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La “Norma” di Vincenzo Bellini al Carlo Felice di Genova

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Martedì 2 maggio è andata in scena “Norma” di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani, al Carlo Felice di Genova, con un nuovo allestimento in coproduzione col Teatro Comunale di Bologna.
Come sempre, quando viene rappresentata la Norma, le aspettative sono alte, anche perché tutti abbiamo nelle orecchie e negli occhi le interpretazioni della divina Maria, o della Caballe’, pertanto, non è facile dare un giudizio equo, con cotanti mostri sacri. Nella prima di ieri sera, certamente, deludente la magnifica aria “Casta Diva” interpretata da DA VASILISA BERZHANSKAYA, al di là di tutto, mancava proprio la voce! Per fortuna, nel secondo atto il soprano si è rivelato maggiormente all ‘ altezza di un ruolo tanto difficile, anche da un punto di vista scenico.
Eccezionale invece l’interpretazione di Pollione ,da parte del tenore Stefan Pop. Magnifica voce, con perfetta coloratura e importante presenza scenica. Perfetto dall’inizio alla fine dell’opera. Molto brava, senza nessuna sbavatura CARMELA REMIGIO, un’ Adalgisa perfetta, sia scenicamente che vocalmente. Come sempre, la nostra orchestra è stata impeccabile, sotto la magistrale direzione di Riccardo Minasi. Magnifiche le luci di Daniele Naldi, che hanno creato atmosfere suggestive dall’inizio alla fine.
Il coro, diretto da Marino Moretti, come sempre è il fiore all’occhiello del nostro Teatro.
Ora, purtroppo, veniamo alla regia, dico purtroppo, perché certe amenità da anni ottanta, speravamo di non rivederle mai più. La regista Stefania Bonfadelli, ha deciso di trasformare un’opera perfetta, in un’accozzaglia di rivisitazioni in chiave postmoderna, con stupri ,pistole, divise da soldati contemporanei, pecore sgozzate … e qui mi fermo. Siamo veramente stufi ,come pubblico, di dover subire gli uzzoli di registi che credono di scoprire l’acqua calda, proponendo assurde rivisitazioni di opere che sono un monumento sia musicalmente che drammaturgicamente. Peccato, perché non è così che si avvicina il pubblico, soprattutto giovane, propinano, come si usa dire oggi… un fake!
Gli applausi, come sempre scroscianti, anche se con qualche fischio a Norma e un urlo liberatorio dalla galleria: “regia oscena!” che noi condividiamo.
Repliche fino a giovedì 11 maggio.

Stefano Ceniti

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