Mosso dal desiderio di raccontare l’emozione del mondo visto attraverso lo sguardo di Papa Francesco, Gianfranco Rosi ha scelto di realizzare “In viaggio” seguendo gli itinerari del Pontefice anche personalmente. Il film è un’opera letteralmente in itinere che il regista, già Leone d’oro nel 2013 con Sacro GRA (nonché Orso d’oro nel 2016 per Fuocoammare), ha continuato ad aggiornare fino all’ultimo. Il racconto, fatto in parte di immagini di repertorio, compone una sorta di Via Crucis del Papa attraverso i temi più drammatici che affliggono il mondo contemporaneo. Povertà, migrazioni, guerre, emergenza ambientale: sono le dolorose tappe che Francesco ha voluto attraversare recandosi di persona nei paesi del mondo più colpiti da queste tragedie. Nonostante l’età e la salute incerta, in 9 anni di pontificato Bergoglio ha compiuto 37 viaggi e visitato 59 paesi facendosi anche carico di dolore, fatica e gioie dei luoghi visitati.
Dall’italia, al Brasile, Cuba, Stati Uniti, continente africano, fino al Sud-est asiatico, Papa Francesco non ha voluto esimersi dal suo compito di testimone delle sofferenze che affliggono il mondo, consapevole che la sua presenza non solo avrebbe offerto conforto alle popolazioni, ma avrebbe anche dato voce e risalto alle loro tragedie nel panorama mondiale. Con la stessa eloquente semplicità dei gesti e delle parole di Papa Francesco, il documentario segue i suoi spostamenti, mostra ciò che lui vede e ascolta ciò che lui dice. Mentre la narrazione di Rosi si muove in modo equilibrato tra materiale d’archivio dei
viaggi del Papa, immagini del suo cinema, attualità e storia più recente. «Se credevamo di sapere tutto sul Bergoglio pensiero e sul valore dei suoi pellegrinaggi in giro per il mondo, vi assicuro che alla fine del film vi ricrederete tutti come mi sono ricreduto anche io», ha commentato il direttore artistico Alberto distribuito da 01 Distribution.
Barbera a proposito del film di Rosi. In viaggio uscirà in sala il 4 ottobre, il giorno di San Francesco.
Antonio M. Castaldo