La Sala Bartoli di Trieste inaugura con la Triestinità della letteratura del XX secolo

Data:

 

L’8 ottobre 2025, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha inaugurato la stagione Scena contemporanea della Sala Bartoli con la prima assoluta di “SvevoJoyce#ZenoBloom”, una nuova produzione su testo inedito di Laura Pelaschiar e Paolo Quazzolo. Con la regia di Davide Calabrese, lo spettacolo vede la partecipazione degli attori Fulvio Falzarano e Francesco Godina, che interpretano con profondità e umorismo sia i memorabili autori che i loro personaggi.

Questa produzione è un ulteriore omaggio alla città, concentrandosi sulla sua ricca cultura. “SvevoJoyce#ZenoBloom” esplora la letteratura legata alla Trieste del XX secolo, basandosi sui successi del passato, tra cui “La coscienza di Zeno” e varie opere di autori come Mauro Covacich, Saba e Joyce. Lo spettacolo è sviluppato dai due professori dell’Università di Trieste, sulla linea della stabile e longeva collaborazione con il teatro.

La narrazione esamina il rapporto tra Italo Svevo e James Joyce, a partire dal loro incontro effettivo e ramificandosi in uno spazio immaginario e teatrale in cui interagiscono anche con i loro famosi personaggi letterari, Zeno Cosini e Leopold Bloom. È noto che Joyce utilizzò Ettore Schmitz (nome reale di Italo Svevo) come modello per il suo personaggio Bloom. Allo stesso modo, Cosini funge da maschera letteraria distintiva per Svevo, che spesso giocava con gli pseudonimi e con il confine tra vita e scrittura. L’opera intreccia momenti tratti da “La coscienza di Zeno” e “Ulisse”, presentando un dialogo unico tra Bloom e Zeno, che porta a uno scambio ironico, nostalgico e visionario che mette in luce nuove connessioni tra queste due opere fondamentali del secolo scorso.

E’ estremamente evidente l’intenzione degli autori di utilizzare nel testo inedito dettagli biografici e artistici per creare riflessioni e dialoghi sulla scena tra Svevo e Joyce, tra Zeno e Bloom

Il Regista Davide Calabrese fa porre l’attenzione che in questa messa in scena i personaggi letterari, ritratti come antieroi, si ribellano ai loro autori, contestando tutte le loro decisioni. Lo spettacolo include musica contemporanea e ritmi energici e sostenuti creati dall’artista triestino Anselmo Luisi. Lo scopo della produzione è quello di rendere omaggio ai due giganti della letteratura, autori senza tempo, che continuano a far luce sulle gioie e le difficoltà dell’umanità moderna.

I due attori (interpreti magistrali e convincenti) alternano e intrecciano tutti e quattro i ruoli di entrambi gli autori e dei loro personaggi in una trasformazione dinamica. La quintatura nera della Sala Bartoli aiuta a creare un’atmosfera cupa segnata da lapidi, croci, bare, sedie nere con cui e su cui i due bravissimi interpreti si muovono colorando fantasiosi incontri tra Italo e James con sciccosissime vestaglie e il loro dinamismo si esprime anche con abilissime ombre cinesi che delineano abilmente la sovrapposizione / interscambio dei quattro/due protagonisti.

Gli autori del testo hanno attinto le caratterizzazioni da diverse fonti, lettere e documenti attendibili, ma si sono affidati principalmente ai due capolavori per mettere in mostra la loro grandezza letteraria e il profondo umorismo presente in “La coscienza di Zeno” e nell’”Ulisse”. “Questi capolavori sono spesso considerati seri a causa della loro complessità (soprattutto per Joyce si fa riferimento ai numerosi abbandoni della lettura), ma possiedono un notevole valore di intrattenimento e di riflessi e riflessioni sull’animo umano e sul mondo che lo circonda, ora come allora.

Da Trieste per ora è tutto

Rosa Zammitto Schiller

Seguici

11,409FansMi Piace

Condividi post:

spot_imgspot_img

I più letti

Potrebbero piacerti
Correlati