Oggi incontro Cristallo, nome d’arte della cantautrice Francesca Pizzo. Dal 2011 al 2016 Cristallo suona nel duo Melampus con cui pubblica tre dischi che porta dal vivo coi relativi tour in tutta Italia. Nel 2017 viene scelta dai Baustelle per l’immagine di copertina di “L’amore e la violenza”. Nel 2018 compare nella copertina di “L’amore e la violenza II”. Con il suo nuovo progetto musicale, Cristallo apre tre date del tour estivo dei Baustelle. Nella seconda metà del 2019, Cristallo pubblica i brani “Cose c’è” e “Falena”, entrambi firmati Blackcandy Produzioni. L’ultimo inedito dal titolo “Casa di Vetro” è uscito sulle piattaforme digitali lo scorso 22 maggio e sarà in rotazione radiofonica dal 5 giugno.
CIAO FRANCESCA, INIZIAMO QUESTA INTERVISTA PARLANDO UN PO’ DI TE. SO CHE VIVI A BOLOGNA, MA RACCONTACI DI TE E DELLA TUA VITA, MA ANCHE DEL RAPPORTO CHE HAI CON LA MUSICA?
Io sono nata a Bologna, dove vivo, e ho sempre suonato in vari gruppi musicali. L’ultima mia esperienza è stata quella con i Melampus, in cui cantavo in inglese e suonavo il basso e la chitarra. Finita questa esperienza, ho deciso di continuare a cantare, ma in Italiano. Da qui nasce Cristallo.
COME NASCE IL TUO NOME D’ARTE?
Il nome Cristallo è nato dalla mia passione per le pietre dure e i minerali. Fin da bambina ho avuto sempre una curiosità per le pietre dure e le collezionavo. Allora, quando io e il mio socio (all’inizio eravamo un duo) ci siamo chiesti come chiamare questo progetto, ci siamo messi a sfogliare un volume di cristalli, cercando un cristallo particolare, fino a quando io ho detto: “Scusa, perché dobbiamo chiamarci come un cristallo, meglio chiamarci Cristallo, che li contiene tutti”.
TU SEI ANCHE CANTAUTRICE, QUANDO HAI INIZIATO A CANTARE E A SCRIVERE?
Avrò avuto 17 o 18 anni quando ho iniziato a scrivere. Cantavo in una band di amici all’epoca, poi sono passata ad altre esperienze, in cui ho contato sempre in lingua inglese. Cristallo rappresenta proprio la mia esperienza in italiano.
DA POCO È USCITO IL TUO NUOVO SINGOLO “CASA DI VETRO”, COME È NATO QUESTO E COME NASCONO LE TUE CANZONI?
“Casa di vetro” è uscito durante il lockdown, ma in realtà l’ho scritto l’estate scorsa. C’è una ricerca di solitudine, che deve essere indirizzata all’esterno per poterla raccontare. Mi piaceva questo simbolo della “Casa di vetro”, che è un luogo che ti protegge ma che ti permette di poter guardare fuori.
Abbiamo vissuto un periodo molto complesso e forse pensando al dato di fatto che non potevamo avere contatti con le persone care è stato il più triste momento che l’umanità abbia vissuto. Quello che voglio domandare è: POSSIAMO RICAVARE UNA LEZIONE DI VITA DA QUELLO CHE ABBIAMO VISSUTO?
Quello che ho notato è che per telefono quei giorni mi dicevano: “Io non so se voglio tornare a quella che chiamavamo normalità”, perché era un qualcosa di frenetico, e allora è giusto ci si faccia delle domande, chiederci se vale la pena tornare a quei ritmi e in che modo. Credo che questo sia un momento di riflessione.
La riflessione è fondamentale e attraverso questa potremmo trovare dei nuovi approcci per vivere la vita, con più calma e serenità. Magari avendo un occhio di riguardo in rapporto alle relazioni interpersonali. Grazie Francesca di vero cuore. Ci salutiamo ricordando che il videoclip di “Casa di Vetro” è stato diretto da Giuseppe Lanno e rappresenta metaforicamente la nascita, la vita e la morte di una giornata. Francesca, protagonista del video, svolge le attività domestiche più disparate, usando ogni stanza, qualsiasi oggetto disponibile, provando qualsiasi ricetta, qualsiasi ballo; pulisce, cucina, canta, legge, dorme, cambia vestiti. Lo spettatore non comprende più la dilatazione temporale narrata nella sequenza di immagini. L’idea del video è anche quella di non gestire necessariamente lo spazio di casa come un luogo che ci incornicia, ma come luogo che guarda da vicino chi vi abita.
Giuseppe Sanfilippo