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SERIE D- GIRONE G-31° GIORNATA. Intensa e vibrante gara allo Stadio “ANCO MARZIO” di Ostia in cui un orgoglioso e generoso undici locale impone il pari ad un buon Trastevere in cui domina Lorusso con una bella doppietta. Errori e prodezze dei due portieri:BENE E FORTUNATO ROBERTI-Per il 22/04 “big match” con il Latina per il 4° posto

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I romani tornano con qualche rimpianto dalla trasferta sul litorale metropolitano essendosi fatti per ben due volte raggiungere dai viola di Mister Greco,che dunque hanno strappato loro nel campionato, che alla fine potrebbero risultare fatale nella corsa al miglior piazzamento per l’accesso ai “playoff” con più chance. Era il minimo questo per non farsi scavalcare in classifica dal Latina che, dovendo affrontare al “Francioni” il fanalino di coda Anzio per lanciare lo sprint finale e riscattare la secca sconfitta di Lanusei,andato a pareggiare il Cassino eliminandosi praticamente dal lotto delle belle 4 sfidanti finali, era accreditato dei tre punti incamerati con un sonoro tris ai Tirrenici.Sapendo ciò,i rionali hanno giocato a viso aperto, con due punte quali Druskye, Larosa ed il rifinitore a tutto fronte d’attacco DAVIDE LORUSSO, distintosi per fresca vitalità, alto tasso tecnico e scaltrezza innata. Gardini, dovendo rinunciare a FATATI, PACINO e PUCINO, rinforzava il centro campo in interdizione con Mastromattei ed ordinava ai suoi d’imporre la maggior classe con trame in velocità e manovre di prima in progressione sulle fasce,mentre i Lidensi dovevano fare a meno di Pieri infortunato e Calveri in panchina,presentando dal primo minuto Maestri e Dioguardi che mostravano qualche lentezza ed ingenuità in difesa e sulla propria tre quarti. Proprio da una loro leggerezza e da una fatale esitazione del portiere Giannini nasceva al 9°il vantaggio ospite Lorusso bruciava sul tempo un lento Giannini ed insaccava furbescamente. L’Ostiamare reagiva con carattere e grintosa personalità, portandosi all’attacco ma senza creare allarmi per Caruso che controllava bene,tranne Martorelli che respingeva di corpo una saetta di Proietti, che sosteneva bene in agile e scattante coppia in avanti Roberti, autentico galvanizzatore dei suoi compagni e dei circa 300 spettatori che incoraggiavano i loro beniamini dalla tribuna laterale, i cui pali di sostegno della copertura davano enormi fastidi nella visuale. La partita s’incattiviva, si generavano mischie,contrasti personali,che l’arbitro Gianquinto di Trapani,ben supportato dallo spezzino Torraca e dal campano Maiorino di Nocera inferiore mostrava il cartellino giallo a Mazzei e Cotani,richiamandone altri con autorità, per arginare qualunque tentativo di rissa. Prima dell’intervallo, su incursione a sinistra dell’area di Roberti, Caruso usciva sui piedi dello stesso e lo faceva cadere, inducendo il Trapanese Gianquinto a fischiare il penalty che il bomber calciava di potenza colpendo la parte inferiore della traversa, con il pallone che ricadeva oltre la linea bianca o no? Era rete per il primo assistente piazzato sulla linea di porta, ma ci sarebbe voluto il var per stabilirlo con sicurezza. All’inizio della ripresa nel Trastevere entrava l’arretrato Barbarossa per il fluidificante Cotani con il chiaro intento d’assicurarsi l’intera posta in palio, rinsaldando la difesa e preservando il terzino sinistro da ulteriori possibili provvedimenti disciplinari: i locali rispondevano con Attili per Dioguardi al 53° ed il complesso di Gardini segnava una maggiore lucidità di triangolazioni e tackle vincenti, con raddoppio di marcature,tanto che al 62° tornava in vantaggio con il brillante Lorusso che al volo girava all’incrocio dei pali un buon passaggio con sombrero di Vendetti. Sembrava che il team viola di GRECO fosse sulle ginocchia. Ed intorno al 70° entravano Neri per M. Larosa nel Trastevere e Sarocco per LAROSA tra gli ospitanti. Pareva che i Capitolini potessero incasellare i tre punti con il loro gioco in scioltezza e deciso nei contrasti, invece Sfanò e compagni incorrevano i nuovi sbagli difensivi per l’esuberante ed incessante carica offensiva coriacea dei viola, condotti da quel gioiellino, di Roberti vera “bestia nera” dei neroverdi di Gardini. Prima sbagliava per eccessiva presunzione un rigore concesso dal fischietto siculo con generosità per un mani non limpido di Barbarossa su punizione dal vertice sinistro: Caruso intuiva e parava d’istinto con i piedi,però si rifaceva al’87 allorché fungeva da TORRE nell’area piccola per l’accorrente Bellini che girava al volo in porta. Gardini aveva intanto rilevato Druskj con BERNADOTTO ed infine Lorusso con Campoli per mantenere il vantaggio, non prevedendo, che le retrovie l’avrebbero ancora una volta tradito. Eppure gli ospiti avrebbero vinto se Giannini non si fosse superato in zona Cesarini, per superare un tiro. Domenica ci saràil “bigmatch” aperto alla triplice nelle precisioni con i Pontini che porteranno un gran tifo.

Giancarlo Lungarini

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