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LUCREZIA GARDIN, FRA ARTE E FOTOGRAFIA

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È iniziato tutto per mettersi alla prova, a distanza di 3 anni Lucrezia Gardin è una fotomodella professionista che ha scattato con alcuni dei maghi della fotografia nostrana. Elegante e raffinata, il suo personaggio si è fatto spazio nel mondo del glamour e della nude art, conquistando palcoscenici straordinari e stregando il mondo dei social.

Presentati, chi è Lucrezia Gardin?

Ho 23 anni, sono di Padova e come lavoro sono una fotomodella. Ho fatto un corso in “Fashion System Coordination” e mi sono diplomata come tecnico per l’abbigliamento.

Com’è iniziato il tuo rapporto con la fotografia?

Ho iniziato a posare in modo costante dall’inizio del 2018, sono quindi quasi 3 anni che poso. È iniziata per gioco, per mettermi alla prova quando un fotografo padovano mi ha invitata a fare qualche foto. Da lì è stato un susseguirsi di shooting, ho fatto tanta gavetta per migliorare sempre di più a livello fotografico e per costruirmi un mio portfolio. È stato faticoso e mai avrei pensato che potesse trasformarsi in un vero lavoro. Ma cammin facendo ci sono stati i primi riconoscimenti fino a che non sono arrivata al punto di essere considerata una modella professionista a tutti gli effetti.

Che effetto ti ha fatto la fotografia?

Mi ha fatto prendere molta più sicurezza e confidenza con me stessa: prima di allora odiavo farmi fare foto e mi vedevo male in tutte! Ho capito che se voglio qualcosa posso raggiungerla, ancora adesso a volte non ci credo di essere arrivata a questo punto. Ma so che posso e devo sempre migliorare…

Detto questo, la tua carriera è letteralmente esplosa…

Da quando ho intrapreso questo percorso e questa mia carriera fotografica, ogni shooting è un mettersi in gioco, è uno sfidare me stessa per riuscire a interpretare al meglio ciò che sento o mi viene richiesto. Maggiore è la pressione che sento, ma anche lo stimolo creativo che ne deriva, quando mi capita di lavorare con dei grandi fotografi che ovviamente “pretendono” un certo livello. Ciò mi sprona a metterci tutta me stessa sul set.

Il tuo curriculum artistico è ricco di nomi eccellenti…

Uno dei momenti che ricordo con grande piacere, è aver posato per Gianluca Moretto: con un suo scatto sono stata esposta ad una mostra internazionale di fotografia tenutasi il mese scorso a Cartigliano (Vicenza). Ho avuto modo poi di essere stata pubblicata su vari editoriali e magazine sia digitali che stampati con dei servizi fotografici per Playboy (fotografata da Andrea Cencini), Lions Magazine, Vertiqle Magazine e Glamour Affaire (con Nico Ruffato); Boudoire Inspiration a The Art of Nude Magazine (con Andrea Brugnara) e molti altri.

Tante esperienze, ma cosa rappresenta per te la fotografia?

La fotografia mi ha dato molto più di ciò che mi ha tolto: ho sicuramente perso qualche amico/a che non accetta o non capisce la fotografia artistica di cui mi occupo; ci sono state persone che mi hanno parlato alle spalle, che mi hanno detto che sono cambiata, che non sono più quella di un tempo; anche l’ambito relazionale a volte può essere difficile in quanto non tutti i ragazzi sono disposti a stare con una ragazza così esposta. Ma la fotografia mi ha fatto realmente capire chi sono, come sono, mi ha reso mentalmente e fisicamente più libera, mi dà soddisfazioni continue, mi ha fatto conoscere tantissime persone meravigliose, mi fa viaggiare sempre in città nuove quindi non potrei chiedere di più.

Che rapporto hai con i social?

Ho cominciato a usarli per svago, per condividere i miei momenti di vita, ma da quando ho iniziato il mio lavoro in ambito fotografico mi sono tornati molto utili per farmi conoscere e per intensificare i contatti con altre persone che lavorano in questo mondo, nonché per condividere quel che faccio con il mio “pubblico”. Non mi reputo una influencer in quanto il mio lavoro di fotomodella è diverso da questa figura. Ma mi fa piacere quando vedo che posso avere una certa rilevanza nel mio settore e quando marchi di lingerie e di beachwear mi contattano per sponsorizzare i loro prodotti. Autogestisco tutti i miei social e le mie piattaforme, nonché l’organizzazione degli shooting e le trasferte. E’ un vero lavoro che richiede tempo e impegno.

Che immagine di te trasmetti tramite i social?

Voglio che sia il più professionale possibile: sono una fotomodella professionista, lavoro con la fotografia e quindi i contatti a cui tengo maggiormente sono quelli in ambito fotografico. Per la tipologia di scatti che tratto, glamour e nude art/fine art, la mia immagine è sempre stata presa come sinonimo di eleganza e armonia. Tramite le miei foto vorrei inoltre contribuire a far capire che un corpo, sebbene nudo e senza vestiti, può essere raffinato e non per forza tutte le modelle che trattano questo genere fotografico solo “ragazze facili”.

Uno stereotipo ancor oggi molto presente…

Proprio così: se la modella fa foto nuda allora è automaticamente additata come una poco di buono se non peggio. Mi dà molto fastidio quando alcuni soggetti sul web ci scambiano per quelle che non siamo o ci richiedono cose che esulano totalmente dalla fotografia.

Non ti sei mai avvicinata al mondo dello spettacolo?

No, non ho mai partecipato a programmi o serie Tv, spettacolo. Mi piacerebbe continuare nell’ambito fotografico, magari avvicinandomi anche al settore dell’abbigliamento.

Che ragazza sei nel quotidiano?

Mi reputo una ragazza normale, mi piace curare la mia immagine quando esco: adoro la moda quindi cerco sempre di essere al passo con i tempi ma non forzo il mio stile seguendo mode che non sento mie, ma in altri occasioni posso anche essere molto semplice. Non mi definisco una bellezza costruita, ma tengo al mio look e al mio corpo. Non mi sento “diversa” dalle altre ragazze, magari mi sento un pochino più a mio agio con il mio corpo in quanto sono abituata a “mostrarlo” per il mio lavoro.

Che progetti hai per il futuro?

Attualmente vorrei portare avanti il mio lavoro di fotomodella, magari espandendomi anche all’estero. Poi vorrei sicuramente tornare a lavorare nel settore dell’abbigliamento come tecnico, ciò per cui ho studiato, ma tutto a suo tempo.

Luca Fina

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