Alessandro Cosentini del Paradiso delle Signore: “Quello che Gabriella sente per Cosimo è una novità per lei, ma ancor di più lo è per Cosimo”

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Alessandro Cosentini, un artista completo a 360°: attore di fiction, cinema, teatro con una grande passione per la musica si è raccontato in una veste inedita ed unica.
Di seguito riportiamo la sua intervista e una bellissima sorpresa che ha voluto dedicare ai lettori del corriere dello spettacolo ed al suo amato pubblico.

Dopo lo stop dello scorso aprile, quando i nuovi episodi furono interrotti dall’emergenza coronavirus finalmente il 7 settembre è tornata la fiction in onda quotidianamente nel pomeriggio di Rai1. Quanto durerà la nuova serie e da quanti episodi sarà composta?

Non vorrei dirti una sciocchezza ma credo che il numero delle puntate della nuova serie sia rimasto uguale a quello del Paradiso delle Signore – Daily 2 che sta procedendo finalmente verso il suo epilogo in questo periodo e per cui abbiamo registrato la bellezza di 160 episodi che durano intorno ai quaranta minuti ognuno. Io ancora stento a crederci.

Come hai vissuto l’allontanamento dal set del Paradiso delle signore durante i mesi di lockdown?

Mi è mancato molto lavorare. Il ritmo assiduo delle riprese crea una sorta di assuefazione e per forza di cose mi sono sentito quasi come deprivato del mio giocattolo preferito. Dopo qualche giorno il pensiero si è affievolito e ho cercato di affrontare tutto ciò che il lockdown stava dettando e stravolgendo nella mia vita come in quella di tutti.
Ho avuto la fortuna di vivere questa inedita esperienza a fianco alla mia fidanzata in casa a Roma. Ci sono stati momenti bui e altri pieni di luce. E’ stata una bella scossa che mi auguro riesca a portare riflessioni importanti per la qualità della vita futura di ognuno di noi.

Quanto ti è mancato il set, i colleghi, ed il tuo pubblico?

Mi è mancata l’adrenalina. Il nostro lavoro è basato sulle scariche di adrenalina provocate dalla finzione. Poi ovviamente mi sono mancati molto anche i colleghi e il generoso pubblico che ci segue in tv e sui social, ma soprattutto mi sono mancati tutti quegli angeli che sono le maestranze e i tecnici che ci “apparecchiano” il set ogni giorno alla velocità della luce. Ne approfitto per mandargli tutta la mia gratitudine.

Cosa hai provato durante il primo giorno delle riprese, dopo il lungo fermo causa covid19?

Niente di particolare. E’ stato come non aver mai interrotto le riprese. Siamo stati fortunati a ricominciare subito e mi sono proiettato verso il futuro, lasciandomi alle spalle tutti i mesi che avevo trascorso senza il lavoro.

Durante la scorsa serie il pubblico ha assistito a importanti eventi che hanno fatto la storia dell’Italia come lo sbarco sulla luna e le Olimpiadi degli anni 60. In questa serie quali sono gli eventi che ci faranno sognare e rivivere la storia del nostro Paese?

Credo proprio che ce ne saranno altrettanti. La narrazione storica del nostro paese è una caratteristica interessante di questa produzione televisiva. Al di là dell’impeccabile ricostruzione degli ambienti e dei costumi, trovo che fare immergere lo spettatore in quel periodo storico molto importante di benessere che ha vissuto l’Italia e il mondo intero, sia motivo di grande responsabilità e di sfida per la Rai : rievocare e approfondire tutti i grandi momenti che hanno portato la società occidentale ad una trasformazione di identità e di valori.

A cosa attribuisci il grande successo del Paradiso delle Signore?

All’impresa folle e geniale di due grandi produttori televisivi: Daniele Carnacina e Giannandrea Pecorelli.

Il personaggio di Cosimo nel corso della scorsa stagione ha subito una profonda trasformazione, soprattutto a causa dell’amore provato per Gabriella. Durante questa nuova serie lo abbiamo visto determinato e fortemente innamorato della bella stilista già dai primi episodi, tanto da regalare un clamoroso colpo di scena ai fans del paradiso delle signore: Cosimo in ginocchio con un anello di fidanzamento in mano, con Gabriella che incredula, ha esclamato “Ma che stai facendo?” e Cosimo innamorato ha replicato “Quello che avrei dovuto fare molto tempo fa”. La bella stilista si butterà tra le braccia di Cosimo?

Non posso anticiparti nulla. La profonda trasformazione di Cosimo è dipesa anche dal rapporto di amicizia con Riccardo, ma soprattutto dall’esperienza della malattia della madre che ha “smontato” il mio personaggio e lo ha reso più aperto a forti cambiamenti.

La forte domanda a cui il pubblico vorrebbe trovare risposta ormai da tempo è per chi batte il cuore di Gabriella: Cosimo o Salvatore. Puoi anticiparci qualcosa che vedremo nei prossimi episodi che vede il triangolo amoroso Cosimo, Gabriella e Salvatore al centro della scena?

