A seguire le liriche di Rosa Di Martino, terza classificata al nostro premio di Poesia.
Cantami a te
Sfiorami piano la pelle
come la luna
accarezza nel buio le stelle
e cantami a te.
Ti canterò anch’io!
Con gli occhi
e le mani.
ti condurrò tra le rughe
che scrivono il tempo
nelle albe
fecondate di luce
e ti amerò…
come il mare
abbracciando la riva
la bagna di sale
e ad ogni onda tace
lasciando parlare il piacere.
Racconterà l’aurora
Scie di luce
si spengono a sera
nell’aria
che imbuia
e il giorno scolora
leggera.
Predatori di parole
i miei pensieri
scalzi
porgono abbracci
alla luna
e a mani nude
danzano il tempo
Racconterà l’aurora
se sei stato sogno
o pensiero soltanto
alito di vento,
presenza
o respiro.
Ricordo scucito
Rughe che solcano il viso,
i graffi sulle murate,
segnano il tempo
i nodi percorsi
e i giorni
pieni di fiato.
Arenata alla secca,
inutile pezzo di legno
riecheggi
lo sciabordio dell’onda
e attendi
un soffio di vento
deciso,
una spinta
verso l’azzurro
bagnato di sole
al nascer del giorno.
È forte il richiamo
degli anni ribelli
delle notti di lampare
e di serenate alla luna…
Il ricordo scucito
di un bacio,
è l’invito
alla danza dei sensi
e all’amore
mai dimenticato.