Pedro Almodóvar, grandissimo regista spagnolo, già da tempo nel suo cinema inserisce tutto se stesso e tutte le sue emozioni, dalle più belle come la gioia e l’amore alle più dannose come la malattia e il dolore e questo crea un effetto/Pathos davvero enorme.
In Dolor y Gloria il regista spagnolo torna a parlare di sé, delle passioni perdute e delle paure che oggi lo accompagnano, ma con uno sguardo diverso, per certi versi nuovo, e più sereno, sarà forse per l’età, sarà forse per il tempo andato che aiuta ad affrontare se stesso a viso scoperto. Almodovar da la propria vita e la serve allo spettatore su di un piatto d’argento e il pubblico non può che uscirne “sazio” da questa esperienza.
I dolori fisici del protagonista – un regista in crisi, incapace di tornare sul set a 32 anni dal grande successo di Sabor e tormentato dal proprio declino fisico – sono reali e allegorici al tempo stesso. Almodóvar ha confessato di essere finalmente guarito dalla sua solitudine, e che questo film sia stato una sorta di terapia per lui, felice del “vento nuovo” che spira nel suo Paese, la Spagna, al punto da promettere un prossimo film decisamente “allegro”, come il regista spagnolo ci ha abituato negli anni.
Dolor y gloria promette la stessa pace a tutti coloro che stanno combattendo con le proprie pulsioni, in cerca di voce, bisognose di spazio e vogliono raggiungere la propria emancipazione e felicità e stanno lottando per ottenerle.
Ogni tassello chiave ora è tornato al suo posto, a chiudere definitivamente un processo di scavo e ricostruzione del quale non vediamo l’ora di scoprire gli effetti. E che nell’immediato dobbiamo ringraziare per averci regalato un film capace di avvolgerci, abbracciarci, invaderci, commuoverci e curarci con discrezione, ma inesorabilmente.
Da far notare la bravura attoriale di tutto il cast, specie dei protagonisti, che non si incontrano mai realmente ovvero la vincitrice premio Oscar Penelope Cruz e Antonio Banderas, in questo film belli come non mai. I due non a caso, sono simboli e iconici in Spagna, gli attori per antonomasia.
Banderas ha fatto un lavoro ottimo nell’interpretare Pedro Almodovar, tanto da sembrare realmente lui. La Cruz come mamma del regista da piccolo è davvero dentro il ruolo e le parti dei due si amalgamano perfettamente.
I due attori, assieme ad Almodovar e il cast completo, in questo momento si trovano al festival francese del cinema di Cannes e meriterebbe sicuro la premiazione Dolor Y gloria.
Dolor y Gloria, attualmente nei cinema, è distribuito dalla Warner Bros Italia.
Si ringrazia il cinema Plaza di napoli (zona Vomero) per la visione del film.
Voto: 8+/10
Marco Assante