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Con “Soundtracks, la colonna sonora della tua vita”, Il Brancaccio prova il Guess-the-movie-show

Data:

Al Teatro Brancaccio di Roma. 27 gennaio 2018

Angelo Longoni ha scritto molti drammi, tantissime storie d’amore, delle pièce d’impegno sociale; qualche anno fa, ha ideato un’operetta rock ispirata alle musiche dei Pink Floyd. Una svolta, decisamente; l’ha portato finanche nella Casa Circondariale di Rebibbia, il suo “Muro”.

Perché a Longoni la musica piace, con la forza evocativa che sprigiona: valga per i testi della band inglese di “The wall”, così come per le scelte pop effettuate per altri spettacoli.
Ecco, nella drammaturgia di Longoni, le musiche entrano prepotenti a costruire il senso e l’andamento del racconto. E ad ogni titolo ce ne accorgiamo di più. Fino ad arrivare a “Soundtracks”, che dalla musica dipende, o meglio, dalle canzoni orecchiate al cinema.

Si parte con un leggio sul proscenio, un lettore (Ettore Bassi, già in passato diretto da Longoni) e delle aspettative (alte).
Cosa non è “Soundtracks”? Una storia a sé stante: non ci sono personaggi – principali né secondari -, non c’è una trama, non ci sono valori da supportare, nessuna mission da sposare.
Cosa, invece, è “Soundtracks”? Una carrellata di canzoni, eseguite live (su tutti svetta Luca Marconi, già apprezzato in “Notre Dame de Paris”). Ettore Bassi, a mo’ di Virgilio, traghetta per film, dando informazioni, in ordine cronologico, soffermandosi su alcuni periodi storici di riferimento, preferendo alcuni personaggi ad altri. Il meccanismo: Bassi lancia un anno, qualche dettaglio della trama e il pubblico si lancia ad indovinare il titolo del film. Parte la canzone. Tu chiamala, se vuoi, memoria emotiva. O tombola filmica.

In effetti, la colonna sonora di un film può avere altra sorte rispetto alla pellicola di riferimento: può riscuotere un successo pari a quella del film o maggiore, può risultarne semplice tappeto musicale o vera “colonna” portante (cosa sarebbero i musical senza la musica?). E la memoria emotiva è durissima a morire, a giudicare dalla calda risposta della platea.

Longoni firma un “Guess the movie” del sabato sera, da un’idea di Emiliano Zanni. Alcuni titoli, per solleticare le sinestesie dei nostalgici assenti: La febbre del sabato sera, Il tempo delle mele, Ghostbusters, Top Gun, Titanic.

Quella vista al Brancaccio è stata un’operazione interattiva decisamente pop, uno scambio continuo tra musicisti, lettore e pubblico. Con una seconda parte meglio amalgamata e più coinvolgente della prima, lo show di Longoni è migliorabile, ma intanto fa cantare.

Maria Vittoria Solomita

SOUNDTRACKS, LA COLONNA SONORA DELLA TUA VITA
Drammaturgia e regia: Angelo Longoni
Interpreti: Ettore Bassi, Luca Marconi, Viviana Ullo, Girdano Giacchetti, Marco Zanni, Emiliano Zanni, Alessio Santoni, Giacomo Vitullo, Giorgia Corsi

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