Al Teatro Diana di Napoli, fino al 4 febbraio 2018
Appunti di viaggio. Biografia in musica: un taccuino fatto di pagine di musica, recitazione e soprattutto tanto amore per il teatro.
La leggenda vivente Lina Sastri porta in scena un racconto libero e inedito della sua vita artistica. Sulla scena nuda dominata dalla scultura di Pulcinella, vi sono proiezioni e immagini della tanto longeva quanto gloriosa carriera dell’artista alternandosi a brani musicali e teatrali eseguiti rigorosamente dal vivo.
Un viaggio, sempre nuovo, nel teatro, nella musica e nel cinema italiano, attraverso i racconti di vita vissuta, gli incontri indimenticabili con le grandi personalità artistiche del nostro Paese, con i poeti e i drammaturghi, gli autori e i registi. Il racconto dell’incontro fatale e improvviso con la musica risveglia ricordi antichi di infanzia: la madre forte e melodiosa, il padre partito per il Sudamerica e che ricopre la figura maschile del ritmo ( perché la melodia è femmina). Tutto liberamente proposto da Lina Sastri, accompagnata in scena dai suoi valentissimi musicisti capaci sempre di cogliere l’attimo, in un buon carpe diem, tanto è vero che son gli stessi che da anno accompagnano l’artista nei suoi spettacoli.
I brani musicali vanno dai classici intramontabili della musica napoletani, già proposti in passato dalla Sastri, fino all’immancabile “Assaje”, scritta proprio per Lina da Pino Daniele per il film Mi manda Picone ( con Giancarlo Giannini che il teatro Diana ha recentemente ricordato con l’ultimo spettacolo di Biagio Izzo), all’inedito “Edua’”, dedicato a Eduardo De Filippo a “Uocchie c’arraggiunate” uno dei classici e brani preferiti del maestro, da “Tammurriata nera” a Mala Femmena un tributo a Totò. E ancora, i grandi classici napoletani, tra cui Reginella, Maruzzella, fino all’indimenticabile Napul’è di Pino Daniele.
Toccante il ricordo dell’artista a Luca De Filippo che con lui aveva diviso la nel 2008 in Filumena Marturano che la Sastri ha reinterpretato al Diana proprio come tributo all’amico e collega. Bello il ricordo anche alla mitica Anna Magnani, dove Lina ricorda attraverso una canzone che lei stessa cantò ai 30 anni della scomparsa della celebre attrice, una Lina ancora emergente e intimorita poiché agli esordi si trovò a compiere un simile tributo.
Uno spettacolo mai uguale a se stesso e sempre improvvisato e garantito dall’innegabile talento e passione per il teatro e la musica che da decenni accompagnano la vita di Lina. Ogni sera piccole sorprese, un dialogo sincero e appassionato con il pubblico che ascolta pensieri, segreti, dolori e gioie di una grande artista. Un viaggio nell’anima che si presenta ogni sera diverso, perché questo è il teatro.
Lina Sastri è una di quelle attrici che in scena portano l’anima, la passione, l’amore, l’emozione vivida e palpabile. La sua non è mera recitazione, bensì instaurazione di un rapporto quasi viscerale con il suo pubblico. Perchè infondo, donare se stessi a qualcuno talvolta è inevitabile e Lina Sastri riesce a regalare sempre una parte di se stessa a chi la ascolta rapito. Voce inconfondibile, che ha scelto di cantare la musica della sua terra, Napoli. Ha creato, in questi ultimi anni, spettacoli musicali che raccontano il Sud del mondo, e ha portato la musica sul palcoscenico, tra parole, recitazione e danza, creando un genere teatral-musicale tutto suo. Se la stiamo ammirando al cinema nel film Napoli velata, possiamo dire che la sua voce è tutt’altro che velata, è cosi forte da illuminare tutta Napoli nel mondo.
Marco Assante