Blondebombshell, una pin-up alla conquista di Las Vegas

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Una sfida mondiale per diventare la Pin-Up del 2020. Mila De Simoni – in arte semplicemente Blondebombshell – è pronta per mettersi in gioco. L’appuntamento è per la metà di aprile a Las Vegas nell’ambito del “Rockabilly Festival”. Fra musica, partite di bowling, show di auto elaborate e tatuaggi da Guinness, ci sarà spazio anche per il contest per Pin-Up più importante del pianeta. E Blondebombshell, performer romana, ha tutta l’intenzione di volerci essere e conquistare la fascia più ambita. Quella della vincitrice. Nel mezzo ci saranno due scremature che fra le migliaia di partecipanti selezioneranno entro il mese di febbraio le 12 finaliste: 6 le individuerà la giuria, altre 6 il voto popolare. Nell’era della tecnologia, dell’informatica e dei social, Mila De Simoni punta sul fascino delle curve sensuali, dei sorrisi genuini, della femminilità del secolo scorso. Per lei, essere pin-up è uno stile di vita. A tal punto da averne fatta quasi una filosofia. Acquisti mirati di abbigliamento risalente a decenni fa e formazione specifica su movenze e comportamenti hanno saputo riportare al giorno d’oggi il fascino delle donne incaricate dagli States di tenere alto il morale degli uomini al fronte. “Mi piace l’idea di trasmettere la bellezza tipica degli anni Quaranta e Cinquanta, così sensuale ed elegante – racconta – ma, soprattutto, far capire che una donna può essere bella nonostante abbia qualche chilo in più”.

Uno stile che ti porta in giro per l’Italia.

Sono sempre di più gli eventi, le feste e le fiere che vanno in cerca di personaggi come il mio, lontani dalla monotonia a cui siamo abituati. Esser pin-up consente al pubblico di riavvolgere la memoria, di far spazio alla rievocazione, di sognare con la mente senza scadere nel volgare.

Capello chiaro, corpo formoso, simpatia contagiosa.

Questo dovevano essere le pin-up: donne eleganti capaci di conquistare lo sguardo e allontanare dalla mente cattivi pensieri. Ma erano, e sono, anche donne che mettono in gioco princìpi e valori, che rifiutano ogni forma di volgarità e al più consentono di ammirare una scollatura generosa.

Il tuo profilo Facebook https://www.facebook.com/blondebombshellpinup/ è interamente dedicato a questo trionfo di femminilità.

Proprio così: per me il ruolo di pin-up non si esaurisce scendendo da un palco, ma fa parte del mio mood quotidiano. Non è una semplice passione, ma un modo per raccontarmi agli altri. Pin up lo si è dentro, nella testa e nel cuore. Il resto vien da sé quando si sale sul palco: in quel contesto trovo la mia vera personalità sexy e giocosa. Certo, in Italia non è facile portare l’autentico stile a stelle e strisce senza scadere nel volgare. Io, nel mio piccolo, ci sto provando…

Come si sviluppa la tua carriera di pin up?

Ho partecipato a vari concorsi arrivando sempre in finale: ricordo con piacere il 3° posto al Motodays di Roma e il 1° posto al concorso Miss hot Road 66. Non solo: ho posato per numerosi shooting e sono stata testimonial della moto dedicata ai fumetti Strurmtruppen. Per migliorare il mio personaggio mi ispiro alla meravigliosa Marylin Monroe. Lei è un autentico ideale di bellezza…

Ed ora… ti piacerebbe il grande salto?

Arrivare a Las Vegas sarebbe un sogno ad occhi aperti. Per il momento mi serve il supporto del pubblico: ogni voto potrebbe essere utile per la selezione popolare o per spiccare agli occhi dei giurati. Essere negli States in rappresentanza dell’Italia sarebbe un onore…

Nel quotidiano come ti piace apparire?

Un pizzico di esibizionismo non manca, altrimenti non potrei essere una pin up. Nel quotidiano indosso ciò che mi valorizza: un abito o maglia un po’ scollata, gonne che lasciano in libertà le gambe.

Luca Fina

 

Foto di Enrico Civitenga
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https://www.facebook.com/blondebombshellpinup/
Instagram: @blondebombshellpinup

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