Dal mondo della notte a cinema e cosplay: la forza di essere sé stessa

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Carisma, bellezza e determinazione: Alessia Bergamo è una di quelle donne che non passano inosservate. Dalle luci del mondo della notte ai set cinematografici, fino al colorato universo del cosplay, ha sempre portato con sé una sola regola — essere sé stessa, senza compromessi. Oggi racconta il suo percorso con sincerità e orgoglio, mostrando che la vera rivoluzione è vivere la propria verità.

Alessia, il tuo nome è legato al mondo della notte e dello spettacolo. Come è iniziato tutto?
Nasco come ragazza immagine e sexystar. Sono sempre stata un personaggio del mondo della notte: mi piace l’energia, la libertà di esprimermi e la possibilità di interpretare la sensualità in modo artistico. Negli anni ho portato questa mia presenza anche fuori dai locali, partecipando a eventi, fiere e manifestazioni in tutta Italia.

Negli ultimi anni ti sei affermata anche in contesti nuovi, come fiere e convention.
Sì, ormai da anni vengo invitata anche a fiere del fumetto e in alcuni parchi divertimento. Grazie alla mia fisicità e alla mia passione per il mondo cosplay, ho trovato un nuovo modo di comunicare me stessa. Mi diverte tantissimo e mi permette di unire spettacolo, fantasia e interpretazione.

Sei anche una presenza attesa al Lucca Comics & Games.
Esatto! Sarò al Lucca Comics a fine ottobre per quattro giorni, con quattro costumi differenti, tutti ideati da me. È un evento che amo moltissimo perché lì posso trasformarmi, dare vita ai miei personaggi preferiti e incontrare tante persone che condividono la stessa passione.

C’è un personaggio in particolare che ti rappresenta di più?
Amo personificare Jessica Rabbit, perché rappresenta la sensualità più pura, quella che nasce dalla sicurezza di sé. Ma anche Wonder Woman, simbolo di forza e determinazione. In entrambi i casi mi piace esprimere lati diversi della femminilità che sento miei.

Il mondo del cosplay è spesso associato alla sensualità. Come vivi questo aspetto?
È fondamentale sapersi comportare, controllarsi e mantenere professionalità. Essere sensuali non significa essere provocatorie. In questi contesti bisogna sapersi esprimere con serietà e rispetto, respingendo ogni forma di allusione. Io credo che la vera forza di una donna stia proprio nel saper gestire la propria immagine con eleganza e consapevolezza.

Negli ultimi anni ti sei affacciata anche al mondo del cinema. Raccontaci questa esperienza.
Sono stata protagonista di due film. Il primo, girato poco prima del Covid, si intitola “The Hidden Payback 2” — in italiano “Le verità nascoste”. È un film poliziesco in cui interpreto l’amante del boss, un ruolo intenso e misterioso che mi ha permesso di mostrare il mio lato più intrigante. Attualmente sono su Amazon Prime Video con “Strippers e Gigolò”, dove interpreto il ruolo di una spogliarellista di lusso trans in una pellicola che affronta tematiche LGBT con ironia ma anche con profondità.

Cosa rappresenta per te questo passo nel cinema?
È una sfida e anche un messaggio. Voglio dimostrare che una donna trans può ritagliarsi un ruolo nel cinema, e non necessariamente nel genere pornografico. C’è molto di più da raccontare: storie, emozioni, personaggi veri. Io credo che il pubblico sia pronto a guardare oltre gli stereotipi, e che le persone trans possano finalmente essere rappresentate per quello che sono — artiste, interpreti, esseri umani.

Oltre al cinema, sei anche un volto televisivo.
Sì, ho avuto la fortuna di partecipare a diversi programmi televisivi: I Fatti Vostri, Fuori dal Coro, Forum, Ciao Darwin, The Body of Sex, Guess My Age. La televisione è un mondo che adoro — è diretta, coinvolgente, ti mette alla prova ogni volta. D’altronde, sono partita proprio da lì: come ospite in programmi come Sexy Bar e Vizi Privati, che mi hanno dato grande visibilità e mi hanno permesso di farmi conoscere al grande pubblico.

Cosa ti rende più orgogliosa del tuo percorso televisivo?
Mi rende orgogliosa il fatto di essermi conquistata palcoscenici così importanti. Non è facile per un personaggio trans entrare nel piccolo schermo e farsi accettare per quello che è. Ci vuole carattere, professionalità e tanta determinazione. Io credo che, passo dopo passo, stiamo dimostrando che la diversità non è un limite, ma una ricchezza.

Manuele Pereira

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