Il mito di France Gall che ancora « Résiste »

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Considerata una vera icona della canzone francese, si è spenta il 7 gennaio 2018, ben 26 anni dopo quella dell’uomo della sua vita professionale e sentimentale, Michel Berger. Proprio lui ha segnato il successo musicale di France Gall, facendola rinascere dopo un periodo buio della sua carriera, dove forse aveva anche pensato di abbandonare il mondo della musica e per fortuna che non l’abbia fatto. Quello tra Michel e France fu un incontro importantissimo, non solo dal punto di vista professionale, ma anche dal punto di vista umano.

IG@francegallofficiel

France Gall non ha resistito al richiamo della musica. Durante la sua vita e la sua carriera, ha dato tutto per quel mondo che l’ha accompagnata fin dalla sua infanzia. Le bellissime canzoni che ha cantato e che sono state scritte la maggior parte dal suo Michel Berger, hanno segnato davvero la storia della canzone francese e ancora oggi quando si ascoltano sono così moderne e attuali da continuare ad emozionare chiunque. Alla fine, la magia di quegli anni Sessanta, Settanta e Ottanta continua, e quei motivi ti frullano nella testa e non puoi fare a meno di non cantarle.

France Gall è nata come Isabelle Gall il 9 ottobre 1947, da un padre cantante e autore (ha scritto in particolare “La Mamma” per Charles Aznavour), ma lo ricordiamo anche per aver scritto qualche canzone per la famosa Édith Piaf.
Il nonno di “Babou”, come era solita essere chiamata France, Paul Berthier, era il co-fondatore dei Petits Chanteurs à la Croix de Bois e organista della Cattedrale di Auxerre. In diverse interviste, France Gall ha raccontato i suoi ricordi di quando sedeva sulle ginocchia del nonno mentre lui suonava l’organo in chiesa e di come fosse stata travolta da quella musica.

France Gall ha imparato a suonare il pianoforte e la chitarra, ma ben presto ha preferito il canto. Insomma, nelle vene della cantante ha sempre scorso la musica, un qualcosa di così speciale che l’ha accompagnata anche nella scelta del suo compagno di vita, fino agli ultimi giorni.

Nel 1963, all’età di 16 anni, France Gall canta “Ne sois pas si bête” (Non essere così stupido), è un successo e l’inizio di una serie di successi grazie ai migliori autori e compositori degli anni ’60. Tra questi, il giovane Serge Gainsbourg – con cui la cantante ebbe una relazione un pò burrascosa, e non fu l’unica a farla soffrire – scriverà “Laisse tomber les filles” (Lascia perdere le ragazze) e “Poupée de cire, poupée de son” (Bambola di cera, bambola di son). È con questa canzone che France Gall difende i colori del Lussemburgo all’Eurovision Song Contest del 1965, concorso che vince.

IG@michelbergerofficiel

Ma è proprio un legame speciale che segnerà la carriera di France Gall, quello con il già citato Michel Berger. Diciotto anni di amore e collaborazione artistica fino alla morte improvvisa, a causa di una patologia cardiaca, di Michel Berger nell’agosto 1992. Ma le tragedie non sono finite nella vita della cantante perché cinque anni dopo, France Gall deve affrontare la morte della loro figlia Pauline, stroncata dalla fibrosi cistica.
Durante un’intervista la cantante dichiara, quasi come se fosse una confessione verso se stessa e anche un modo per esorcizzare questo dolore così forte della perdita di una figlia : “Me l’hanno portata via, ma me l’hanno comunque data per 19 anni, e per Michel ho pensato la stessa cosa, che fortuna ho avuto ad incontrarlo”. Un modo per trovare nella morte improvvisa un qualcosa di positivo, pensando alla vita che c’è stata.

France Gall ha poi vissuto tra Parigi e Dakar, scrivendo il musical “Résiste” in omaggio a Michel Berger, un successo incredibile che meritava di essere compiuto proprio per suggellare l’unione tra la cantante e suo marito, un modo per ricordarlo davvero sulle note delle sue meravigliose canzoni .

La vita di France Gall termina il il 7 gennaio 2018, e chissà che adesso, nel meraviglioso paradiso musicale, non stia cantando con il suo Michel, mentre lui suona quel piano e magari non stiano accarezzando entrambi la loro amata Pauline.

Adesso, a noi piace immaginarli così !

foto copertina IG@francegallofficiel

Filly di Somma

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