“In stato di Grazia”. La trasformazione di una donna di mezz’età

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In scena dal 10 all’ 11 dicembre 2021 al Teatro Bello di Milano

“In stato di Grazia” è una drammaturgia per una sola attrice nata dalla creatività di Tobia Rossi. Il testo è stato scritto su misura per Margò Volo che in modo straordinario lo porta in scena. La trama entra dentro lo stato d’animo di una donna considerata “bigotta” che al seguito di un incidente si trasforma in una spregiudicata “milf” sempre in preda ad eccessi sessuali. La sua spregiudicatezza mette in serio imbarazzo tutti coloro che la circondano e la ristretta società che frequenta. La drammaturgia dimostra a tutti noi che non esistono punti fermi nella nostra vita. Ed ora la sinossi: Grazia vive in un piccolo ed immaginario comune del Nord Italia. La donna è la moglie del sindaco e preside della scuola del paese. Grazia è una signora rispettata per il suo comportamento austero e temuta dai suoi allievi. La dirigente scolastica con il suo perbenismo è diventata col tempo oggetto di ammirazione ed un esempio da imitare. Ma, improvvisamente come in un fantascientifico film di mutanti dopo un incidente la benpensante e stimata moglie del primo cittadino sente dentro di lei un irrefrenabile impulso che la spinge a liberarsi di tutti quei tabù che inibivano sé stessa e la sua sessualità. Il suo nuovo modo di vivere provoca nella sua scuola e nella piccola e chiusa comunità una sorta di rivolta verso questa donna un tempo repressiva e temuta ed ora frivola e stravagante, ma finalmente libera. “In stato di Grazia” il testo miscelando più linguaggi ci fa vivere la fantastica complessità che ogni essere umano racchiude, le paure, la fragilità emotiva, l’inibizione e finalmente provare il grande piacere della libertà sessuale.

“In stato di Grazia” Margò Volo interpreta contemporaneamente più personaggi comprovando tutta la sua immensa dote attoriale.

L’attrice dice del testo che porta in scena:

“Ho sempre sognato di lavorare con Tobia Rossi e per un allineamento di costellazioni è arrivata l’occasione giusta per farlo. A Grazia la situazione esplode letteralmente in mano, disintegrando la corazza che si era costruita nel tempo. Mi sono innamorata subito della sua libertà di pensiero, e la sua capacità di trasformazione, che è anche la mia. Un vero viaggio caleidoscopico insieme a undici personaggi, così diversi tra loro, che mi hanno costretta a cercare dentro di me. Ci sono aspetti di Grazia rigida e Grazia svelata, in particolar modo della seconda, che mi appartengono. È cucita addosso a me, ma la stoffa è di Tobia. Prendo in prestito le parole di Grazia, un monito e un augurio per tutti noi. (…) Il corpo è il più grande strumento di libertà che ci sia stato dato. Le regole le fate voi. Ascoltate i vostri desideri. Siatene padroni, rivendicateli”.

Margò Volo con grande naturalezza interpreta la parte di Grazia e dei suoi continui mutamenti. Lo spettacolo mette a nudo le nostre inibizioni ed il pubblico divertendosi ne rimane affascinato.

Giuliano Angeletti

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