mi arricchisce in modo unico e non sento di doverne sacrificare una per l’altra, anzi, trovo un equilibrio nel mixarle.
Hai iniziato a scattare per divertimento quattro anni fa e ora ti ritieni brava nel posare e nello scegliere gli scatti giusti. Ci racconti meglio come l’essere modella ti ha aiutato nel tuo percorso di accettazione e scoperta personale?
Quando ho iniziato, non avevo tutta questa fiducia in me stessa. Il bello della fotografia è che un bravo fotografo sa valorizzare anche quei lati di te che magari ti piacciono meno, o che non avevi mai considerato. Mi ha insegnato a vedermi sotto una luce diversa, a capire i miei punti di forza. Andando avanti, ho scoperto che mi piace sperimentare e scoprire nuovi lati di me stessa, migliorando continuamente la mia immagine. Non è solo questione di bellezza esteriore, ma proprio di accettazione e di gioco con le diverse sfaccettature della mia persona.”
Utilizzi principalmente Instagram per mostrare i tuoi scatti, apprezzando la possibilità di raggiungere molte persone, ma ti infastidiscono coloro che “mischiano l’arte con la volgarità”. Qual è la tua visione dei social media?
Per me, Instagram è una galleria, un modo per condividere il mio lavoro e raggiungere un pubblico vasto. Mi piace che sia un profilo pubblico, proprio per questo. Ma mi infastidiscono molto le persone che confondono l’arte con la volgarità. Credo che si possa esprimere la bellezza e la sensualità senza cadere nel banale o nel provocatorio fine a se stesso. Non mi reputo un’influencer nel senso classico, non mi interessa mostrare ogni aspetto della mia vita privata. Voglio che il mio profilo sia un luogo dove l’arte della fotografia e della posa sia protagonista, un luogo pulito e rispettoso.
Sei stata spesso contattata per partecipare a concorsi di bellezza, ma li hai sempre evitati. Ci spieghi meglio questa tua scelta e cosa intendi quando dici di preferire un “bel clima” piuttosto che un ambiente competitivo?
Sì, ho avuto diverse proposte, ma ho sempre declinato. Il punto è che per me la bellezza è qualcosa di estremamente soggettivo. Non vedo perché dovrei mettermi in competizione con altre ragazze per un giudizio esterno, non lo trovo un’esperienza formativa per la mia persona. Preferisco di gran lunga creare un bel clima con le persone che mi circondano, dove c’è collaborazione e supporto reciproco, piuttosto che un ambiente competitivo e potenzialmente svalutante. Ognuno ha la sua unicità, e non c’è bisogno di una classifica per riconoscerla.
Nonostante tu non abbia mai avuto un contatto diretto con il mondo dello spettacolo “tradizionale” e non ti veda come modella per la vita, da bambina sognavi di fare l’attrice. Pensi che il tuo percorso attuale, tra moda e DJing, possa un giorno aprirti delle porte verso nuove opportunità nel mondo dello spettacolo?
È vero, il sogno di fare l’attrice c’era da bambina! Per quanto riguarda il mondo dello spettacolo più ampio, quello della televisione o del cinema, non ho mai avuto un contatto diretto. Però credo che, come in qualsiasi contesto, se si fa attenzione e si valutano bene tutti gli aspetti, il mio percorso attuale possa rappresentare un trampolino di lancio. Sia la moda che il DJing mi danno visibilità e mi permettono di sviluppare la mia presenza scenica. Non ho la modella come ‘lavoro della vita’ in mente, ma non si può mai sapere dove ti porta il vento. Magari un giorno sarò una psicologa, o una DJ a tempo pieno, o chissà, magari l’attrice che sognavo da bambina!
Nel quotidiano, dici di non sentirti esibizionista, anche se ti piace apparire e hai stili diversi a seconda dell’umore. Come definiresti la tua immagine fuori dal set o dalla consolle?
Fuori dal set, non mi sento affatto esibizionista. Mi piace molto apparire, sì, ma in modo autentico, che rispecchi il mio stato d’animo. Ho tanti stili diversi nell’armadio, posso passare da un look più sportivo a uno più elegante, a seconda di come mi sento o di dove devo andare. Per me, il look è una forma di espressione personale, è un modo per comunicare chi sono in quel momento, senza per forza dover essere sempre al centro dell’attenzione.
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Manuele Pereira