Inventa, disegna chi veste e si sveste.
Colori e tessuti son distese vaste.
Un disegno tra le mani e una stoffa nella testa, sempre insieme ad ogni ora aspettando l’idea giusta.
Quel taglio e quel cucito si può far o è impedito?
Ah, la seta, che vita è senza?
Non accetto la sua assenza.
Seta indiana o tibetana?
E se fosse pakistana?
La sua idea sta sempre là,
il suo stile è Sua Maestà.
Guarda i passi, i taglia e cuci
e se non son spalanca fauci.
La pazienza misura in spilli, in gessetti e tanti metri.
O va bene o allora è dura, sono lì momenti tetri!
La sfilata è il suo momento dopo tanto suo tormento.
Segui là, guarda qua, come scende non mi piace.
Prendi stoffa, ago e filo se no io non mi do pace.
È la vita da stilista, con l’idea già fissa in testa.
Veste chi non sa o conosce
ma il valor gli riconosce.
Porta in giro il suo pensiero.
Sembra strano ma è proprio vero.
Chi indossa è un portatore e rende omaggio all ‘inventore.
Taglia e cuci ci è voluto ma allo specchio il risultato.
Lo stilista non finisce mai.
Terminato quel vestito è già pronto un altro metro.
Un momento tira il fiato ma c’è quel nuovo tessuto…
ROViRO’