Al Teatro Belli di Roma fino al 12 marzo 2017
Roma. Dopo il successo della scorsa stagione, torna in scena lo spettacolo scritto e diretto da Angelo Maggi. Già nel titolo, Il doppiAttore sottolinea un concetto preciso: il doppiatore non è un semplice attore, non è uno, è doppio. Rafforza l’appeal di un interprete, alle volte ne determina la fortuna – quanti film sono stati “salvati” da voci calde? Quanti belloni italiani sono comparsi nei film, acquistando credito grazie alla voce di un altro? Tommaso Landolfi, nel diario Des mois, annotava nel ’67 che “converrebbe, nella presentazione dei film, far menzione: primo, del regista; secondo, degli attori; terzo, dei doppiatori; poi, soltanto poi, di tutti gli altri.”
In molti la riconoscono, questa importanza. A loro, ai curiosi e agli amanti del genere è rivolto Il doppiAttore, una corposa incursione nel mondo del doppiaggio. Sul palco si alternano Tom Hanks, Bruce Willis, Robert Downey Jr. e, direttamente da Springfield, il Commissario Winchester. Meglio ancora, sul palco, Angelo Maggi (ri)presta la voce ai “suoi” personaggi, pubblicamente, con leggio in vista. Lo schermo maxi parte con Tom Hanks in Cast away, anche se Maggi ha iniziato doppiando un altro attore, se stesso, in un film dei Vanzina, Sapore di mare. «E ne rimasi subito affascinato. Cominciai a lavorare nel doppiaggio passando gradualmente a ruoli sempre più importanti, fino a doppiare il primo grande protagonista: Hugh Grant in Notting Hill.»
Lo spettacolo procede per aneddoti e carrellate, con il sostegno di Vanina Marini e dell’ospite di serata Gabriella Scalise. Fino al 12 marzo, si alterneranno varie spalle, fra cui Fabrizio Pucci (Hugh Jackman), Gino La Monica (Christopher Walken), “le voci” di NCIS e quelle del Trono di spade. Il pubblico entra magicamente in sala doppiaggio, assiste a miniturni di lavoro e ad una divertente lectio magistralis su volume, ritmo e timbro della voce. Per gli aspiranti doppiatori, i consigli video di alcuni grandi nomi. Per i nostalgici, una panoramica di voci del tempo perduto, puntellata da Rosetta Calavetta/Marilyn Monroe, Lydia Simoneschi/Ingrid Bergman e Peppino Rinaldi/Paul Newman.
Regia e scenografia sobrie, al servizio di uno spettacolo che, dalla platea, riporta il pubblico nelle sale cinematografiche o alle serie tv. Da vedere, anche più sere – impensabile perdere Leonardo Di Caprio l’8 marzo.
Maria Vittoria Solomita
Drammaturgia e Regia: Angelo Maggi
Collaborazione ai testi: Patrizia Pesaresi
Aiuto regia: Francesca Maggi
Con: Angelo Maggi e Vanina Marini. Ospiti: Gabriella Scalise, Marina Tagliaferri, Gino La Monica, Giorgio Borghetti, Alessandro Rossi, Fabrizio Pucci, Stefano Benassi, Claudia Razzi, Gabriele Lopez, Francesco Pezzulli, Giò Giò Rapattoni, Claudia Catani, Sandro Acerbo, Letizia Ciampa, Simone Crisari, Daniele Giuliani, Mauro Gravina, Riccardo Rossi, Edoardo Stoppacciaro, Antonella Baldini, Patrizia Burul, Ambrogio Colombo, Stefano Crescentini, Valentina Favazza, Francesca Fiorentini, Alessandro Quarta, Laura Romano, Fabrizio Vidale. In video: Pino Insegno, Massimo Lopez, Marina Tagliaferri, Luca Ward.
Sound designer e direzione tecnica: Mauro Lopez
Scenografia e Costumi: Francesco Montanaro
Arrangiamenti musicali: Roberto Lanzo ed Enrico Razzicchia
Riprese e montaggio interviste: Francesco D’Ascenzo
Luci: Alessia Sambrini
