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Sono passati cinquantanni…

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Da quel fatidico Sessantotto… Un viaggio nel tempo per ricordare e fare rivivere quei momenti storici che hanno trasformato il modo d’essere di ognuno di noi. Una mostra fotografica che rappresenta il periodo iniziando dall’occupazione di Palazzo Campana da parte del movimento studentesco, agli scioperi operai dei grandi stabilimenti cittadini, fatti accaduti con leggero posticipo rispetto alla ribellione della Beat Generation, avvenuta oltre oceano. Tutto questo si può vedere a Camera (Centro Italiano per la Fotografia – Via delle Rosine, 18 Torino, oppure al grattacielo Intesa Sanpaolo – Corso Inghilterra, 3 Torino dall’8 novembre al 2 dicembre 2018) con la mostra “Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo”. L’iniziativa nasce a cura di AGI Agenzia Italia, nella persona del direttore Riccardo Luna che in breve racconta: < Questa non è una mostra sul passato ma sul futuro che sognava l’ultima generazione che non ha avuto paura di cambiare tutto per rendere il mondo migliore. Che si è emozionata e mobilitata per guerre lontane; che ha sentito come proprie le ingiustizie subite da altri; che ha fatto errori, certo, ha sbagliato, si è illusa, è caduta, ma ha creduto, o meglio ha capito che la vera felicità non può essere solo un fatto individuale ma collettivo, perché se il tuo vicino soffre, non puoi non soffrire anche tu. Nessuno si salva da solo >. Da questo punto di partenza, sfogliando migliaia di foto, immagini di filmati dell’epoca, ha cercato di ricreare quella documentazione visibile come simbolo di quel periodo. Il percorso che il visitatore troverà a Camera ripercorre le occupazioni studentesche e gli scioperi, gli scontri con la “Celere”, i Carabinieri e le Forze Armate, passando dalla Dolce Vita, il Festival della Canzone Italiana di Sanremo, con i suoi personaggi, la vittoria dei campionati europei di calcio, la morte di Robert Kennedy e quella di Martin Luther King, lo sbarco sulla Luna, articoli di giornali che raccontano fatti, non “fake news”, e altro materiale da leggere e ascoltare. In uno spazio limitato ma ben distribuito, sarà come ripercorrere a ritroso il tempo che ci separa raccolto fra centosettanta immagini, tra esse molte sono inedite, senza contare la “ricostruzione nei 120 minuti” di filmati che raccontano in breve ciò che è stato il ’68, un anno rivoluzionario, anche se tutto questo non basta per richiamare ricordi a chi c’era, avendo vissuto quel periodo. Pannelli con estratti di discorsi pronunciati da grandi “Sognatori del futuro”, che hanno segnato con il proprio sangue quegli anni – Martin Luther King, la guerra del Vietnam, la segregazione razziale negli States, la fine della Primavera di Praga, senza contare la Grecia dei colonnelli, per fare riferimento anche al Maggio francese sino agli scontri tra studenti e l’esercito a Città del Messico. Scopriremo non solo fotografie e filmati, ma linguaggi e documenti di ricostruzione storica di eventi, raccontati anche nel libro dal titolo “1968” scritto da Oriana Fallaci, testimone dei fatti di quell’anno critico. Riservato agli studenti delle scuole superiori, questi avranno la possibilità di seguire un ciclo di Workshop e vedere come si comunicava, attraverso una semplice macchina per scrivere della Olivetti battezzata Valentina con cui si scriveva la matrice e il suo duplicatore: ciclostile… altro che internet e cellulare!

Questa mostra, presentata al Museo di Roma in Trastevere, ha ottenuto la medaglia da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella per il valore sociale e culturale dell’iniziativa, con l’interessamento di Eni e Intesa Sanpaolo, si potrà vedere anche a Torino con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino, questo anche grazie a chi aperto gli archivi storici, solo così si è potuto realizzare questo “sogno”. So molti coloro partecipano all’organizzazione dell’esposizione, da chi cura la mostra come Agi Agenzia Italia, l’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo, AAMOD Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, AFP Agence France-Press, AGF Agenzia Giornalistica Fotografica, ANSA, AP Associate Press, Marcello Geppetti Media Company, Archivio Riccardi, Contrasto, Getty Images, Archivio Storico della Biennale di Venezia, Associazione Archivio Storico Olivetti, FCA Group, Museo Nazionale del Cinema, Archivio Storico della Città di Torino, RAI-RAI TECHE, Corriere della Sera, Il Messaggero, La Stampa, L’Espresso, tutti in qualche modo hanno contribuito a rendere reale questi temi che attraverso immagini, dove saranno raccontati gli usi e costumi nell’Italia e nella Torino del 1968… solo chi era presente e l’ha vissuto in primis potrà riconoscersi e darsi una risposta…

Daniele Giordano

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