Vittorio Sgarbi presenta il libro : “L’illumiazione delle opere di Francesco Murano”. Testo e foto di Claudia Vincenzino

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Vittorio Sgarbi, martedì 4 Febbraio alle ore 18:00 presso il Palazzo Bonaparte – Spazio Generali Valore Cultura, Roma, ha presentato con grande entusiasmo il libro: “L’illuminazione delle opere nelle mostre d’ arte di Francesco Murano”, edito da Maggioli. Lui è tra i più importanti progettisti italiani di illuminazione, nel panorama artistico nazionale e internazionale ed è sempre al servizio dell’arte con una spiccata professionalità e sensibilità che lo contraddistinguono da sempre. E’ l’ autore di alcune delle più note esposizioni in Italia come quelle ora in corso a Roma, Milano, Bologna, Trieste, Melfi, Napoli. A Roma le opere della mostra “Impressionisti segreti” al Palazzo Bonaparte sembrano prendere vita con l’ illuminazione di questo eccellente maestro, e al Palazzo Braschi, le opere del Canova, con la sua maestria nel saper coniugare le luci e le ombre, sembrano dipinte da chiaroscuri che ne risaltano le forme e il significato. Murano è laureato in Architettura a Roma, dove ha iniziato la sua attività di Lighting Designer, con l’ illuminazione di Edward Hopper. E’ docente della Scuola di Design e membro del laboratorio Luce e Colore del Politecnico di Milano. Ha svolto diverse ricerche scientifiche, accademiche, attività e programmi di progettazione per note industrie italiane ed estere per ciò che concerne la progettazione illuminotecnica per le più importanti mostre italiane ed estere.

La copertina del libro riproduce un’opera di Renoir, una delle opere più conosciute dell’ Impressionismo, movimento artistico e culturale protagonista della mostra corrente al Palazzo Bonaparte dove le opere sono state oggetto di osservazione e analisi accurata da parte di Murano. Insieme al Politecnico di Milano ha brevettato da poco un sistema molto intelligente applicato all’illuminazione delle opere d’ arte. Per Murano le 5 regole da rispettare sono: conoscere l’opera e l’ artista, studiare il luogo e l’allestimento, calibrare gli apparecchi e la tecnica, rispettare l’artista, e, per ultimo, lasciarsi appagare dall’opera e dalla sua bellezza. Nel suo libro affronta le conoscenze tecniche e progettuali di maggior importanza per un progettista d’interni per illuminare un disegno di Leonardo, un dipinto di Raffaello, opere di Andy Warhol, e altri artisti degni di fama e prestigio mondiale. Affronta anche le fasi di maggiore importanza da prendere in considerazione come: le ombre, i riflessi, la vicinanza delle opere, abbagliamenti… Le tecniche da stabilire in relazione al taglio critico adottato dal curatore e al progetto d’allestimento (temperatura del colore, sistemi di illuminazione già esistenti, colore delle pareti, acquisizione dei dati di progetto, sorgenti da utilizzare) e le scelte progettuali di puntamento delle luci dell’ambiente espositivo, per quadri e sculture, e delle grafiche introduttive. La luce naturale o artificiale che ogni anno illumina le innumerevoli mostre nelle quali vengono esposte moltissime opere, dipinti, disegni, sculture, esercita varie funzioni, come permettere la lettura delle grafiche introduttive e delle didascalie, illuminare le pareti e le vie d’uscita, i bookshop, le biglietterie. Murano, durante la conferenza, ha affrontato vari argomenti, anche quelli più complessi, con molta semplicità, coinvolgendoci nel suo mondo fatto di continua ricerca e devozione, passione e tenacia.

Claudia Vincenzino

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