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Silvia Gamberoni, miss Mamma e tanto altro…

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Non stupitevi se un giorno la vedrete pulire i vetri di casa in tacchi e minigonna. E non rimanete neppure sorpresi se perfetta come sempre la sentirete parlare di fisica quantistica, magari raccontando della camminata fra le rocce della domenica precedente. Insomma, se guardando le sue foto state iniziando a pensare a Silvia Gamberoni come una bella bambolina con poco sale in zucca, ecco sappiate che siete fuori strada. Certo, a 38 anni e dopo aver costruito una famiglia, di donne con misure 90-59-92 ce ne sono in giro poche. E l’immagine ha fatto la differenza anche al concorso nazionale di Miss Mamma, dove nel 2016 si è aggiudicata la fascia di più “romantica” dello Stivale. Ma Silvia è molto di più. Basta parlarci per capirlo al volo. È brillante, mai scontata, capace di pesare le parole per rendere la conversazione sempre vivace. Insomma, è un fiume in piena che non ne vuol sapere di fermarsi. E lei, grazie a questa caparbietà, fra i mille impegni è riuscita a ritagliarsi uno spazio anche nel mondo della fotografia e dei concorsi. Da qualche fa foto meravigliose ed è diventata uno dei “personaggi” di Facebook. Ma in fin dei conti quel che ama è la riservatezza, il contatto con la natura, la femminilità per stare bene con se stessa.

Una donna che sa quello che vuole.

Sono una mamma-avventura, una donna a cui piace tutto ciò che è montagna, roccia, escursioni, camminate. Adoro tutto ciò che regala adrenalina.

silvia gamberoni (3)Alla faccia dell’immagine, tutte attività… maschili.

È così, amo gli spazi aperti e una passeggiata sui colli di Padova, dove vivo con la mia famiglia. Ecco il segreto del mio corpo: tante camminate.

Naturalmente, un corpo che non passa inosservato.

So di avere un lato femminile importante e sono consapevole di essere una bella donna. Al tempo stesso, con la mia femminilità gioco sempre in modo elegante. Sto lontana dalla volgarità, non è il concetto di donna che mi appartiene.

Perché ti sei messa in gioco in un concorso di bellezza a 38 anni?

Stranezze e casi della vita. Confesso che la mia iper-attività mi ha spinto a farlo. La mia famiglia mi ha convinto, dicendomi che ero bello e che ero una perfetta donna di casa. Così, mi sono presentata alle prime selezioni con un cabaret di biscotti prodotto con le mie mani..

silvia gamberoni (4)Nel 2016 hai vinto una fascia a Miss Mamma.

È vero, ma penso di avere solo il coraggio in più rispetto ad altre donne. Non ho paura di una passerella, di un palco, di una telecamera o di una macchina fotografica. So come gestirla, mi sento a mio agio. Chi mi giudica lo fa solo per invidia, per gelosia: vorrebbe essere al mio posto.

Tu come ti giudichi?

Il corpo di una donna deve essere musica e la bellezza da sola non basta. Ma ormai le persone lo hanno capito: oltre all’aspetto esteriore, c’è un’anima e un’intelligenza da scoprire. Qualcuno ancor oggi si stupisce di sentirmi parlare di fisica quantistica: ebbene, ho un cervello, normale che parli di argomenti seri.

E sui social i tuoi follower commentano ininterrottamente le tue foto.

Sì, ma vorrei che si concentrassero innanzitutto sull’opera artistica che il fotografo ha realizzato sul mio soggetto. È per quel motivo che pubblico le foto: vorrei che gli sguardi degli uomini, e delle donne, si focalizzassero su quello.

silvia gamberoni (1)Però, l’aspetto non può passare in secondo piano.

È vero, ma voglio che venga valutato il risultato di uno shooting. Sono naturale, proprio quella che vedete nelle foto…

Perché tu nel quotidiano sei…

Colorata, ecco la parola giusta! Per me è normale avere indosso una giacca rossa, una canotta bianca, un jeans stretto e i tacchi, perché la mia vita è sempre sul tacco. Nel quotidiano sono colorata, sensuale al 100%. Perché non dirlo…

D’altronde, lo “dice” la tua quotidianità.

È vero, anche in casa mi piace essere curata, sentirmi in ordine. D’altronde fa parte della nostra indole di donne essere perfette con noi stesse…

Però questa tua propensione ti ha portata ad essere fotomodella.

Ho avuto la fortuna di collaborare con una decina di fotografi ed è sempre piacevole lavorare con chi è professionista. Ma se dovessi immaginarmi in questo mondo, mi vedo un personaggio fiabesco del Fantabosco che parla ai bambini piccoli, o magari in un programma di cucina mentre parlo di ricette che ho sperimentato da poco. Potrebbe essere una bella idea: unire la cucina allo stile.

Luca Fina

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