19 marzo, 2016

Il “Trovatore” di Verdi al Massimo Bellini di Catania. Di Laura Cavallaro


Catania, Teatro Massimo Bellini. Fino al 13 marzo 2016

Foto Giacomo Orlando
Prosegue con Il trovatore di Giuseppe Verdi la stagione operistica al teatro Massimo Bellini di Catania. Un titolo caro sia ai melomani più affezionati che a quella fascia di pubblico che va a teatro quando si portano in scena opere popolari, le cui arie fanno parte dell’immaginario collettivo e che fanno registrare, come in questa caso, la platea piena. L’opera rossa, come viene definita, rimanda indubbiamente al sangue, non solo quello che si versa nel corso della narrazione ma anche al sangue inteso come legami, sia quelli che si vengono a creare sia quelli di cui s’ignora l’esistenza.Non si può tralasciare il chiaro riferimento al fuoco, dove anni prima era stata arsa viva la madre di Azucena e alla quale sembra riservato lo stesso destino. Una trama complessa che viene narrata dal capitano delle guardie, Ferrando, all’inizio della prima parte per esser completata poi dalla stessa Azucena. L’opera è il connubio perfetto degli opposti: amore e gelosia, poesia e violenza, il tutto imbevuto dalla vendetta che va a creare il leitmotiv principale e che rimanda a un’altra opera verdiana, Rigoletto.

18 marzo, 2016

GIUSY RANDAZZO: UNA REGINA… NON SOLO ROCK! Di Alberto T.


Giornalista e fotomodella, critica musicale e artista poliedrica. Raccontare Giusy Randazzo non è semplice, complici le mille sfaccettature che la vedono da sempre sulla cresta dell’onda. Un personaggio abituato alle luci della ribalta, a cui piace essere al centro dell’attenzione per i contenuti che ha da mettere in gioco. Tanti successi, tante partecipazioni di spicco e una certezza: a lungo si sentirà parlare di lei.

Chi è Giusy Randazzo?

Sono una persona che vive di grandi passioni, la prima fra tutte quella sconfinata per la Musica che mi accompagna fin da bambina e che è diventata ormai anche il mio lavoro. Sono testarda e determinata, un vero ciclone a volte difficile da gestire soprattutto nel rapporto con me stessa, sono perennemente in conflitto, ma ciò non è sempre negativo perché mi porta a rigenerarmi come l'Araba Fenice. Allo stesso tempo sono una persona leale e concreta, adoro gli animali e non perdo mai di vista i valori veri e importanti della vita. Tutto il resto però devono essere gli altri a dirlo...

Cosa volevi fare nella vita… e cosa fai oggi?

CINGOMMA. Il profumo delle radici. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Kopò (Via Vestricio Spurinna 47/49 – Metro A Numidio Quadrato). Dal 17 al 20 marzo 2016

Un consiglio: lasciate perdere i premi e i riconoscimenti che ha ottenuto Cingomma, non ci pensate, non tentate di ricordarne i nomi. Piuttosto, lasciatevi cullare dal ricordo del rumore ipnotico dei treni di qualche anno fa (non necessariamente “sfreccianti”) e dall’eterna magia del racconto, scintilla creatrice del teatro. Jessica Leonello, la giovane autrice ed interprete di Cingomma in scena al Teatro Kopò dal 17 al 20 marzo, vi porterà in un autentico viaggio epocale, attraverso un’Italia così lontana seppur così prossima a questi tempi frenetici. Riscoprirete il lusso della lentezza, nell’epopea del ricordo delle radici di questo Paese emigrante, particolare che troppo spesso dimentichiamo.

16 marzo, 2016

MAMMA… ZZO: quanto è difficile essere mamma! Di Flavia Severin


Teatro 7, Roma. Dal 15 al 20 marzo 2016

Federica Cifola, nei panni della mamma, anzi di tutte le mamme, tratteggia, con un taglio ironico e divertente, tutte le loro capacità di super donne, uniche e assolutamente multitasking.

Con un ingresso a sorpresa totalmente inaspettato, la protagonista inizia il suo show tutta trafelata, dopo aver lasciato i figli nelle sante mani della sua fidata tata peruviana. Tra colpi di scena e confidenze tragi-comiche, come la mancanza di tempo per dormire e mangiare, Federica Cifola delinea le differenze tra gravidanze VIP e persone non famose, con le assurdità che rendono quasi non umane le celebrità che riescono a essere perfette e bellissime anche dopo un doloroso travaglio, tra madre e padre, dove quest’ultimo tende a essere un collaboratore a tempo determinato (3 minuti a pianto), tra mamme di personaggi del passato (Noè, Nerone, Attila, Matusalemme, Mosè, Polifemo) e di oggi (Bosè, Vendola, Renzi) e tra mamme e amiche single che scompaiono per magia alla nascita del tuo bebè.
Vengono quindi profilate tutte le tipologie di donne in una carrellata di immagini e situazioni-tipo che ingrassano la platea di risate.

