Nella vita lavora da sempre nel mondo della comunicazione, normale allora che Ilaria Icardi non abbia trovato difficoltà nel raccontare se stessa attraverso i social. Fin dai tempi dei blog – oggi in parte superati dal mondo di Instagram – ha condiviso tutto ciò che fa parte della sua vita: non solo fashion, ma anche beauty, lifestyle, cinema, food, viaggi. “Mi piace stare a stretto contatto con le persone” racconta con l’entusiasmo di sempre parlando di “My Way To Be Myself”, il suo account web dal quale lancia messaggi positivi. Perché, come in tutte le storie, anche nella sua c’è qualche pagina negativa difficile da cancellare. Un’adolescenza, per certi aspetti, non facile, la difficoltà di sentirsi parte del gruppo, riscattate dalla voglia di mettersi in gioco e lasciarsi andare. Ecco perché, oltre a essere bella e brava, Ilaria Icardi è un personaggio positivo. Un’iniezione di fiducia per chi è giù di corda e un concentrato di energia per chi non vuole fermarsi davanti ai propri limiti.
Riavvolgiamo il nastro: presentati!
Mi chiamo Ilaria Icardi, ho 31 anni e abito ad Avigliana, un paese in provincia di Torino. Sono sposata da pochi mesi con Stefano, un uomo fantastico che, come dico sempre, mi supporta e mi sopporta da 10 anni. C’è grande intesa tra di noi, si può dire che io abbia trovato la mia anima gemella.
Cosa fai nella vita?
Riassumo sempre con “lavoro nella comunicazione digitale”, anche se in realtà è un po’ più complesso di così. Mi sono laureata in Scienze della Mediazione Linguistica (traduzione e interpretariato) con un primo Master in Traduzione per il Cinema e la Televisione, entrambi a Torino. Oggi lavoro come traduttrice freelance, concentrandomi soprattutto su siti web e testi di marketing e comunicazione. Nel 2016, ho conseguito il mio secondo Master in Social Media Marketing & Web Communication alla IULM di Milano. Oltre alla mia attività di blogger, mi occupo anche di Content, Social Media e Web Management per professionisti e aziende.
Eppure, il tuo personaggio è straordinariamente social.
Sono socievole e curiosa. Avendo sempre avuto un blog personale, nel 2014 ho deciso di aprirne uno improntato sulla moda che, nel tempo, si è arricchito di tutto ciò che mi piace e, in qualche modo, fa parte della mia vita: non solo fashion, ma anche beauty, lifestyle, cinema, food, viaggi.
Perché questa voglia di mettere in gioco “contenuto” di qualità?
Amo scrivere e comunicare. Sono una chiacchierona e, lo ammetto, anche un po’ egocentrica. Ho sempre guardato i social con molta curiosità, dalla nascita di Internet e delle prime chat room. C6, MSN, SuperEva, … penso di averle provate tutte (o quasi)! E poi le prime community, fino a Facebook. Grazie a queste piattaforme, ho potuto conoscere tantissime persone e instaurare rapporti di amicizia, alcuni dei quali ancora presenti nella mia vita. Penso che la comunicazione digitale sia un mezzo molto potente che, se sfruttato bene, può davvero fare la differenza. Oggi, oltre al mio blog (www.mywaytobemyself.it), curo tantissimo la pagina Instagram (https://instagram.com/mywaytobemyself).
Serve una naturale propensione per vivere una vita da influencer?
Nel mio caso, da sempre, mi piace stare a contatto con le persone. Una delle cose più belle di questo lavoro è quando vedi il sorriso negli altri per qualcosa che hai detto o fatto, oppure quando hai degli scambi di idee concreti. Penso che siamo un po’ tutti degli influencer, a nostro modo. Anche senza accorgercene, parliamo di un libro, un posto, una marca, oppure diamo un’opinione, lanciamo un messaggio su un certo argomento e ciò influenza o meno gli altri.
