Arriva il Docu-Film su Alessandro Maiorano

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Lui pensa a sua mamma, che da lassù non lo perde un solo istante. Strana la vita di questo ex ragazzino nato a San Casciano in Val di Vesa, lo ricordano timido e impacciato, sempre per mano a Graziella. Bellissima donna dal cuore d’oro e dall’animo generoso, con l’amore smisurato per quel bambino che rispondeva così a sua mamma: “Da grande? Mi rifarò con tutti quelli che ti hanno fatto del male mamma, ti difenderò io.” “Alessandro – rispondeva Graziella -, tu dovrai essere buono, da grande, io ti voglio generoso, verso gli altri, la mamma non vuole che tu diventi un bandito.” Ma la vita a volte prende strade che nessuno conosce.

E quel bambino timido, impacciato con quegli occhiali a fondo di bottiglia, invece, dopo un episodio che vide piangere Graziella… lo fece, eccome se lo fece: 1981 – una Porche Targa gialla inchioda nella piazza del paese. Da dentro esce un giovanotto sui 20 anni, capelli lunghi, fare deciso e sicuro, entra dentro un negozio di abbigliamento e aggredisce il titolare, reo molti anni prima di avere umiliato proprio Graziella Pestelli, la quale non aveva i soldi per comprare un cappottino al piccolo Alessandro. Una furia, arrivarono i carabinieri e bloccarono Alessandro. Da li in poi l’ascesa criminale del bambino timido diventato tigre. Denunce, fermi di polizia, processi, perquisizioni, accuse, reati, fino a che una sera in lacrime Graziella disse a suo figlio: “Se mi vuoi bene, fermati, fermati, calma la tua rabbia o finirai davvero nei guai.” E Alessandro, per amore di Graziella, si fermò, ma il destino spesso non fa i conti come prassi comanda, e sulla strada del biondo Alessandro arrivarono altri guai targati Matteo Renzi. Ripresero con più forza perquisizioni con tanto di ben 100 poliziotti solo per lui, tanto che dal carcere Renato Vallanzasca si lasciò scappare: “Alessandro Maiorano? Un Amico.”, con altre amicizie pericolose legate al narco traffico internazionale. Pm che gli davano la caccia, km di intercettazioni telefoniche solo per lui, il segreto di stato sulla testa e il timbro di sorvegliato speciale. A frenare il terribile Alessandro il famoso avvocato Carlo Taormina, il quale in pubblico disse: “In 40 anni di carriera mai nessuno come lui.

Poteva uno come Alessandro non destare la curiosità della tv e del cinema? Così Sulla strada dell’ex dipendente di Palazzo Vecchio è arrivato Enrico Ciampalini, produttore televisivo di lungo corso con un’esperienza ventennale, il quale sa riconoscere al volo “il cavallo vincente” su cui investire risorse ed energie, al fine che la storia di questo ex ragazzino pavido diventato tigre arrivi in tv e al cinema. Ma non solo, ci sono anche libri, fumetti e racconti sul bandito da Firenze. il resto? Sarà storia. Per chi vuole assistere alla conferenza stampa del reportage televisivo sulla storia reale di Alessandro Maiorano può venire a Firenze il giorno 10 febbraio 2024 alle ore 15 presso la Libreria Salvemini di Firenze. VI ASPETTIAMO NUMEROSI.

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