Tra pochi giorni la capitale francese sarà la protagonista della Settimana della Moda, dal 29 settembre al 7 ottobre 2025. Saranno giorni frenetici per Parigi che accoglierà non solo i professionisti del settore, ma anche tutti coloro che ne sono da sempre affascinati. Eventi e sfilate incorniceranno la Ville Lumière!
I vari marchi di moda presentano le loro collezioni di prêt-à-porter 6 mesi prima della messa in vendita, e quindi c’è un calendario ben preciso da rispettare. Per gli uomini: autunno/inverno a gennaio e primavera/estate a giugno. Per le donne: autunno/inverno a febbraio, inizio marzo e primavera/estate a settembre, ottobre. Per l’Alta Moda: Primavera/Estate a gennaio e Autunno/Inverno a luglio.
Ma al di là del fitto calendario che ogni anno, in diversi momenti, rende la capitale francese la indiscussa protagonista dell’eleganza, dello stile e delle novità, dietro questo evento così atteso c’è una storia da raccontare, che parte da lontano.

Riavvolgiamo il nastro.
Tracciare quelli che sono stati gli inizi della moda parigina ha già in sé il suo fascino. Si parte con i primi anni del XX secolo con dei nomi illustri come Charles Worth e Paul Poiret, questi organizzò dei balli molto sontuosi ed eleganti dove gli abiti erano i veri protagonisti della scena, basti pensare a “Mille et Deuxième Nuit” nel lontano 1911, dove si potevano ammirare degli abiti molto particolari, che ricordavano i paralumi per intenderci, ebbene si può dire che questo evento segnò l’inizio della Moda a Parigi.
Una volta arrivati ai favolosi Anni 20 e 30 la protagonista indiscussa fu una icona della moda parigina, la grande e inimitabile Coco Chanel ma non mancarono altri nomi, come Madeleine Vionnet. Ecco che la moda si trasforma e se prima gli abiti venivano presentati durante feste affollate e sontuose, adesso si usano momenti più intimi e riservati per far conoscere le creazioni di moda in tutta discrezione e intimità, per godersi il momento speciale senza troppo rumore, senza troppa enfasi e nemmeno senza fotografi. Un qualcosa di nicchia insomma, riservato ai pochi eletti e buon intenditori.
Ma il tutto cambiò nel 1945, quando la Chambre Syndicale de la Haute Couture, detta delle regole a cui le case di moda dovevano adeguarsi, come il fatto di presentare almeno 35 abiti a ogni stagione. Fu adesso che il grande Christian Dior apparve al pubblico. La sua fu una vera e propria rivoluzione, la donna e le linee degli abiti furono ridefiniti, ma non fu l’unico ad apportare delle novità, ce ne furono altri, basti pensare anche a Hubert de Givenchy.
Negli anni Sessanta, fu proprio Yves Saint Laurent a portare un cambiamento importante, con il prêt-à-porter. E poi il 1973 fu un anno decisivo, con la prima settimana della moda ufficiale di Parigi, inaugurata dalla memorabile sfilata“Battle of Versailles“.
La moda negli anni si trasformò e da tradizionale divenne più audace, basti pensare a nomi come Jean Paul Gaultier oppure Karl Lagerfeld il quale divenne il direttore artistico della Maison Chanel. Gli anni Novanta hanno visto anche l’arrivo di stilisti britannici.
Non potrebbe esistere Parigi senza la Moda e le sue iconiche sfilate che incantano il mondo, oggi non più circoscritte negli affascinanti atelier di Moda e riservati a pochi, in quei luoghi e momenti che hanno dettato la storia della moda parigina. Con il tempo la moda si è sempre di più aperta al grande pubblico, e spesso si può ammirare una sfilata di Chanel o Dior anche al Grand Palais di Parigi, per intenderci.
La Moda parigina è sempre di più mescolata all’architettura e all’arte, e non smette di far sognare, allora come oggi!
Consultare il programma della prossima Settima della Moda di Parigi:
Foto copertina: https://www.fhcm.paris/fr
Filly di Somma

