Come le tecniche archetipiche di Robert Evans-Paramount continuano a creare miti e business anche fuori dal cinema,nel branding, nel marketing e nella comunicazione.
È un mistero incredibile.Per la prima volta nella Storia, una colossale multinazionale, leader mondiale di categoria, si scontra con una piccola azienda innovativa e viene completamente demolita.Con danni enormi economici e di immagine.
È un caso che resta avvolto nel mistero.Uno strano mistero.Qualcosa che evoca oscurità e paura.Tanta paura.
Perché ci sono pericoli molto seri per la grande multinazionale,sconfitta così velocemente.
Non era mai successo prima.Il pesce piccolo ha mangiato il pesce grande.
La corporation sconfitta è la Coca-Cola.La vincitrice dello scontro è la Red Bull,all’epoca piccola azienda allo stato nascente,nel settore molto speciale degli energy drinks.
Settore di cui è,oggi,leader assoluta.Praticamente senza veri concorrenti.Tutti distrutti.Grandi e piccoli.Senza possibilità di rivincita.Ma come ha fatto?
Intorno a Red Bull c’è uno strano alone di leggenda ed impenetrabilità.C’è qualcosa che evoca Stregoneria e riti ancestrali.O forse è solo una competenza tecnica portata all’estremo.
Sì,perché il suo fondatore,l’uomo che ha distrutto la Coca-Cola,l’uomo del record e del prodigio,lo “stregone”,non è un occultista ma un laureato in Marketing all’Università di Vienna,specialista di Archetypal Branding,ex-dirigente di Unilever e Procter & Gamble.
Si chiama Dietrich Mateschitz,un talento austriaco.
Ma è anche qualcos’altro.È un acuto studioso di Carl Gustav Jung,dei suoi Archetipi e dell’Ombra in particolare.
Inoltre,ha una passione eccezionale per la Formula 1 e per le avventure estreme.
Ama fronteggiare il rischio con coraggio e spirito combattivo.Porta questo approccio anche nel lavoro.Ne fa una stile di vita e di management.
Per questo ammira enormemente il campione di Formula 1 Jochen Rindt,suo connazionale.
Lo vede come un eroe moderno,capace di fronteggiare il pericolo aggressivamente e con audacia,per vincere e trionfare.
Questa è la sua stessa filosofia di vita e professionale.
Un approccio epico e spericolato che applicherà anche con Red Bull,il brand che diventerà il simbolo dell’avventura e della spinta oltre i limiti.”Red Bull ti mette le ali” è lo slogan che esprime questo concetto.
Ex-collaboratori del businessman austriaco raccontano di aver visto,nel suo ufficio,una antica mappa medievale del mondo,con tanto di limiti del mondo conosciuto.Oltre questi limiti c’è il mare e la scritta “Hic Sunt Dracones”,”Qui ci sono i draghi”,un modo fantasioso degli antichi cartografi per indicare l’ignoto,con i suoi pericoli.
Un ignoto che Mateschitz intende esplorare.E dei pericoli che intende fronteggiare,aggressivamente, come Rindt,più di Rindt.
Ma non (o non solo) nel circuito di Monza o di Silverstone,ma (soprattutto) nel circuito del business mondiale.
Come Magellano e Colombo, si avventura oltre i confini del conosciuto.Verso l’ignoto.Verso i “draghi”.Nelle Terre Incognite.Rischiando tutto audacemente,pur di vincere.
Sì,perché abbandona Unilever e Procter & Gamble e crea la sua azienda,la Red Bull,che produrrà un energy drink basato su una misteriosa sostanza chiamata taurina.
Secondo la Scienza,la taurina non avrebbe alcun effetto energizzante.Sarebbe al massimo un integratore alimentare.Comunque il prodotto vende moltissimo e il Toro Rosso diventa il leader mondiale del settore.
Coca-Cola,Unilever,Procter & Gamble addio!
Un successo strepitoso dovuto al branding eccezionale di Mateschitz,tutto basato sulla attivazione esplosiva dell’Ombra.
Come è stata attivata L’Ombra,nella comunicazione di Red Bull?
Qui abbiamo un capolavoro di Archetypal Branding e di Psicologia Junghiana.Qualcosa di fenomenale.Perché questi inneschi dell’Ombra hanno prodotto una immediata e potente reazione nel pubblico.
Mateschitz,ispirato e affascinato totalmente dalla filosofia di Rindt,non si limita a sponsorizzare vari sport ed avventure estremi.
Attenzione.Questo è il punto di svolta della storia.L’imprenditore austriaco usa inneschi archetipici mai usati prima da nessuno. Addirittura acquista una scuderia di Formula 1,la Jaguar Racing ,rinominata Red Bull Racing,con la quale vince 4 titoli mondiali nel 2010-2011-2012-2013 e lancia il nuovo campione Sebastian Vettel.Poi vince di nuovo il titolo iridato nel 2021-2022-2023-2024 con Max Verstappen.
Inoltre,acquista anche la scuderia Minardi,rinominata Toro Rosso.Poi la scuderia (categoria NASCAR) denominata Team Red Bull.
Sponsorizza innumerevoli avventure ed esplorazioni estreme e molto pericolose.
“Il rischio è il mio mestiere” e “Come Rindt,più di Rindt”.Questi sono i messaggi nettissimi,inequivocabili che le sue iniziative comunicano al mondo.Attivando l’Ombra in una maniera dirompente.La attiva mettendo in pratica la filosofia spericolata del campione austriaco non solo nel business,ma anche nel campo delle gare automobilistiche.Addirittura comprando tre scuderie di car racing,per emulare Jochen direttamente nei circuiti in cui il mito della Formula 1 ottenne le sue vittorie più esaltanti.
Il superamento dei limiti è avvenuto.Siamo nelle Terre Incognite.
L’uso dell’Ombra ha fatto di Red Bull un simbolo di autopotenziamento,avventura e audacia.Una icona culturale,un simbolo di libertà,molto più di un brand di bevande.
Ci piace pensare ad un passaggio di testimone immaginario…una filosofia di vita che si trasmette da Rindt a Mateschitz…e ad altri ancora…la filosofia di un eroe moderno che affronta spavaldamente rischi mortali pur di cogliere la vittoria…una
attitudine adrenalinica ed elettrizzante…
Superando i limiti del mondo conosciuto,esplorando le Terre Incognite,qualcuno ha trovato i “dracones” e qualcuno ha trovato gloria e successo.
Chi sarà il prossimo Jochen Rindt?
Stefano Battaglia, regista



