QUEST’OPERA TEATRALE HA VOLUTO MOSTRARE COME EFFETTIVAMENTE IL SENSO DI APPARTENENZA E DI AMORE non sono altro che delle parole, tutto lo spettacolo si concentra su una unica attrice che inizia a raccontare la storia di due amanti, raccontando effettivamente come negli anni e nei racconti l’amore ha sempre causato del bene o nel male tantissimi danni alle persone, e come effettivamente di quello che si fa ma che in verità esistono sempre più ragione al mondo per identificare con qualcosa di sbagliato. Questo articolo lo si sta scrivendo in maniera volutamente caotica e soprattutto quasi irrazionale, per dare la percezione anche al lettore di estraneazione e di smarrimento, questo fa capire effettivamente in un certo senso lo spettacolo alla quale si è assistito. Un qualcosa che poteva sembrare effettivamente senza senso ma che in realtà il senso lo ha sempre avuto semplicemente era diverso rispetto a quello che noi ci aspettavamo, poiché la classica storia d’amore si ricorda sempre qualcosa di piacevole di drammatico mentre invece qua fa capire che effettivamente le cose possono sembrare realmente piacevole e dolci così come l’amore inizialmente può sembrare sempre qualcosa di piacevole oppure semplicemente si apre direttamente già in maniera amara e poi può finire anche peggio poiché non sempre il lieto fine appartengono alla realtà poiché spesso quello che a noi rimandano i finali positivi appartengono spesso al mondo non reale.
Emmanuele Paudice