Non posso dirti molto. Sicuramente Salvatore è stato molto importante per Gabriella e mi viene da pensare che probabilmente continuerà ad esserlo. Quello che Gabriella sente per Cosimo è una novità per lei, ma ancor di più lo è per Cosimo. I sentimenti nuovi e positivi vissuti dal mio personaggio stanno spazzando via tutto un vissuto che è stato sempre appeso alla superficie delle cose. La posta in gioco è molto alta per entrambi.

Oltre all’amore per Gabriella Cosimo è un grande amico di Riccardo, rampollo di Casa Guarnieri. La loro amicizia sarà sempre salda, o potrà subire dei colpi di arresto nelle prossime puntate?

Non posso rivelarti nulla. Posso dirvi che il lavoro con Enrico è stato molto stimolante per me e penso che lo sia stato anche per lui. L’amicizia è la cosa più importante che ci sia e lavorare su questo tema attraverso il mio personaggio mi ha fatto approfondire molte dinamiche importanti facendomi a volte commuovere sul set. Ne approfitto per ringraziare gli sceneggiatori che con la loro cura e la loro passione mi hanno consentito di recitare alcune scene particolarmente toccanti.

Nella vita di tutti i giorni cosa ha in comune Alessandro Cosentini con Cosimo Bergamini?

La tenacia e quel pizzico di ironia pungente dalla quale fatico a distaccarmi.

Ti abbiamo spesso visto durante dei video suoi canali social anche nei panni di abile musicista. Hai mai pensato di percorrere questa strada e/o ti cimenteresti mai nella musica come hanno fatto anche altri attori magari calcando anche il palco di Sanremo?

Mi piacerebbe moltissimo. La musica è la mia prima passione in assoluto. Arriverei a definirla una vera e propria “droga”. Ne ho ascoltato tantissima negli anni, soprattutto durante il liceo. Stavo sempre con le cuffiette alle orecchie, quasi a sottolineare inconsciamente la mia completa astrazione dalla realtà. La musica mi ha travolto letteralmente e spero un giorno di poter raccontare come, magari attraverso l’incisione di un album o una performance di qualche concerto dal vivo.

Alessandro Cosentini attore di tv e teatro. In futuro quale è un sogno nel cassetto di Alessandro non ancora realizzato e, da realizzare?

Vorrei girare qualche film importante, lavorare con artisti sempre più stimolanti. Mi piacerebbe molto continuare a recitare in teatro, anche se mi demoralizza e intristisce moltissimo il funzionamento del sistema teatrale italiano, ripiegato su sé stesso e quasi sempre incapace di parlare ad un pubblico più vasto. Sto parlando ovviamente dei teatri istituzionali, i più importanti. Vedo sempre più individualismi all’interno dei lavori teatrali e delle produzioni, e in generale una completa disattenzione verso nuovi potenziali spettatori rispetto al pubblico attuale che rimane sempre lo stesso, come fosse congelato sulle poltroncine rosse, da anni ormai. Mi piacerebbe vedere un pubblico diverso a teatro. Mi piacerebbe che venissero studiate le premesse per far fruire l’esperienza teatrale a chi non la conosce o a chi non ha la possibilità di acquistare un biglietto. Vorrei che gli italiani si svegliassero la mattina con il pensiero di andare a teatro la sera. Vorrei che il teatro si trasformasse in un desiderio profondo di chiunque. Vorrei che si disintegrasse quella autoreferenzialità e quella “puzza sotto il naso” che continua a uccidere il teatro italiano. Il teatro è divertimento, gioco allo stato puro e un veicolo culturale importantissimo, nonché l’esperienza artistica più alta di sempre e proprio per questo deve essere accessibile a tutti. Tutto il teatro deve parlare a un pubblico trasversale e non a chi lo conosce e lo frequenta da sempre. Credo naturalmente che in questo tempo il mezzo di comunicazione artistico più importante e potente rimanga ancora la televisione e sono onorato per l’opportunità che mi è stata data nell’interpretare Cosimo Bergamini e nell’accompagnare i telespettatori italiani giorno dopo giorno, ogni settimana. Proprio perché è così importante, tutta la televisione – come nei suoi primi anni di esistenza – deve tornare ad un approccio più didattico e soprattutto di qualità. Purtroppo i limitati contenuti di una parte dei prodotti televisivi italiani, nella complessa industria che oggi ne detta le leggi, non rispecchiano tutta la ricchezza e la varietà del nostro popolo. In questi casi, infatti, i produttori televisivi non dovrebbero proporre gli stereotipi ripetuti e sempre uguali tra loro. Sarebbe auspicabile che chi decide nelle produzioni dei programmi d’intrattenimento abbia il coraggio di alzare l’asticella e spingere gli italiani ad apprezzare proposte più originali e stimolanti, prendendo le distanze da qualsiasi tentativo di omologazione. Sono comunque ottimista. Credo profondamente nei cambiamenti forti e nella consapevolezza e nell’intelligenza degli italiani. Possiamo essere i più competitivi i tutti i settori. Dobbiamo solo riuscire ad essere meno individualisti appunto. Basterebbe pochissimo per cambiare le cose se tutti noi facessimo la nostra parte, senza lasciarci schiacciare dalla banalità.

Daniela Di Genova

Foto e video di Alessandro Cosentini

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