Un TRASTEVERE dal gran cuore, pur se non scintillante piega alla distanza un tetragono budoni privo d’incisività(1-0). Stupenda prestazione di Lorusso risolutore con una grande incornata

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Galvanizzato dall’entusiasmo del pareggio strappato a Rieti allo stadio ”M. Scopigno” con una splendida ripresa,in cui gli uomini di Mister Gardini sono stati capaci di risalire lo svantaggio di 3 reti affidandosi al modulo a 3 punte il TRASTEVERE era atteso, alla conferma del recuperato buon livello tecnico, dopo l’imprevista brusca battuta d’arresto contro il Monterosi. Tanta voglia di vederlo all’opera è andata, però, per gran parte dell’incontro delusa, in quanto la squadra ha dimostrato di soffrire ancora “il complesso d’ansia da prestazione nelle partite interne a Villa Pamphili, dove deve avere lucide idee che consentano di scardinare le minime difese avversarie che vengono all’ex Bachelet soltanto per salvare prima la pelle con un fitto grido d’interdizione a centrocampo,per poi sfruttare eventuali ripartenze ed occasioni in contropiede a cui i capitolini debbono necessariamente esporsi e talora con grosse distrazioni come contro L’Atletico ed il Monterosi. Ragionando in codesto senso tattico, è chiaro che il discorso vale anche per Martorelli e compagni in trasferta, ove, come confermato dal trainer Gardini nell’intervista del dopogara, i romani possono lanciarsi negli spazi laterali che i padroni di casa lasciano sguarniti per andare a vincere. Perciò in una giornata uggiosa di pieno autunno con cielo tenebroso e pioggerellina fitta, i locali non hanno divertito l’intirizzito pubblico,calcolabile sui 300-400 spettatori, che l’ha sostenuto caldamente, pur se con toni non sempre elevati e trascinanti come nelle passate esibizioni all’ex “Bachelet”per il desiderio di tornare al successo e rafforzare il terzo posto in classifica.Antagonisti di turno erano i ragazzi dell’allenatore Carbone di Budoni, nel nord-est della Sardegna in provincia di Olbia, che erano fino a domenica,la formazione meglio piazzata in classifica tra l’isolane e non perdevano dallo scontro con L’Anzio di due turni or sono.I bianchi galluresi si sono schierati con il modulo del 3-5-2 e doppiando, se del caso, le marcature presidiando tutti i varchi sulle fasce e la trequarti,così da togliere fantasia e possibilità d’andare al tiro ai romani, che dal canto loro mostravano evidenti limiti in fase d’impostazione dagli schemi offensivi,passaggi troppo lenti ed orizzontali, nonché ”polveri bagnate”, in fase di tiro dal limite dell’area, dove non sapevano trovare la giusta intesa ed un idoneo smarcamento per la botta vincente. Non c’erano sussulti e l’unico lo provocava il portiere Sottoriva che, riprendendosi il suo posto tra i pali,rischiava con un’uscita svuotata di combinare un nuovo patatrac, dopo quello di Caruso contro il Monterosi. Al 35 infatti mancava la presa fuori dai pali ed Odianose rubava la sfera per Sartor che veniva tempestivamente contrato da Martorelli; agli ospiti difettava maggiore esperienza e concretezza in fase offensiva, non sapevano concretizzare una sola palla gol e Sottoriva poteva dormire sonni tranquilli.L’incontro sostanzialmente corretto,era ben tenuto in mano dal calabrese Morabito di Taurianova,che veniva ben assecondato da Pedone di R. C. e M. Roperto di Lamezia Terme; il direttore di gara doveva ammonire solo Varruccio per scorrettezze e Sayang, mentre Deina veniva ufficialmente ripreso per ostruzionismo. Nella seconda frazione di gioco il trainer Gardini capiva che doveva cambiare qualcosa per imprimere maggiore incisività ai suoi,cosicchè al 55°va Scicchitano ed inseriva Mastromattei che era più playmaker e con cui i compagni prendevano possesso della metà campo del Budoni e premevano con più lucidità verso l’area sarda. Intorno al 70° uscivano pure Cardillo e Neri per il Trastevere e venivano innestati Pagliarini e Drusky,mentre Carbone tentava di rafforzare la sua intelaiatura con forze fresche per preservare il pari: Sajang e Spina rilevavano Stefanoni e Pusceddu. Le due squadre venivano rivoluzionate quindi per conseguire con modifiche tattiche e ritmo più deciso gli opposti obiettivi, pur se il pubblico cominciava a non credere più nell’affermazione del Trastevere: al 76°Panico sostituiva Ricucci ed inaspettatamente gli sforzi del Trastevere e la sua caparbia volontà di vittoria erano premiati all’81 allorchè su imbeccata di MASTROMATTEI a destra per Cotani, questi operava un lungo traversone in area sul quale Lorusso sbatteva di testa, saltando più in alto di Caputo, per bucare in diagonale sulla sinistra Trini. Adesso domenica i blu figli della LUPA, dovranno confermarsi nell’infuocato big match di Cassino,mentre in testa alla classifica è tornato il Rieti vittorioso a Lanusei, che ha approfittato del pareggio imposto a Fregene dal Latina all’Atletico. Corsaro è stato il Latte Dolce Sassari ad Albano, mentre la Lupa Roma, ha colto i 3 punti contro il Flaminia ed il Monterosi ha regolato di misura la Nuorese. In coda il Tortolì è passato a S. Teodoro lasciando quest’ultimo desolatamente fanalino di coda staccato di tre lunghezze dal Lanusei. La legittimità del successo del Trastevere è confermato dalla superiorità pure per i tiri dalla bandierina: 7 a 2.

Giancarlo Lungarini

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