Dal 5 al 11 ottobre 2020 al Teatro Sociale di Brescia
“Delirio a due” Elena Bucci e Marco Sgrosso sono abili nell’esaltare la genialità teatrale di Eugène Ionesco. I due artisti interpretano con maestria il ruolo di una coppia dove gli interpreti vivono sospesi tra il vorticoso equilibrismo dell’illogico e le esteriorità borghesi. I due protagonisti dell’irresistibile gioco teatrale del maestro dell’assurdo non hanno in scena neppure un nome per potersi identificare ma sono soltanto due normalissimi Lui e Lei. I grotteschi litigi li rendono ancora più uniti perché il cercarsi continuamente allontana da loro la paura della solitudine. L’uomo e la donna non potendosi sopportare continuano incessantemente il gioco di accusarsi a vicenda e colpevolizzarsi per ogni cosa. Questo estremo lembo di irragionevolezza rende tragicomico una comunicazione impregnata di ripetizioni maniacali a volte senza un senso. Lui e Lei usano volutamente molteplici accorgimenti per ottenere lo scopo di mettersi in difficoltà. La strana coppia vive un annoiato ed ovattato ménage. I due abitano in un presente senza particolari problemi se non la monotonia che li affligge e li costringere ad un rischioso e divertente gioco delle parti. Le due vite sono legate tra loro da una inquietudine amara fatta di continui rancori. Questo dispositivo psicologico permette a Lui e Lei di vivere in un infinito e frivolo quotidiano. I loro grotteschi diverbi e le falsità sono il diversivo per evadere da un presente che purtroppo fuori dalle pareti continua inesorabilmente a farsi pressante. Una cruenta guerra civile echeggia. Le pareti della stanza e della loro insignificante vita sono scosse dal crepitio delle mitragliatrici e dal rumore delle bombe. La guerra oltre la porta è la testimonianza di un mondo che dietro la parete si prepara ad un fulmineo cambiamento. La drammaturgia di Ionesco è un apogeo di incomunicabilità. La non comunicazione di Lui e Lei è una barriera invalicabile che neppure l’incessante incedere del conflitto di cui si sentono solo i rumori e le voci pare non servire per catapultarli nella incombente realtà. Eugène Ionesco è un maestro nel portare tutto all’esasperazione. La non facile drammaturgia è portata in scena con abilità da Elena Bucci e Marco Sgrosso che nell’ eccellente interpretazione esaltano la loro padronanza del testo. Uno spettacolo sicuramente da non perdere.
Giuliano Angeletti