Calcio. Vale la legge del più forte o la legge del più potente? La Federazione indaghi

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Ho trent’anni, seguo il calcio da quando ne ho circa sei o sette, insomma, come gran parte della popolazione europea ho consacrato la mia vita anche a questo sport. Non che il calcio sia fondamentale per la vita, ma se quasi tutte le persone tifano una squadra e se quasi tutte lo seguono, allora significa che esso sia una cosa seria e che non può essere trattato con superficialità. È per questo allora che rimango scandalizzato e che mi amareggio nel constatare sempre di più che, in Italia come in Europa, nel calcio non valga la legge del più forte, ma del più potente. Ultima prova in questo senso è stata la partita di ieri sera tra Real Madrid e Paris Saint Germain, con un arbitraggio pienamente contro la squadra francese. Al Real è stato concesso un rigore praticamente inesistente, quello del pareggio, e lo stesso secondo goal è stato viziato da un fallo precedente dello stesso autore della rete Ronaldo. È stato inoltre concesso che Neymar fosse “preso a calci e a cazzotti” tutta la partita, senza fischiare falli evidenti. Per concludere, al PSG – già pienamente sfavorito nella partita dell’anno scorso contro il Barcellona, sempre in Champions League -, non è stato concesso un mezzo rigore per braccio in area di Sergio Ramos. Finale partita? 3 a 1 per il Real, in una partita dominata dalla squadra francese e che non si è vista per nulla tutelata dall’arbitraggio. Questa è l’Europa, se dovessimo invece parlare dell’Italia, sapremmo bene di quale squadra parlare, ma non solo. Per andare solo all’ultima partita Fiorentina – Juventus alla squadra di casa è stato negato ingiustamente un rigore, e questo è solo uno dei tanti episodi che in questa sede non elencherò. La VAR in questo senso si sta dimostrando molto utile, non tanto per la riparazione degli errori arbitrali, ma perché sta mettendo in piena evidenza, ancora più di prima, che molti match siano manipolati, e questo è sotto gli occhi di un qualunque spettatore medio dello sport calcistico. Senza continuare sulla Juventus, come è potuto accadere per esempio che alla Lazio, contro il Torino, possa essere stato negato un rigore palese, quando la palla carambola sul braccio non largo, ma larghissimo, di Iago Falque, con tanto di VAR vigile?

Con questo breve articolo voglio semplicemente dire che è chiaro davanti a chiunque che nel calcio non vige la legge del più forte, ma del più potente e che molte partite, a causa di calcio scommesse o di accordi mafiosi e sotterranei, risultino manipolate. Quello che mi chiedo è come sia possibile che ancora non ci siamo indignati e che ancora non abbiamo fatto niente di tangibile per riportare giustizia in questo sport. La Federazione deve indagare e portarci alla verità.

Stefano Duranti Poccetti

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