Come nasce la tua pagina?
Ti potrei raccontare di com’è nato il nome “My Way To Be Myself”: un giorno in macchina, poco tempo dopo una brutta esperienza proprio attraverso i social. Ma, in realtà, penso che nasca da molto prima, quando a scuola per anni sono stata vittima di bullismo e io, incredula, mi chiedevo perché certe persone potessero essere così cattive senza motivo. “My Way To Be Myself” sono io, il mio modo di essere, con pregi e difetti, ma è anche il mantra che dovrebbero seguire un po’ tutti: imparare ad accettarsi per ciò che si è, cercando di migliorarsi, lavorando su se stessi, provando cose nuove, ma allo stesso tempo rispettando i propri limiti e andando avanti per la propria strada, anche se c’è chi vorrà sempre mettere i bastoni fra le ruote.
Che giudizio dai ai social network?
Penso che siano una grandissima invenzione perché permettono di metterti in contatto con il mondo, conoscere persone nuove e “vivere” esperienze incredibili, anche quando, diversamente, non ne avresti la possibilità. La comunicazione è cambiata, il lavoro è cambiato e per molti aspetti in meglio. D’altra parte, se prima il bullismo poteva essere “circoscritto” all’interno di un gruppo (una classe, per esempio), adesso è diventato “globale”: tutti possono insultare tutti e la cosa peggiore è che dietro una tastiera tutti si sentono dei leoni. Inoltre, la percezione della realtà è cambiata. Follower e like finti, uso esagerato di Photoshop, … molte volte l’apparire sembra più importante dell’essere.
Come si conquista sempre più pubblico?
Esiste la frase: “Da grande voglio fare il cuoco”, per esempio, ma non esiste: “Da grande voglio fare l’influencer”. Non c’è una scuola o un corso. Si tratta di una passione che è giusto coltivare, ma sempre con i piedi per terra. La gente pensa ci siano solo viaggi, prodotti gratis, divertimento e soldi facili. In realtà si tratta di comunicare qualcosa e comunicarlo in un certo modo, che si tratti della pace nel mondo piuttosto che degli ultimi trend moda. Ci vanno passione, dedizione, tanta pazienza e anche una dose di fortuna.
Qual è il tuo approccio a questo mondo?
Lavoro solo a progetti che mi interessano davvero. Come traduttrice ho avuto il piacere, tramite agenzia, di seguire brand molto conosciuti. Come blogger, invece, punto solo a ciò che mi permette di comunicare qualcosa a chi mi segue. Insomma, non faccio marchette. Ho collaborato con molte aziende, tra nomi più famosi e piccole realtà, scrivendo anche per alcuni giornali online. Ho partecipato a numerosi eventi e vissuto esperienze davvero uniche. Ultimamente, mi sto concentrando anche sul settore beauty. Al momento, sto lavorando come Web Manager e Brand Ambassador per il brand di make-up Wynie Cosmetics Italia, dove gestisco tutto ciò che riguarda la comunicazione digitale.
Nel tuo elenco di esperienze ce n’è anche una che ti ha segnato a livello personale.
Due anni fa ho conosciuto Silvia Casonato, influencer e imprenditrice. È una ragazza davvero speciale, una grande donna, umile e genuina, cosa non scontata oggi, soprattutto in questo mondo. È una lavoratrice inarrestabile, una business woman a tutti gli effetti. Da subito, si è instaurata una grande intesa ed è nato un rapporto di amicizia profondo, basato sulla sincerità e sulla stima reciproca. Oltre al grande affetto, abbiamo iniziato a lavorare insieme ad alcuni progetti, mentre per il futuro abbiamo mille idee ancora top secret.
