Alessandro Maiorano trattato come il capo della Banda della Magliana

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Angelo Giuseppucci (il libanese) e Alessandro Maiorano (il Bandito di Firenze), cosa li unisce? Paragonare Alessandro Maiorano al capo della Magliana di Roma Angelo Giuseppucci è un paragone impari, un’esagerazione, ma se guardiamo bene Alessandro Maiorano ha subito nel corso della sua vita ben 17 perquisizioni che hanno portato i poliziotti in 3 accessi a caccia di armi bombe ed esplosivi. Tutte e 17 le perquisizioni hanno avuto esito negativo ma questo è bastato a creare intorno alla figura del Maiorano un personaggio degno dei più grandi capi della malavita nazionale.

Arrivare a fare quel numero di controlli verso una persona da parte dei pm Digos significa il sospetto che il biondo fiorentino sia un criminale molto pericoloso oppure che nei confronti del nemico storico di Matteo Renzi ci sia stato, e anche oggi esiste, un accanimento persecutorio, il quale non ha ragione di esistere. Voi provate per un solo minuto a pensare cosa possa avere provato il Maiorano ogni volta che decine di poliziotti suonavano a casa sua o lo hanno fermato per strada.

Ma lui? A differenza di tanti ha trovato la forza e il coraggio di reagire trasformando tutte queste vicende a lui capitate in libri e fumetti di successo e oggi in una sceneggiatura cinematografica la quale a breve sarà consegnata ad alcuni produttori romani con cui l’ex enfant prodige di Palazzo Vecchio avrà incontro nello studio del suo storico e famoso avvocato Carlo Taormina.
La presunta pericolosità dell’ex dipendente di Palazzo Vecchio è sempre stata un punto fermo per magistrati e polizia, “una fissa” dura da debellare e superare tanto da non fermarsi neppure quando erano presenti i genitori di Alessandro malati, i quali hanno dovuto assistere alle umiliazioni che il loro figlio ha dovuto subire.

“La cosa che più mi ha dato fastidio – scrive Maiorano su Facebook – non sono stati tutti questi controlli, ma le lacrime di mia mamma Graziella e lo smarrimento di mio figlio minore. Quando questi “Fenomeni” entrano nelle case con i mandati entrano sempre con arroganza, violenza e incuranti delle situazioni familiari che possono trovare.

Per loro l’importante è trovare prove che poi con me non hanno mai trovato, al solo scopo spesso di compiacere il potente di turno. Loro lo sanno bene che con il sottoscritto Alessandro Maiorano, che conosce il codice penale come la Bibbia si scherza poco. Oggi se sono conosciuto lo devo a coloro che volevano annientarmi, ma che invece mi hanno reso uno scrittore e autore oggi conosciuto.”


Alla nostra domanda: Come vedi il nuovo processo che dovrai affrontare a novembre con l’ex presidente del consiglio italiano Matteo Renzi?
Arriva la risposta del bandito e come al solito è di quelle che lasciano il segno: “L’ho umiliato pubblicamente l’8 luglio 2021 in tribunale, dove sono stato assolto dal giudice Laura Bonelli. Del nuovo processo con Renzi cosa posso dire? MATTEO, STAI SERENO.”

Tommaso Lastrucci

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