Joe Barbieri e il suo “Big Bang”: quando la musica tocca il cielo

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Dopo il successo di Tratto da una storia vera (2021) e Vulío (2023), il cantautore e compositore napoletano Joe Barbieri torna nel 2025 con un nuovo, raffinato lavoro discografico: Big Bang. Un titolo che è già dichiarazione d’intenti, evocazione dell’origine e dell’energia primordiale da cui tutto prende forma – musica, emozione, pensiero. Un album che conferma, e al tempo stesso rilancia, la poetica unica di Barbieri, fatta di eleganza musicale, profondità lirica e uno sguardo gentile ma penetrante sull’umano. Big Bang non è solo una raccolta di canzoni: è un viaggio sonoro e interiore, un’odissea tra le galassie dell’anima, costruita con la precisione di un artigiano e la visione di un poeta. La voce inconfondibile di Barbieri attraversa paesaggi sonori dove la musica acustica incontra elementi elettronici sottili, atmosfere jazzistiche si fondono con accenti cameristici, e ogni brano diventa una stella in una costellazione più ampia. L’album si muove tra riflessioni cosmiche e intime, tra amore e solitudine, meraviglia e malinconia. I testi, come sempre curati fin nel dettaglio, rivelano l’urgenza di un dialogo con l’invisibile e con l’infinito, ispirandosi anche all’estetica della leggerezza e della profondità care a Italo Calvino. A guidare l’ascoltatore è la sensibilità di un autore che sa rendere universale ciò che è personale, e personale ciò che appartiene a tutti. Alla realizzazione del disco hanno contribuito musicisti di rilievo, tra cui Fabrizio Bosso e Chiara Civello, affiancati da giovani talenti e da una produzione attenta a ogni sfumatura. Gli arrangiamenti sono ricchi ma mai ridondanti, capaci di restituire il silenzio tra le note come uno spazio abitato di senso.

Il progetto Big Bang non si esaurisce nell’ambito musicale: è previsto anche un tour nazionale e internazionale che porterà Barbieri nei teatri e nei festival più prestigiosi, oltre a un volume illustrato, in uscita entro l’anno, che raccoglie pensieri, appunti e disegni legati alla genesi dell’album. Un oggetto editoriale d’arte che farà da controcanto al disco, come una mappa interiore per orientarsi nell’universo poetico dell’artista.

Con Big Bang, Joe Barbieri ci regala un’opera che vibra di sincerità, intelligenza e bellezza, confermandosi come una delle voci più autentiche della musica d’autore contemporanea. Un’arte che non alza mai la voce, ma riesce ogni volta a farsi sentire – e ricordare.

 Ciao Joe, bentrovato al Corriere dello Spettacolo. Voglio iniziare facendoti i miei più sinceri complimenti per Big Bang: un’opera intensa e luminosa, capace di evocare origini, emozioni e pensieri con rara eleganza. Vorrei partire da qui: come nasce la tua passione per la musica?
 Sicuramente dalla musica che in casa non è mai mancata. Una presenza costante, che si è intrecciata con qualcosa di istintivo dentro di me. Ho iniziato a scrivere da piccolo, a 13 anni, e non ho mai smesso. La musica è parte di me.

Con Big Bang doni un’opera sincera, raffinata e autentica, che conferma la tua voce unica nella musica d’autore contemporanea. Un’arte discreta ma intensa, capace di lasciare un segno profondo. Come è nato questo album?
Big Bang nasce dal desiderio, dopo tanti anni di canzoni, di continuare a rinnovarmi. È una ricerca, anche sonora, verso qualcosa di nuovo. Essendo appassionato di astronomia, mi è sembrato naturale ispirarmi al Big Bang – l’evento da cui, secondo la scienza, tutto ha avuto origine. Ho voluto dare questo titolo all’album perché sento, ancora una volta, di essere ripartito da zero. Come se fosse la prima volta.

Le tue parole trasmettono il senso profondo di una rinascita creativa, come se ogni volta la musica ti permettesse di tornare all’origine, ma con una consapevolezza nuova. Big Bang allora non è solo un inizio, ma anche una tappa di un percorso di crescita, in cui il cambiamento non spezza il filo, ma lo rinnoda con più forza. Possiamo dire che Big Bang rappresenti per te non solo un nuovo inizio, ma anche un passaggio importante in un percorso interiore? Un viaggio artistico e personale, fatto di scelte coraggiose, uscite dalle zone di comfort e apertura a nuove possibilità?
Sì, rappresenta un cammino, un viaggio, un itinerario. È un disco che vuole sottolineare proprio questo: per poter progredire bisogna abbandonare le proprie certezze, uscire dalle zone di comfort e avventurarsi, anche a costo di sbagliare o fallire. Ma senza mai rinunciare alla possibilità di scoprire strade nuove. La crescita passa da qui.

E in questo percorso di rinascita e rinnovamento, i live rappresentano un momento prezioso di condivisione diretta con il pubblico, dove ogni nota si fa incontro, ogni parola diventa presenza. So che da giugno hai iniziato a portare Big Bang anche dal vivo, dando nuova luce alle tue canzoni. Come possiamo sapere le date dei tuoi live?
Le potete trovare sui miei canali social e sul mio sito internet.

Perfetto, allora invitiamo il nostro pubblico a seguirti e a partecipare ai tuoi concerti dal vivo, per lasciarsi coinvolgere da questo viaggio musicale e scoprire dal vivo le canzoni di Big Bang, un album che lascia il segno. Ti auguro buon lavoro e una splendida estate.
 Grazie a te Giuseppe, alla redazione del Corriere dello Spettacolo e al pubblico che vi segue.

Giuseppe Sanfilippo

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