Roma, La Bottega degli Artisti (Via degli Scipioni 163), dal 24 al 26 maggio 2019
Ha debuttato venerdì 24 maggio alla Bottega degli Artisti di Roma il nuovo lavoro di quella che ormai è una vera squadra teatrale, composta da Paolo Vanacore autore e regista, Alessandro Panatteri musicista e Carmen Di Marzo interprete e protagonista sul palcoscenico. 14 – Wo(man) è un intenso, emozionante monologo ispirato alla vera storia di Joanna Denney, pluriomicida inglese nel 2013 e condannata all’ergastolo. Carmen Di Marzo sulla scena presta corpo e anima a Giovanna Denne, giovane donna nata in un paese di provincia e trasferitasi a Roma, con una prova d’attrice che non esito a definire straordinaria. Difficilissimo essere credibili nel rappresentare un simile personaggio, ma lei ci riesce con una interpretazione talmente convincente da far risaltare ogni sfumatura della sua complessa, tormentata personalità. Mai sopra le righe, mai un cedimento alla morbosità, piuttosto un continuo scavare nel labirinto mentale di Giovanna, nella sua perversione e nella sua fragilità. Una discesa nel buio più infernale e una continua richiesta disperata di aiuto, di luce. Un’altalena sfiancante tra il bisogno della violenza e prepotenza prettamente maschili e il desiderio di dolcezza, di un abbraccio, di un conforto che la trascini via da quel pozzo nero, da quel dolore, che le faccia capire chi sia veramente.
C’è tanto studio dietro uno spettacolo e un’interpretazione del genere, a partire da quel numero 14 che ossessivamente ricorre nella vita di Joanna-Giovanna, alla consulenza della criminologa Raffaella Bonsignori, alla costruzione del personaggio da portare in scena, mirabile sintesi di realismo, introspezione e lavoro certosino sulla mimica. Interessante anche la regia, dinamica e operante nello spazio e nel tempo del racconto, da un’intervista televisiva in carcere ad una dimensione quasi onirica per evocare il terribile passato della protagonista e la sua smania di celebrità, di presenza narcisistica sul web, moderna vetrina degli orrori. Le musiche di Panatteri seguono e descrivono alla perfezione la doppia personalità del personaggio, dalle note cupe e ossessive al tema nostalgico della pièce, capace di sottolineare quell’umanità comunque presente in Giovanna e che, chissà per quale motivo, è stata soffocata dal male. 14 – Wo(man) è un progetto davvero interessante, che crescerà inevitabilmente col passare delle repliche, donando grande soddisfazione a tutta la Compagnia e tante emozioni e riflessioni agli spettatori. Perché il male è in agguato in ognuno di noi. In scena fino a domenica 26 maggio. Da non perdere.
Paolo Leone