I suoni CU e QU sono identici, ciò significa che corrispondono allo stesso fonema _unità linguistica dotata di un valore distintivo, e quindi, capace di produrre variazioni di significato; questa è la definizione contenuta nel dizionario.
Molte persone nel momento in cui devono scrivere parole che contengono fonemi uguali, come nel caso di quelli sopraccitati, spesso, commettono un errore. Pertanto, vediamo quando è obbligatorio che la vocale U sia preceduta dalla consonante C e quando invece dalla Q.
Se il suono CU/QU è preceduto da una vocale, allora la forma corretta è QU, vi ricordiamo inoltre che all’inizio di una parola si usa sempre la Q e mai la C; al contrario invece se il fonema in questione è preceduto da una vocale, in quel caso, si deve scrivere quasi sempre CU, tranne quando ci troviamo di fronte a vocaboli come: cuore, cuoco, cuoio, scuola, circuito, taccuino, innocuo, cui, vacuo, arcuato, cospicuo, acuire, proficuo, promiscuo, riscuotere, scuoiare, scuotere, cuocere, evacuare, percuotere, che sono eccezioni.
La rubrica Rispettiamo l’Italiano vi dà appuntamento a giovedì prossimo con altre curiosità riguardanti la nostra lingua.
Martina Naccarato