“Visions”: Adriana Soares e la luce che attraversa l’invisibile

Data:

 

Roma – Un viaggio tra luce e mistero, tra il visibile e ciò che sfugge allo sguardo.

Con la mostra “Visions – uno sguardo oltre il visibile”, l’artista Adriana Soares trasforma gli spazi di Banca Generali Private in un itinerario di emozioni e simboli: più sale che dialogano tra loro, unite da un lungo corridoio che conduce dalle radici dell’Amazzonia alle visioni cosmiche della contemporaneità.

Tra opere pittoriche e fotografiche, poesie tratte dal libro “La mia vita in pensieri sparsi e poco ordinati” e la voce narrante di Carolina Zaccarini, l’esperienza diventa un attraversamento sensoriale e spirituale, dove l’arte si fa meditazione e linguaggio dell’anima.

C’è una soglia sottile che separa il visibile da ciò che vibra oltre la materia. È in quello spazio sospeso che si muove Adriana Soares con la sua mostra “Visions: uno sguardo oltre il visibile”, ospitata fino al 31 ottobre presso Banca Generali Private, nella sede di Via Bissolati 76 a Roma, dove l’artista espone in permanenza dal 2017.

Non è una singola sala, ma un percorso articolato in più ambienti, dove ogni spazio diventa un frammento di un racconto interiore. Le prime sale, intime e raccolte, introducono il visitatore in una dimensione di luce, memoria e identità. Pittura, fotografia e grafica si intrecciano in un linguaggio fluido, un realismo magico che trasforma l’immagine in pensiero e il colore in respiro.

Da qui, il cammino si apre in un lungo corridoio costellato di opere che evocano l’Amazzonia e i suoi archetipi: volti, simboli e presenze che sembrano provenire da un altrove ancestrale. È un ponte tra mondi, un passaggio che accompagna verso la sala più ampia, dove la visione si espande in dialogo con il contemporaneo.

In questa parte culminante, emergono i Leoni, simboli di forza e consapevolezza — ma anche emblema della Banca Generali Private, che accoglie la mostra. Nelle mani di Soares, il Leone non è potere, ma custodia. Accanto, le opere dedicate all’infinito – come Cyborg e Dalle stelle – aprono riflessioni sull’identità e sul destino umano nell’era tecnologica.

A chiudere, la tela Inquietudine, forse la più intima: una soglia di silenzio, dove la materia si fa respiro e la luce diventa memoria.

Le opere sono affiancate dalle poesie tratte dal libro “La mia vita in pensieri sparsi e poco ordinati”, scritte dalla stessa artista. Versi che non illustrano, ma dialogano: “un completamento dell’opera visiva”, spiega Soares, “una fusione dove parola e immagine respirano insieme”.

Ad impreziosire l’esperienza è la voce narrante di Carolina Zaccarini, che accompagna il visitatore in un viaggio sensoriale e meditativo, dove suono, parola e luce si fondono in un unico respiro.

“L’arte è diventata il mio modo di proseguire il viaggio in un’altra direzione — non più attraverso lo sguardo degli altri, ma dentro il mio”, racconta Soares, che ha vissuto per anni nel mondo della moda prima di dedicarsi interamente alla ricerca artistica.

 

Brasiliana di origine, con radici indigene e un passato cosmopolita, Soares porta nella sua opera il respiro di culture diverse. “L’Amazzonia vive in me come un’eredità spirituale — non l’ho mai visitata, ma la sento nel sangue, nei colori, nel respiro”, confida.

Fotografa e pittrice, Soares costruisce un linguaggio che unisce rigore estetico e introspezione poetica. Ogni immagine è un attraversamento tra visione e memoria, un modo per trattenere ciò che il tempo tende a dissolvere.

Il tema del femminile attraversa la mostra con grazia discreta. Le figure di donna che abitano Visions non sono ritratti, ma stati d’animo: presenze che “si prendono cura del mondo attraverso un’arte silenziosa e delicata, fatta del semplice guardare — come fari che vigilano nel buio”.

Come scriveva Kandinsky, “più l’arte si libera dal peso della materia, più si avvicina allo spirituale”. È in questa direzione che si muove Visions: un attraversamento dell’invisibile, dove la materia diventa simbolo e il simbolo diventa preghiera.

E come ricordava Jung, “i simboli sono il linguaggio della nostra anima”: nelle opere di Soares, quell’anima parla con la voce del colore, del corpo e della poesia.

In sottofondo, risuona anche il pensiero di Bachelard, per cui “l’immaginazione non è fuga dal reale, ma la sua più profonda intimità”.

“Il tempo mi affascina e mi spaventa allo stesso tempo. La memoria è una forma di resistenza alla fine, ma anche un modo per accettarla. Ogni opera nasce da questa tensione tra ciò che resta e ciò che sfugge.”

Il percorso di Visions diventa così una meditazione visiva e poetica sulla fragilità: della vita, del ricordo, della materia stessa. La luce, elemento costante nel lavoro di Soares, non serve a svelare ma a lenire, come un filo d’oro che attraversa l’ombra.

Dal 2017, Adriana Soares è ospite di Banca Generali Private, presso la sede di Via Bissolati 76 a Roma, dove le è stata dedicata una sala permanente. Un legame di continuità e fiducia che proseguirà con nuove esposizioni. “Devo molto a due donne che hanno creduto in me e nella forza silenziosa dell’arte: Stefania Borrelli e Barbara Subrizio. Sono loro che hanno reso possibile questo dialogo tra arte, tempo e valore”, afferma l’artista con gratitudine.

Alla fine, Visions non è solo una mostra: è un viaggio interiore, un invito ad attraversare la soglia del visibile per ritrovare la luce che abita l’invisibile.

Adriana Soares brasiliana di origine e romana di adozione. Ieri modella per i più grandi stilisti e, grazie a questo suo impegno, ha visitato diverse nazioni. Oggi artista eclettica che si esprime nelle diverse arti della pittura, della fotografia creativa e di moda e della scrittura con 10 libri. È rappresentata da Art and Commerce/Vogue Italia di New York, prestigiosa agenzia fotografica. Questo suo dinamismo creativo ha generato un sodalizio tra Arte e Finanza con Banca Generali Private. Ideatrice e conduttrice del salotto virtuale in diretta su Instagram: “Un tè senza tè con Te” sul suo profilo personale:@adriana_soares_art, dove intervengono ospiti illustri del mondo della cultura e del benessere. Nominata da Donna Impresa, una delle Top Women 2019.

Seguici

11,409FansMi Piace

Condividi post:

spot_imgspot_img

I più letti

Potrebbero piacerti
Correlati