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Francesca “Siska” Croci, una fotografa come fotomodella

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Sarà che seppur giovanissima ha già avuto la fortuna di trovarsi da una parte e dall’altra dell’obbiettivo, sarà che con la fotografia ha una sintonia particolare che la spinge a superare tutte le sue barriere pur di raggiungere il suo scopo: realizzare qualcosa di “bello”. Ecco perché quando Francesca “Siska” Croci indossa i panni della fotomodella o della fotografa, riesce sempre a non essere mai banale. Perché le pose, lo sguardo, la luce, l’inquadratura e via discorrendo le ha tutte nel sangue. Fanno parte di lei sin da quando aveva 13 anni e le sta coltivando tutt’ora che di anni ne ha 20 e una vita “incasinatissima” tipica dei giovani d’oggi tutta divisa fra Università, amicizie, uscite serali, hobby e riposo. Una frenesia nella quale spicca la fotografia. Molto più che passione. “E’ lo strumento con cui mi mostro a me stessa e agli altri, senza dare importanza al pensiero di chi si limita ad osservare per giudicare” racconta con la semplicità che la caratterizza. Perché se pensate a lei come alla classica fotomodella, siete fuoristrada. Dimenticatevi tacchi a spillo e minigonne, fate spazio a tute, felponi, maglie larghe. Poi, sul set, “Siska” si trasforma in una ragazza sensuale, disposta ad osare fino al soft-erotic, a realizzare scatti complici con un’altra fotomodella. Insomma, la banalità non le appartiene. Anche nei panni di fotografa – rigorosamente Nikon – sta provando a raccontare la realtà attuale partendo dai sette Vizi capitali.

Francesca Croci, una passione da sempre per la fotografia.

È un mondo che mi appartiene sin da quando avevo 13 anni, adoro l’arte e mi affascina tutto ciò che mi può stupire. Mi sono avvicinata alla fotografia per gioco, dopo i primi scatti ho iniziato ad iscrivermi ai primi portali e da lì tutto è decollato. I social mi hanno aiutato a raccogliere contatti, a capire la mia strada…

Ovvero?

So cosa non voglio fare: la influencer! Mi piace l’idea di prestare la mia immagine per progetti interessanti, anche se fino ad ora non ho avuto la possibilità di realizzare pubblicità o cataloghi.

Eppure, la tua carriera ti ha portata a girare e sperimentare.

Ho avuto la fortuna di girare il Nord Italia per realizzare set in interna ed esterna, spaziando dal glamour al soft-erotic. Il mio approccio col nudo è stato più semplice del previsto, ho un rapporto positivo col mio corpo pur senza sentire la necessità di ostentarlo. Mi piace la forma del mio fisico, mi rifarei volentieri il naso, vorrei puntare sul mio viso in una sessione di scatti che esaltasse l’aspetto ritrattistico della fotografia.

Cosa ti ha dato la fotografia?

Mi ha permesso di vincere le mie insicurezze, anche se questo tavolta può apparire come una forma di egocentrismo ed esibizionismo. In realtà non lo è, al di là di quello che trasmetto provo spesso insicurezza. Ci sono state persone che non hanno compreso il senso di ciò che facevo, altre che l’hanno analizzato con superficialità. Ma di chi non mi conosce, mi interessa davvero poco…

Nel mondo della fotografia, tu hai scelto anche di osare.

Ho realizzato scatti di coppia con altre due modelle, mi sono sentita a mio agio nel trasmettere un erotismo non volgare ma sensuale. Mi sono avvicinata al genere soft-erotic, dove lo sguardo di chi si ritrova davanti alla fotografia apre ad un immaginario che in realtà non c’è.

Quanto ti è stato d’aiuto il tuo ruolo di fotografa nella tua carriera?

Senza alcun dubbio, tanto. Mi ha permesso di capire come ci si sente da una parte e dall’altra dell’obbiettivo, mi ha permesso di trovare le soluzioni a problemi di pose, di luce, di dinamica del set. Ecco il vantaggio. Ma non ho dubbi nel dire che posare è più bello oltre che affascinante per l’essere al centro dell’attenzione, ma artisticamente è impareggiabile essere dalla parte di chi scatta…

Riavvolgiamo il nastro. Francesca Croci inizia come fotografa…

Ho cominciato fotografando amiche in studio, quindi collaborando a vari progetti sino a trovare uno stile tutto mio che sto tentando di rappresentare ambientando in studio e dando una rappresentazione umana ai sette Vizi capitali. Voglio sperimentare, adoro farlo mettendo al centro della mia fotografia la persona.

Dove vuoi arrivare invece nella tua carriera di fotomodella?

Ancora non so dirlo, soprattutto perché non mi sono posta alcun traguardo. Voglio puntare in alto, ma so anche che in questo mondo è facile… scottarsi. Non mi precludo nulla, nemmeno il mondo della tv o quello del giornalismo. Sto studiando Scienze della Comunicazione proprio per capire che strada intraprendere, su quale medium puntare. So di per certo che voglio distinguermi per quello che so, non per quella che sono: oltre all’aspetto fisico, le persone mi devono riconoscere e apprezzare per quello che so dire e fare.

E nel campo della fotografia, un ruolo fondamentale lo hanno i professionisti con cui hai collaborato.

Mi piace citare Daniele “Skizzo” Esposito, Pablo Carbone, Junior Biagio e amaro PhotoStudio: con loro, sono sempre riuscita ad esprimere il meglio di me stessa.

Come ti muovi sui social?

Se non fosse per il mio ruolo di fotomodella e di fotografa… vivrei senza! Ed invece ne sono inevitabilmente dipendente. Ma sono ben consapevole che la vita è fuori dal web…

Luca Fina

 

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