QUELLA STRANA PARTE DI ME. La deriva, oltre l’età. Di Paolo Leone


Roma, Teatro dei Conciatori (Via dei Conciatori 5 – Metro B Piramide). Fino al 20 marzo 2016

Un argomento trito e ritrito, quello dei quarantenni in crisi, della sindrome di Peter Pan e delle sue conseguenze, facile bersaglio della comicità, anche della peggior specie. Poi ti imbatti in Quella strana parte di me, al Teatro dei Conciatori, una sera di marzo, e ti accorgi che quella a cui stai assistendo non è una semplice commediola. Anzi, non è né una commediola, né tantomeno semplice, perché la drammaturgia di Patrizio Cigliano ha saputo scavare nella profondità dei personaggi, oserei dire dell’essere umano contemporaneo immerso, per dirla con Zygmunt Bauman, in questa società liquida in cui tutti annaspiamo e dove tanti annegano.

14 marzo, 2016

A Trieste una grande performance dei Carmina Slovenica. Di Paola Pini


Trieste, Teatro Stabile Sloveno. Domenica 6 marzo 2016

Assistere ai “ToxicPsalms – Ultimate collective experience” dei Carmina Slovenica (in cartellone al Teatro Sloveno di Trieste, con data unica domenica 6 marzo)  è davvero un’esperienza che richiama memorie antiche, quando il tribale e il sacro sollecitavano narrazioni e parlavano attraverso simboli,esprimendosi attraverso la danza ed il canto.
L’idea originaria è stata suscitata dagli esperimenti che lo psicologo statunitense Stanley Milgram compì, nel 1961, pochi mesi dopo l’inizio del processo contro il criminale nazista Adolf Eichmann, per indagare il comportamento degli esseri umani di fronte a ordini imposti che andassero in contrasto con i comuni valori etici.

L’IPOCRISIA E LA CONTEMPORANEITÀ DI "DON GIOVANNI". Di Sara Bellebuono


Teatro Sociale, Trento. Domenica 6 marzo 2016

Il 6 marzo 2016 ho assistito al teatro Sociale di Trento all’ultima replica del Don Giovanni di e con Alessandro Preziosi, uno spettacolo con una riscrittura scenica importante che ha decontestualizzato l’opera del 1665 di Molière.In questa riscrittura la trama è abbastanza fedele all’opera originale. Il protagonista è Don Giovanni (Alessandro Preziosi), un gentiluomo libertino, ateo e cinico, che fugge e abbandona Donna Elvira (Lucrezia Guidone) dopo averla sottratta alla clausura e averle promesso di sposarla.

"Il giardino delle ciliegie". Da Il Giardino dei ciliegi di Anton Čechov - adattamento e regia di Francesco Micheli. Di Daria D.


Teatro Leonardo,  Milano. Dal 10 al 13 marzo 2016

Gli aristocratici indolenti, a tal punto da non avere la forza di reagire alla perdita del loro “giardino dei ciliegi”, i borghesi indaffarati ad accumulare denaro e a impadronirsi delle proprietà dei “decaduti”,  i servitori della gleba, fedeli e indaffarati davvero, ma per altri motivi, si trasformano in drag queen, dilatando i loro difetti,  debolezze, miserie morali e vuoti intellettuali, per dare  vita ad un misto di farsa e di tragedia, che ci diverte e ci immelanconisce nello stesso tempo.

11 marzo, 2016

FIORELLA NARDELLI, QUANDO LA MUSICA E’ DA COPERTINA. Intervista di Alberto T.


Un trio femminile da guardare e da sentire. Tre ragazze da passerella che hanno smesso – solo per qualche ora – i tacchi e hanno vestito i panni delle popstar. Il risultato? Qualcosa di curioso che prima non esisteva. Fiorella Nardelli, Deborah Cimino ed Evelyne Rose sono le componenti di SUITE321 (https://www.facebook.com/SUITE-321-1640651226188182/?fref=ts&__mref=message_bubble), un trio femminile che si è lanciato nel mondo della musica italiana col singolo “Comme il ètait venu” (https://www.youtube.com/watch?v=JHLQ1R8aGjI). Una sfida per dimostrare che chi ha corpo può avere anche… ugola d’oro. “Fin da piccola una delle mie passioni era il canto – svela Fiorella, napoletana di nascita e milanese d’adozione - Partecipando al casting canoro, ho avuto la fortuna di essere scelta per far parte di questo trio femminile”. Un casting anomalo per lei, abituata a rappresentare brand dei motori all’Eicma di Milano o a vestire i panni della soubrette nelle tv locali, e ancora ad essere hostess e testimonial per attività commerciali.

Fotomodella sì, ma tu la musica ce l’hai nel sangue…

10 marzo, 2016

L’irriverente humour anglosassone a teatro: PAGAMENTO ALLA CONSEGNA. Di Flavia Severin


Teatro San Genesio, Roma. Dall’8 al 20 marzo 2016

Dall’8 al 20 marzo 2016 al Teatro San Genesio di Roma sarà in scena la commedia brillante di Michael Cooney Pagamento alla consegna, adattata e diretta da Emilia Miscio.
Dieci personaggi, una trama molto ingarbugliata, una climax ascendente di intrecci e situazioni assurde renderanno ancora più surreale lo spettacolo in una serata piena di malintesi divertenti.