23 febbraio, 2014

BOEING BOEING commedia in due atti di Marc Camoletti. Versione italiana di Luca Barcellona e Francis Evans. Di Daria D.


Teatro Manzoni, Milano dal 20 febbraio al 9 marzo 2014

Ritorna dopo quarant’anni il nuovo allestimento della commedia Boeing Boeing di Marc Camoletti, che rimase in cartellone a Londra per ben sette anni, dal 1965, da cui la Paramount ne trasse un film con Tony Curtis, Jerry Lewis e Thelma Ritter. Poi ritornò a Londra nel 2007 con un restyling ad opera di Mark Warchus, con cui vinse il Drama Desk Award come miglior revival e miglior attore e a Broadway nel 2008 vinse il Tony Award per gli stessi motivi.  Tutte ragioni  per andare sul sicuro, invece non c’è  mai di niente di sicuro, un po’ di rischio si corre sempre, ed è giusto. Il bello dell’arte è proprio questo! E poi i tempi cambiano, i problemi si assommano, la gente vuole…  non si sa cosa… o forse sì:  vuole divertirsi e possibilmente  senza ascoltare le solite battute volgari, vedere ambienti  asfittici e provinciali, senza eleganza e stile,  personaggi privi di identità,  senza eleganza e stile.
Nel caso di Boeing Boeing, e ringraziamo Gianluca Ramazzotti e Gianluca Guidi che non si sono fatti scappare l’occasione di offrirci lo spettacolo, la gente ride e tanto,  e applaude a scena aperta. Per più di ore è stato un fuoco di fila di battute spiritose e spumeggianti, ritmi serrati ma comprensibili, (perché diciamo la verità,  non sempre il ritmo è anche chiarezza, vedi certi montaggi cinematografici che sono talmente veloci che sembrano fatti imitando la  centrifuga della lavatrice), personaggi ben precisi, simpatici e bravi.
Quant’è difficile far ridere! Più facile strappare lacrime, appesantire con storie incomprensibili e intellettualistiche, operazioni di rimasticamento inutile, travisamento di testi, registi che si credono più grandi degli autori, aiuto! No no! Meglio Boeing Boeing, con quella sua comicità sempre attuale,  il gioco degli equivoci, le battute senza volgarità e stupidi doppi sensi, raffinata e ben recitata.
I due Gianluca così diversi, così complementari, sono Bernardo, un giovane architetto donnaiolo e forse avrete capito a chi mi riferisco, che vive a Parigi e ha ben tre fidanzate che fanno, furbo il ragazzo! le hostess sui voli intercontinentali dei Boeing:  Gabriela dell’Iberia, Gloria della TWA  e Greta della Lufthansa. La storia è ambientata negli anni sessanta quando si stava per passare dai Boeing ai Jumbo Jet 747, quando le hostess erano delle belle ragazze, come sono qui le attrici,  molto ben scelte  e brave nonostante non siano dei “mostri sacri del teatro”,  meglio per loro e che ci hanno fatto rimpiangere quando le hostess assomigliavano più a  delle modelle che a quegli scorfani antipatici e frettolosi che ci sono ora. Sorry… Insomma ognuna, l’americana vestita di rosso, la spagnola di bluette e la tedesca di giallo, molto belli i costumi, crede di essere unica nel cuore di Bernardo che loro amano con passione, trasporto e devozione. Sono donne! Bernardo invece è uomo!  si diverte, ma dà ad ognuna tutto quello che può per renderla  felice e ci riesce benissimo. E anche loro sono felici al punto che non disdegnerebbero di sposarlo. Tutto va alla grande grazie anche alla fedele e spassosissima cameriera-complice- segretaria- amica Berta,  interpretata da Ariella Reggio che una ne pensa e cento ne fa, fino all’arrivo di Roberto, compagno di scuola di Bernardo, che sbarca da Anzio a Parigi, portandosi dietro un bagaglio di provincialismo, timidezza, imbranatezza ma anche saggezza, senso dell’amicizia, curiosità e voglia, forse, di provare un po’ di vita. E sicuramente a casa di Bernardo assisterà ad equivoci, stati di panico, ritmi sentimentali  forsennati e calienti, belle ragazze che vanno e vengono. Una festa cui dopo un momento di sconcerto saprà tener testa e anche aiutare l’amico a trarsi d’impaccio. Sì perché Bernardo, ad un certo punto,  non riuscirà più a tenere nascosti i suoi affair, vuoi perché le ragazze incalzano, vuoi perché ritardi e cancellazioni di voli fanno accavallare gli incontri, vuoi che alla fine: che stress! Molto meglio la monogamia! Dopo però avere provato il suo opposto…  Of course.

Gianluca Guidi è, come avrete capito il Bernardo, il bel seduttore, simpatico e dolcissimo, Gianluca Ramazzotti è Roberto, impacciatissimo ma furbo più di quello che vuol far credere, ma fedelissimo.
La scenografia è un anfiteatro di boiserie bianca su cui si aprono tante porte, da cui entreranno e usciranno, o meglio in cui si nasconderanno tutti i personaggi, e su cui spiccano quei tre colori, rosso, blue e giallo così ben scelti.
Lo humour inglese si mescola con la fantasia italiana e allora pronti al decollo! Si vola!

Daria D.


Scene e costumi di Rob Howell
Musica originale di Claire van Kampen
Disegno luci Stefano Ottavo
Allestimento scenico originale prodotto da Sonia Friedman LTD e vincitore del TONY AWARD 2008 Come miglior revival degli anni ’60.
BOEING BOEING commedia in due atti di Marc Camoletti. Versione italiana di Luca Barcellona e Francis Evans. Di Daria D.

Regia di Mark Schneider sulla versione originale di Matthew  Warchus
Con:
Gianluca Guidi
Gianluca Ramazzotti
Ariella Reggio
Barbara Snellenburg
Sonja Bader
Marjo  Berasategui
Ente Teatro Cronaca SAS & ARTU’ in collaborazione con Festival di Borgio Verezzi e Festival di Benevento

Teatro Manzoni, Milano dal 20 febbraio al 9 marzo 2014

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