L’artista esorta il mare
“Poseidone, per favore, bagna la terra che dovrò plasmare”
Terra salata, silicio luccicante quando il sole è generoso.
Le mani, le mani nervose o tranquille toccano, accarezzano sabbia fina fina.
Lui che affina la forma che nasce, osserva, ancora bagna in attesa di occhio soddisfatto.
È arte precaria, nasce, cresce, per poco pasce e muore in un tempo limitato.
L’ artista, però, prodigio ha creato.
Tempo e mare gli tramano contro ma a lui non importa, il meglio l’ ha dato.
No, Vento, attendi un momento!
Poseidone, amico mio che già m’ hai aiutato, aspetta un secondo, ho bisogno di aiuto.
Se elementi non vogliono, c’è poco da fare.
Pazienza, lui sa che non può contrastare.
L’ artista di sabbie, scultore di capolavori effimeri, creatura umile che accetta consapevole e paziente l’ impazienza della natura.
Opere d’arte comunque per sempre.
Di milioni di parti composte e poi esposte.
Cariche di cuore, di tempo, di passione che non mente.
ROViRO’