Oggi intervisto Gianni Vancini. Classe 1978, Vancini è una delle stelle italiane del sassofono, considerato “L’Ambasciatore del Jazz Contemporaneo” grazie al suo stile inconfondibile, ibrido tra il pop e il jazz moderno. Con i suoi album, è stato più volte ai primi posti nella classifica degli USA, Canada, Netherlands, Sweden e Switzerland Top Jazz charts.
Appartenente al roaster MTmusic, Vancini ha condiviso il palco con i maggiori esponenti dello Smooth Jazz Internazionale: Eric Marienthal, Dave Koz (unico italiano a esibirsi nella DK cruise 2013), Gerald Albright, Brian Simpson, Jeff Lorber, Richard Elliot, Mindi Abair, Selina Albright, Julian Vaughn, Eric Darius, Kim Waters, Marc Antoine, Elan Trotman, Greg Manning solo per citarne alcuni. Il suo album “Get Your Grove On”, interamente registrato a Los Angeles con la produzione di Greg Manning, vanta una All Star house band e tantissimi ospiti illustri come: Kirk Whalum, Jeff Lorber, Selina Albright e tanti altri ancora. Nel 2018 ha dominato la scena del jazz moderno olandese raggiungendo il 2° posto nella classifica olandese di iTunes Jazz, confermandosi inoltre come ospite internazionale al Delft Jazz Festival. Vanta numerose collaborazioni nel mondo pop e dal 2002 accompagna in tour Umberto Tozzi. Dal 29 aprile 2022 in radio e sulle piattaforme Gianni ha lanciato il brano “I’m Missing You”, distribuito da Artist First su etichetta Alta Sierra srl e prodotto da Vittorio Corbisiero.
Ciao Gianni, “I’m Missing You” è la rivisitazione di “Se stiamo insieme”, brano icona degli anni ‘90 di Riccardo Cocciante e Mogol, vincitore del Festival di Sanremo ‘91, che riproponi in versione chiave soul con un arrangiamento volto a sottolineare l’inconfondibile voce della cantante britannica Sarah Jane Morris. MI PARLI DEL LAVORO CHE ANTICIPA UN NUOVO ALBUM?
Come sai “I’m Missing You” è un brano che anticipa l’uscita di un album previsto per la fine estate, che vuole essere un tributo alla musica italiana degli anni 1970-’80 e ’90. Per questo ho fatto una selezione di brani, che devo dire è stato molto difficile fare, poiché ci sono tantissimi brani che hanno segnato quell’epoca. Detto ciò, da anni collaboro con Sarah Jane Morris, allora mi è venuto abbastanza naturale chiederle di ricantare “I’m Missing You”, brano con cui vinse il Festival di Saremo nel 1991 con Riccardo Cocciante.
All’epoca ero molto piccolo ma già appassionato di canzoni e musica e iniziavo a seguire con molta attenzione le canzoni e musica italiana. Posso dire di essere orgoglioso di aver vissuto l’epoca degli anni ’90 del secolo scorso e anche di vivere le canzoni di Riccardo Cocciante e quella edizione che lo ha visto vincitore. Non so se le persone si ricordano la presenza e partecipazione di Sarah Jane Morris: LA VOGLIAMO RICORDARE CON TUE PAROLE?
Quella fu una edizione del Festival in cui era previsto che il venerdì sera fosse dedicato alla serata degli ospiti, laddove gli artisti riproponevano il proprio brano in gara, in una versione nuova e accompagnati da altri artisti. E proprio Sarah Jane Morris accompagnò Cocciante. Insieme vinsero quel festival proprio con la nuova versione di “se stiamo insieme”.
Non ti chiedo nulla dell’album che uscirà a fine estate, lo attendiamo per ascoltarlo, ma ti voglio chiedere: SECONDO TE COME È CAMBIATA LA MUSICA RISPETTO A QUELLO CHE È ORMAI IL SECOLO SCORSO CHE ABBIAMO VISSUTO?
Penso che purtroppo, mi permetto di dirlo, si è un po’ uniformata, diciamo che la musica di consumo tende molto a seguire le mode e questo porta la musica a essere come la moda. Oggi va di moda un suono, una struttura o un modo di vestire che dura sei mesi e dopo senti il richiamo di altro. E così, parlando d’artista, si perde il carattere vero o la vena artistica, una cosa che una volta non esisteva, era tutto all’opposto, ogni artista aveva la libertà di esprimersi senza dover essere legato a questi vincoli commerciali. Di conseguenza, riuscivano a essere molto più riconoscibili, perché ci esprimevamo nel pieno della propria personalità. Oggi invece senti questi giovani artisti tutti uniformati. Ripassando tutta una serie di brani quel trentennio prima citato, mi sono accorto che ci sono brani e artisti che tutt’ora si trovano nel pieno della loro carriera. Questo vuol dire che qualcosa di buono c’era. Oggi è tutto più facile, si diventa subito famosi, non c’è più la famosa gavetta che era importante un tempo, bisognava farsi le ossa, oggi invece regna “l’usa e getta”, sei famoso un anno e poi il più delle volte finisce tutto.
Oggi stai rivisitando dei bellissimi brani che saranno contenuti in questo nuovo album, tra l’altro un progetto realizzato con il supporto del Comune di Bologna, grazie al bando Nuove Produzioni Musicali. Ti domando: NEL PRESENTE HAI IL PROGETTO CANTAUTORATO E QUINDI AVREMO L’ONORE DI ASCOLTARE DEI BRANI SCRITTI DA TE?
E’ un progetto già in cantiere e si trova nella sua fase embrionale.
Giuseppe Sanfilippo