Essere al centro dell’attenzione ti mette a tuo agio…
Ammetto di essere una persona egocentrica e questo si capisce anche dal mio stile. Sono socievole e talvolta parlo un po’ troppo, ma so anche essere una buona ascoltatrice. Sono sempre stata estremamente curiosa e sensibile nei confronti del mondo che mi circonda. Sono un’inguaribile romantica e sognatrice. Mi piace leggere e ascoltare musica. Una delle mie grandi passioni è viaggiare, scoprire nuovi luoghi e nuove culture. Sono poi una cinefila doc. Amo il cinema e la televisione, divoro serie tv intere (rigorosamente in lingua originale) e mi piace conoscere i “making of” e tutto ciò che si trova “dietro le quinte”. L’anno scorso sono stata agli Harry Potter Studios di Londra: scoprire dove avveniva la magia di una delle mie saghe preferite è stato pazzesco. Lo ammetto, sono un po’ nerd!
Non solo moda…
Assolutamente no! Per esempio, sono un’amante del cibo. Mi piace assaggiare piatti nuovi e strani. Sono golosa, soprattutto di dolci. Il mio punto debole è il cioccolato. Amo lo shopping (passo ore nei centri commerciali), gli animali (ho sempre avuto cani), ho una famiglia e degli amici che amo alla follia, …insomma, sono una persona normale.
L’aspetto fisico vale come biglietto da visita.
Non sono perfetta. Anche io ho, per esempio, ho quei fastidiosi kg di troppo (che ho imparato a nascondere), la cellulite o qualche brufoletto sul viso. Mi prendo cura di me stessa cercando di non mangiare troppe schifezze, facendo movimento ogni volta che posso (cercando di vincere la mia pigrizia) e utilizzando prodotti di qualità per la pelle. Ma non sono una maniaca. La bellezza parte da come ti senti tu dentro. Se ti accetti “nonostante quel fastidioso difetto”, sarai più felice e apparirai meglio anche agli occhi degli altri.
Naturalmente, con la fotografia hai un feeling speciale.
Mi è sempre piaciuto fare foto! Ricordo quando i miei mi sgridavano perché sprecavo rullini interi per la stessa foto da 20 angolazioni diverse. Per fortuna è nato il digitale! Creatività, voglia di conoscere ed egocentrismo mi hanno portata sui social e Instagram non poteva che diventare il mio preferito.
Che rapporto hai col mondo dello spettacolo?
Nel 2006 ho partecipato alle Cerimonie di Chiusura dei Giochi Olimpici Torino 2006 come performer tra le 200 spose che hanno sfilato per l’occasione. Sono sempre stata molto attiva in ambito non solo social, ma anche sociale, con diversi eventi che riguardavano in particolare la mia città. Durante le superiori, ho fatto 2 anni di teatro, recitando in una compagnia locale nei panni del maestro di danza ne “Il Borghese Gentiluomo” di Molière. Per il resto, sono sempre stata “dietro le quinte”.
Nel quotidiano come ti piace essere?
Sono sempre stata “una tipa fuori dal coro”. Mi piace molto lo street-style, i capi particolari, un po’ strani. Amo i contrasti: un abito elegante con le sneakers o uno molto sportivo con un paio di tacchi. Una cosa che mi fa letteralmente impazzire è lo stile androgino: penso che la camicia da uomo indossata da una donna sia una delle cose più sexy che esistano al mondo. Inoltre, penso che non dipenda tutto dalla firma. Stile e buon gusto vanno oltre il nome del brand.
Tu e il futuro: dove ti vedi?
Il mondo della comunicazione è in continuo cambiamento e io sono pronta ad accettare ogni sfida, ho diverse idee in testa e diversi progetti a cui mi piacerebbe lavorare. Il bello di essere liberi professionisti è che non ci sono limiti se non quelli che ti poni tu stesso. Voglio continuare a lavorare in questo settore e a fare quello che mi piace di più. Alla classica domanda “Dove ti vedi fra 10 anni?” rispondo: ancora insieme all’amore della mia vita, mamma e con un cane, ma senza mai rinunciare ai miei sogni e ai miei obiettivi.
Luca Fina