Presentate alla stampa ieri, 8 marzo, oltre 150 opere vero e proprio omaggio al fascino femminile.
La mostra è organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Mucha Foundation e i Musei Reali di Torino. La partnership ha visto la collaborazione di Generali Valore Cultura e la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale. La curatela è stata affidata a Elizabeth Brooke e Annamaria Bava con la supervisione scientifica di Francesca Villanti.
Come dichiarato dalla Presidente di Arthemisia Iole Siena si tratta di:” un evento unico nonché la più ampia retrospettiva mai dedicata ad Alphonse Mucha”.
Artista Ceco, padre e maestro di uno stile delicato, elegante, raffinato e nel contempo vibrante. Tra le opere esposte spicca la Venere di Botticelli, prestata dai Musei Reali di Torino, quasi a voler simboleggiare un ponte ideale tra l’arte rinascimentale e l’Art Noveau.
La mostra è un viaggio tra le opere di Mucha che spaziano dalla Gismonda 1894 alla serie The Stars 1902 fino agli studi sull’epopea slava. Arricchiscono l’esposizione anche opere di altri artisti come Boldini e Saccaggi.
Manifesti teatrali, pannelli decorativi, calendari e illustrazioni, sono testimonianza di quanto l’arte si fondesse con la vita quotidiana arricchendola di stimoli espressioni di indubbie e irripetibili qualità artistiche.
Come sottolineato più volte nella conferenza stampa, Mucha fu un grande comunicatore, al quale si deve la capacità di aver reso altamente identificabile il periodo della Belle Époque.
L’ambientazione creata nella mostra non vuole essere solo un messaggio a Mucha; l’intento è trasmettere sensazioni di vita di quel periodo di un ‘epoca nuova e stimolante.
È importante, peraltro, ricordare che questo evento espositivo coincide con il 25 anniversario di Arthemisia, la cui presidente Iole Siena ha dichiarato: ” Sentivamo il dovere e il desiderio di rendere omaggio alle donne e alla bellezza femminile, temi che da sempre attraversano la storia dell’arte con grazia, forza e profondità. Abbiamo scelto di farlo in un luogo simbolico e ormai consacrato come il tempio delle grandi mostre d’arte offrendo al pubblico un’esposizione inedita, intensa e ricca di emozioni. Sono certa che questa mostra saprà toccare l’animo umano, lasciando un segno indelebile nei loro occhi e nei loro cuori. ” Palazzo Bonaparte si conferma così luogo iconico per mostre dal respiro e dal contenuto internazionale.
Maria Laura Perilli

