Il 4 e il 5 luglio al Teatro Mercadante di Napoli
La letteratura inglese dell’800 rivive perfettamente nelle sue caratteristiche più pregne all’interno della versione di Arturo Cirillo, dove la madre indiscussa della letteratura inglese viene omaggiata. Tributo più che riuscito vista l’ironia colta, lo sguardo acuto ma anche distaccato sui suoi personaggi. Il mondo della Austen è apparentemente un mondo piatto dove le ragazze non devono far altro che trovar marito, come richiedeva la società dell’800. Un mondo sociale fatto di danze e amore al primo sguardo, la sorella è la migliore amica e i genitori sono quasi assenti e la povera e zitella Jane Austen si divertì a sottrarsi a tutto questo mettendolo in scena nei suoi romanzi.
La Austen nel tracciare i suoi personaggi, ne prende le distanze quasi a deriderli eppure li sbircia quasi come se fosse nella scena, magari perché vorrebbe avere qualcosa di loro.
La versione di Orgoglio e pregiudizio di Arturo Cirillo è divertente, con personaggi ai limiti dell’ostentazione, dove toni leggeri e comici si uniscono a quelli più duri della società dell’800 e per due ore di spettacolo lo spettatore resta sempre dentro la scena. Nota di spicco son anche i genitori delle due sorelle protagoniste, molto parodiati e immersi nel loro narcisismo, mandano le figlie avanti a sposarsi con uomini facoltosi per uscire dalla situazione di povertà.
Il rapporto tra le due sorelle è immersivo e complementare e gioiscono per la felicità una dell’altra che nel loro caso è quella di sposare i loro due primi grandi amori.
Marco Assante