Cosa si potrebbe dire di quest’opera che è stata visionata alla sala soli di Napoli grazie al Campania teatro festival, un viaggio profondo e soprattutto molto emotivo che ci fa comprendere effettivamente cosa vuol dire emigrare, significa essere emarginati dalla società. Naturalmente lo spettacolo poteva farci comprendere effettivamente quanto complesso fosse stato il ritrovare se stessi in una nuova nazione e soprattutto farci comprendere che molte persone che partono effettivamente non solo non arrivano ma spesso non torneranno mai più dal luogo dalla quale sono partiti, È un modo per farci comprendere effettivamente che tutto ha un significato diverso e soprattutto divergente rispetto a come spesso ci viene compreso o per essere più precisi ci viene fatto credere quello che in realtà non è che spesso tendiamo ad escludere e non creare una forma di inclusione nelle persone emigranti solo perché le vediamo diverse da noi o perché pensiamo solamente il lato negativo di queste persone mentre invece spesso mettendoci nei loro panni potremmo riuscire a comprendere effettivamente che tipo di traversata riescono a fare e soprattutto quanto coraggio debbano avere questi ultimi per cercare effettivamente di arrivare in un posto nuovo per loro e spesso in un posto in cui non hanno perfettamente nessuno lasciando amici familiari e tutte le persone a loro più care semplicemente perché scappano magari da una guerra, oppure magari scappano da qualcosa o da qualcuno che non permette loro la sopravvivenza e cercano Il rifugio in una nuova nazione che però spesso è inospitale ci possa essere poiché le persone non sempre riescono a comprendere effettivamente i sacrifici che ci sono alle spalle e soprattutto quanta tensione ci possa essere.
Emmanuele Paudice