Attrazioni: questo l’accattivante titolo scelto dal Teatro Stabile Sloveno di Trieste per la prossima Stagione

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Il 14 ottobre avrà inizio Attrazioni, la stagione dello Slovensko stalno gledališče – Teatro Stabile Sloveno, il teatro della comunità slovena di Trieste che, nato come vero e proprio teatro stabile nel 1907, è aperto da anni anche a chi non parla questa lingua, grazie ai sopratitoli in italiano realizzati per ogni spettacolo.

È una realtà di grande interesse culturale poiché offre la possibilità, a chi non ha l’abitudine di frequentare i teatri di altre nazioni, di accedere con facilità a una drammaturgia e a uno stile teatrale diversi, presenti in un’area geografica molto estesa come l’Est europeo, che comprende però anche l’Austria e Germania, grazie alla presenza costante di molti attori e registi sloveni nelle  programmazioni di lingua tedesca.

Si tratta quindi non solo di un teatro “di minoranza”, ma anche e soprattutto di un ponte che collega in modo continuo lingue diverse che da secoli convivono in un territorio relativamente piccolo ed è paradossale, ma al contempo interessante, il fatto che ciò avvenga con successo in un ambito come quello della prosa che ha nella parola il proprio veicolo principe e la prossima stagione lo dimostra pienamente.

Saranno infatti presenti, accanto alle numerose produzioni del teatro stesso, dotato da anni di una propria compagnia stabile, coproduzioni e spettacoli ospiti.

La stagione si aprirà il 14 ottobre con Scandalo nella valle di San Floriano di Ivan Cankar, prodotto dallo SNG Drama Maribor, cui seguiranno a partire dal 10 novembre Verità di Florian Zeller del Teatro Stabile Sloveno e, dal 1 dicembre, la prima assoluta di Baruffe (adattamento di Predrag Lucić alle Baruffe chioggiote di Carlo Goldoni) realizzato dal Teatro Stabile Sloveno assieme allo SNG Nova Gorica, al Gledališče Koper e all’INK Pula.

Seguiranno, nel 2018, altre produzioni proprie, di cui due prime assolute in lingua slovena, dirette entrambe dal regista triestino Igor Pison: dal 12 gennaio I bei giorni di Aranjuez di Peter Handke e dal 13 aprile Giuda di Lot Vekemans, oltre a La bisbetica domata di William Shakespeare per la regia di Juš A. Zidar a partire dal 9 marzo.

Ci sarà inoltre una coproduzione europea realizzata da numerosi teatri di minoranza: I giganti della montagna  di Luigi Pirandello cui partecipa il Teatro Sloveno triestino assieme al Dramma italiano HNK Ivan pl. Zajc di Rijeka, al Deutsches Staatstheater di Timisoara, al Kosztolanyi dezso theater di Subotica e al National institution albanian theatre di Skopje, per la direzione dell’italiano Paolo Magelli.

Il 5 gennaio sarà possibile assistere a La locomotiva folle di Stanislaw Ignacy Witkiewicz per la regia di Jernej Lorenci, prodotto dal Teatro Nazionale Drama di Ljubljana.

A ciò si aggiungono delle collaborazioni cittadine consistenti nello scambio delle rispettive sale con Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: il Teatro Sloveno metterà in scena il 29 novembre Medea di Euripide, nella ripresa filologica da parte di Daniele Salvo della regia di Luca Ronconi con Franco Branciaroli, mentre il palcoscenico del Rossetti ospiterà il 20 febbraio il balletto Romeo e Giulietta di Sergej Prokofiev, prodotto dallo SNG Opera in Balet Maribor, con la coreografia di Valentina Turcu.

ssg 2Immediatamente oltreconfine c’è il Kosovelov dom di Sežana presso il quale, il 20 aprile, sarà possibile assistere a L’opera del mendicante da John Gay, George Wilhelm Pabst, Bertolt Brecht e Václav Havel per la regia di Vito Taufer realizzato dal teatro SNG Nova Gorica.

Interessanti anche gli spettacoli proposti il pomeriggio della domenica: l’Ensemble di Stato dei Cosacchi del Don che presenterà il 17 dicembre il vasto repertorio di danze tradizionali di una popolazione presente in numerosi stati della Russia (spettacolo realizzato in collaborazione con l’ERT, Ente Regionale Teatrale e Artisti Associati), cui seguiranno il 14 gennaio l’Ottetto Sloveno, considerato il gruppo vocale maschile sloveno più rappresentativo, il 25 febbraio lo spettacolo Tre inverni di Tena Štivičić diretto da Barbara Hieng Samobor del Mestno gledališče ljubljansko e, il 15 aprile, Finché sesso non ci separi diretto da Ajda Vlacl prodotto dallo SLG Celje.

Alcuni spettacoli saranno replicati anche a Gorizia mentre altri, come Glorius! di Peter Quilter, per la regia di Krešimir Dolenčić dello SNG Opera in Drama Maribor in scena il 22 gennaio e Tarzan di Rok Vilčnik Rokgre diretto da Eva Nina Lampič dello SNG Drama Ljubljana il 12 marzo saranno esclusiva della sala isontina.

Volendo riassumere in poche parole un’impressione generale, appare una grande vitalità, molte produzioni proprie, la presenza di una rete di compagnie e teatri estesa e un’importante disponibilità al dialogo, elementi significativi e d’attrazione in ogni epoca per una realtà teatrale “di frontiera” e, a maggior ragione, nella nostra.

Paola Pini

Slovensko stalno gledališče – Teatro Stabile Sloveno
Stagione teatrale 2017-2018
Per ulteriori informazioni o contatti:
www.teaterssg.com
ufficio stampa: press@teaterssg.com – tel +39 040 2461369

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