“Stesso cuore, stessa pelle”. Questo volume, che s’intitola riprendendo una citazione da una canzone di Laura Pausini, non è un romanzo, per certi versi è di più. Si tratta di un diario intimo, autobiografico, che Isabella Turrinziani Colonna dedica a sua sorella Gina, tragicamente scomparsa in un incidente stradale.
Il libro è toccante, perché si tratta di eventi realmente accaduti, di emozioni realmente vissute. Tutto questo in un flusso di parole che ripercorre tutti i momenti trascorsi insieme dalle due sorelle, profondamente legate tra loro, costrette a salutarsi inaspettatamente, all’improvviso. Gina però non se ne è mai andata e tutt’ora è accanto a Isabella, come angelo che la guida e che l’aiuta nei momenti di difficoltà, dove vengono fuori le qualità profondamente spirituali della scrittrice di Frosinone, che con “Stesso cuore, stessa pelle”, ultimamente pubblicato da Antica Quercia Edizioni e scritto in collaborazione con Cassandra Graziosi, giunge alla sua prima pubblicazione, dove dimostra uno stile profondamente emotivo e ispirato, dettato naturalmente dagli argomenti trattati.
Il tempo scorre inesorabilmente, ma io ritorno sempre laddove mi porta il cuore: dove tu hai fermato il nostro tempo: nelle immagini che hai lasciato nella mia mente, negli scatti delle tue fotografie dove è doloroso girarmi a guardare. Impossibile assaporare la tua essenza, perdermi ancora nei tuoi grandi occhi verdi e rimanere incantata dalla tua bellezza, dentro e fuori di te, che mi lasciava senza fiato. Gli anni passano, ma il mio tempo si è fermato negli scatti delle tue fotografie, dove tu resterai per sempre giovane.
Si tratta dell’incipit del libro, come si evince profondamente poetico, importante da leggere per comprendere che, se anche la vita a volte ti fa cadere, c’è sempre la possibilità di rialzarsi, arrivando a trovare un senso anche alle tragedie più grandi.
Fondamentale è anche dire che una parte del ricavato delle vendite è devoluto all’Associazione Lollo10, che si propone di aiutare i piccoli degenti del Reparto di Oncologia pediatrica e neurochirurgica dell’Ospedale Agostino Gemelli.
Stefano Duranti Poccetti
