“Estraneo”: a tu per tu con Elena Romano

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Elena Romano, giovane cantautrice fiorentina dalla voce delicata e dallo spirito inquieto, ci accompagna in un viaggio intimo e sincero con il suo nuovo singolo “Estraneo”, in rotazione radiofonica dal 6 giugno 2025. Il brano, tratto dal suo primo EP “Lorena”, è un piccolo scrigno emotivo nato in soli dieci minuti, in un momento di profondo smarrimento. Con uno stile che unisce la tradizione della canzone italiana a sonorità elettroniche raffinate, Elena canta di assenze, desideri e rinascite, trasformando il dolore in musica e la fragilità in poesia. Insieme a lei, riscopriamo l’importanza di dare voce a ciò che spesso resta in silenzio. In questa intervista, Elena ci apre le porte del suo mondo: un universo fatto di emozioni autentiche, sperimentazione musicale e immagini che si muovono tra sogno e realtà.

Ciao Elena, benvenuta al Corriere dello SpettacoloLorena, il tuo primo EP, è un progetto sorprendente: fonde con delicatezza la canzone d’autore italiana con raffinate sonorità elettroniche. Le tracce che lo compongono colpiscono per la forza narrativa e per la profondità emotiva, tra amore, fragilità e ricerca interiore. Un lavoro davvero intenso e ben riuscito, che merita di essere ascoltato con attenzione. Proprio per questo, più che chiederti di raccontarmi l’EP nel suo insieme, vorrei partire da Estraneo, il primo brano estratto: ce ne parli e ci racconti del tuo rapporto con la scrittura?

“Estraneo” è il primo singolo che ho scelto di inserire in Lorena. È nato alla fine di una relazione, in un momento in cui avevo bisogno di dare forma al periodo di sofferenza che vivevo. Sentivo un’urgenza profonda di scrivere, e così ho immaginato una figura ideale: qualcuno capace di distogliermi dal dolore che stavo vivendo. Quella canzone è arrivata di getto, come un respiro necessario, e da lì ho continuato a scrivere. È proprio da Estraneo che ha preso vita tutto il resto dell’EP. Avevo già scritto, soprattutto in inglese e anche in italiano, ma sempre nell’ambito di collaborazioni. Non mi ero mai davvero dedicata alla scrittura in italiano in modo personale. O meglio, avevo scritto qualcosa, i primi brani, ma Estraneo è stato il primo in cui mi sono sentita davvero libera di esprimermi.

In un certo senso, questo EP segna per te anche un percorso di scrittura autobiografica. Un’esperienza intensa e preziosa, in cui hai dato voce alle tue emozioni più profonde, donandoti completamente attraverso le canzoni e la musica. Com’è stato per te questo viaggio nella scrittura?

è stata un’esperienza molto bella, intensa e anche a tratti difficile perchè quando scrivi cose totalmente tue, non puoi nasconderti, ci si mette a nudo al punto e quindi non è solo un processo di crescita artistica ma anche personale.

Oltre a Estraneo, l’EP Lorena include anche Mentre cambio forma, Sogno e Vasche d’ingenuità: brani costruiti attraverso immagini vivide e un raffinato gioco di contrasti, tra terra ed etere, sogno e realtà. Lorena è un progetto che invita l’ascoltatore a riflettere su sé stesso, trasformando l’esperienza personale in un gesto artistico. Musica e parole diventano così espressione autentica di te, non solo come artista, ma come persona.

Nell’introduzione non ho voluto soffermarmi sulla tua biografia. Preferisco che sia tu stessa a raccontarti. Anticipo soltanto questo: sei una giovane cantante e cantautrice fiorentina, con una formazione nel canto jazz e un percorso artistico che si è sviluppato tra l’Italia e la Germania. Il tuo stile unisce con originalità musica elettronica, classica, jazz e canzone italiana, dando vita a un linguaggio musicale personale, raffinato e sempre aperto alla sperimentazione. Ma ora lascio la parola a te: chi è Elena Romano? E qual è il tuo rapporto con la musica?
 Sono una ragazza semplice, che ha iniziato a cantare da piccolissima, intorno ai quattro o cinque anni, in modo del tutto spontaneo. Il canto è sempre stato parte di me. Provengo da una famiglia dove l’arte è di casa – ci sono musicisti e artisti – ma nessuno mi ha mai indirizzata forzatamente verso questa strada. È stata la musica, piuttosto, a scegliermi.  Nei primi anni mi sono formata da autodidatta, poi ho seguito alcune lezioni private, ma lo facevo esclusivamente per passione, senza immaginare di trasformarla in una professione. Dopo il liceo e un anno di università, però, ho capito che volevo dedicarmi alla musica in modo serio e strutturato: così mi sono iscritta al Conservatorio, dove mi sono diplomata in canto jazz presso la Jazz University, concludendo il biennio al Conservatorio Frescobaldi di Ferrara.  L’ultimo anno l’ho vissuto in Germania, grazie a un progetto Erasmus presso la Hochschule für Musik und Tanz di Colonia. È stato un periodo molto ricco, formativo, che ha coinciso anche con la nascita del mio EP Lorena.  Negli anni ho partecipato a diversi progetti e collaborato con artisti di rilievo, tra cui Ferruccio Spinetti e Jeff Ballard. Ho avuto la fortuna di ricevere alcuni riconoscimenti importanti, come il premio per la miglior composizione al concorso Bianca d’Aponte (2021), il Premio Ernesto De Pascale al Rock Contest di Controradio (2024), oltre a una menzione speciale da parte della MITA Academy. Questo è il mio percorso finora. Sono felice del cammino fatto, dell’EP che ho appena pubblicato, e spero di continuare a scrivere, comporre e portare la mia musica sempre più lontano.

Prima di concludere, vorrei sottolineare che la musica di Estraneo, così come quella dell’intero EP, nasce dalla collaborazione con il compositore Lorenzo Romano. Il suono fonde elettronica sperimentale, beat techno e suggestioni classiche, dando vita a uno stile che è stato definito “popelettronico”: originale, libero da schemi e convenzioni. Al centro del progetto c’è il desiderio di trasformare emozioni autentiche in un’espressione artistica sincera, sempre in movimento e in continua evoluzione. Per chi volesse ascoltarti dal vivo, hai delle date in programma?

Sì, sarò il 17 luglio a Firenze al Caffè Vedrai, per gli altri eventi il calendario è in continuo aggiornamento. Per questo consiglio di seguirmi sulla mia pagina Instagram, che tengo sempre aggiornata con novità, concerti e progetti.

E allora, con l’augurio di una splendida estate, di buon lavoro e di tantissima fortuna, ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato e ti saluto con grande stima.

Grazie a te, Giuseppe, e al Corriere dello Spettacolo per questo spazio. Un caro saluto a te e a tutto il pubblico che vi segue. Buona estate!

Giuseppe Sanfilippo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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