“Flashback” e colpevoli innocenti?

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Stefano del Fabro è Autore del romanzo noir psicologico “Flashback”, dove si parla di violenza e tormenti interiori, il tutto visto attraverso una prospettiva femminile, quella di Sabrina, la protagonista dell’opera…

Abbiamo chiesto all’Autore com’è nata l’idea di scrivere questo romanzo.

Mi ha sempre affascinato quel lato oscuro della mente umana che può spingere anche le persone apparentemente più tranquille a compiere efferati delitti. Volevo scrivere una storia che raccontasse come dentro ognuno di noi possano celarsi dei meccanismi pronti a scattare improvvisamente e in grado di farci commettere azioni che vanno oltre la nostra volontà. Ho quindi provato ad esplorare il confine sottile tra realtà e immaginazione e tra fatti scientifici e credenze superstiziose contestualizzando il tutto in un una classica storia criminale.

In Flashback sono protagoniste le figure femminili, c’è un motivo preciso?

L’ispirazione è venuta dai noti casi di cronaca nera italiana, dal delitto di Cogne a quelli di Perugia e Avetrana. Ho cercato una risposta ad una domanda che ci siamo fatti tutti: com’è possibile che dentro quelle donne si sia scatenata una violenza del genere?

Ed hai trovato la risposta?

Forse sì, ma qui non posso svelare altro… lascio al lettore di scoprirlo all’ultima pagina…

In un’epoca dove di violenza sulle donne se ne parla molto esce Flashback, un Noir fatto di suspense e località milanesi, scritto da Stefano Dal Fabro e pubblicato nel Novembre del 2020 dall’Editore ClastComics.

La violenza sulle donne talvolta può far scaturire in loro stesse un forte istinto di difesa e di vendetta? Da vittime passano a essere carnefici?

Le donne non uccidono gli sconosciuti, non è nel loro DNA. La nota opinionista di un talk-show televisivo non ha dubbi: “Colpevole o innocente, bianco o nero…”, ma esiste anche una zona grigia dove realtà e immaginazione si confondono e i traumi del passato riaffiorano come incubi nel presente…

Quale segreto può nascondersi nella mente di una giovane criminologa affetta da attacchi di panico?

Forse una suggestione di antichi riti sciamanici, oppure un’indesiderabile eredità epigenetica. La sua indagine sull’omicidio di un nobile anziano la condurrà verso la scoperta di una verità sconvolgente che la riguarda molto da vicino…

Un Noir psicologico di circa 130 pagine dove si parla di epigenetica, violenza sulle donne e disturbi psicologici, nonché di quei casi giudiziari incerti, credenze e suggestioni. Tutti temi che possono toccarci nel più profondo.

Ambientato a Milano ai tempi odierni, Sabrina, laureata in scienze criminologiche, lavora in biblioteca e cerca di lasciarsi alle spalle la sua ultima relazione sentimentale. Conosce Annalisa e inizia a frequentare il suo compagno di corso, Francesco.

Tra il Vicolo dei Lavandai sui Navigli, Corso Vittorio Emanuele e Corso Como, scorre una storia fatta di delitti e amore, suggestione e avvenimenti accaduti in un lontano passato, che ha lasciato forti traumi, pronti a riaffiorare quando meno ci si aspetta. Direi che questo libro va letto e vanno custodite quelle emozioni che esso genera in ognuno di noi.

In un’epoca che si professa civilizzata come la nostra il fenomeno della violenza sulle donne sta raggiungendo livelli oltre ogni limite. Si parla ai telegiornali di femminicidio e quasi quasi l’argomento diventa normale, a tal punto di non riuscire nemmeno più a sensibilizzare le persone che ascoltano.

Libri come questo suscitano in noi domande e riflessioni utili, aiutano qualcuno di noi a riprendere in mano un aspetto che purtroppo fa parte della realtà, ma di cui nessuno vuole parlare, come se fosse un segreto di cui vergognarsi. Quante donne nascondono ancora le violenze subite, fino a farle poi diventare così pesanti dentro di sé da trasformarle talvolta in mostri che devono vendicarsi per eliminare la rabbia e l’intimo e incessante dolore.

Le violenze possono essere la minaccia, la creazione di un clima pesante. Il ricatto, il maltrattamento l’aggressione, la persecuzione derivata da un uomo verso una donna sono tutti comportamenti che non tengono conto della volontà di una donna, che ha diritto di dire sì o no a qualsiasi proposta o idea, come qualunque essere umano dotato di diritti e dignità. Gli atteggiamenti violenti lasciano ferite che non si rimargineranno mai.

Perché tutta questa violenza sulle donne?

La frustrazione, la non realizzazione personale dell’uomo, le difficoltà sul lavoro o nella vita, l’insoddisfazione, sono solo le motivazioni superficiali di questi eventi. Più in profondità si può trovare il mancato riconoscimento dell’identità delle donne e il fatto che esse hanno, al pari degli uomini, il diritto di relazionarsi e di decidere ciò che è meglio per loro stesse.

Purtroppo ancora oggi è possibile trovare uomini che ogni tanto se ne escono con frasi come “l’uomo è fatto così” o “la donna deve lavare i piatti”… o comunque ci scherzano sopra. Gli uomini che picchiano non amano mai.

Claudia Rossi

Flashback si può trovare su Amazon al link https://www.amazon.it/Flashback-Stefano-Dal-Fabro-ebook/dp/B08NRLTMZX

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